Profilo in movimento - La mobilità è; l'essenza del nostro tempo: tra migrazioni di massa, spostamenti quotidiani e il turismo come industria globale, l'insieme dei caratteri metropolitano e ospitale, conferiscono alla nostra provincia livelli estremi di questa propensione. Sulla base dei dati censuari del pendolarismo, si è detto che la metropoli provinciale è definita essenzialmente dalla mobilità. La mappa dei flussi origine-destinazione mostra una ragnatela locale (tra centri minori) fatta di automobili (una per passeggero, quasi sempre) e una mezza ruota fatta di bus del trasporto pubblico locale: flussi ancora prevalentemente centripeti sul capoluogo. Se togliamo i pendolari per lavoro, restano gli studenti e la mappa si articola in più polarità attrattive. Affiancando queste immagini con le riflessioni che derivano dalle indagini sulla qualità del TPL (trasporto pubblico locale) e dei servizi quasi-pubblici, come i taxi, emergono alcune conferme e qualche originale spunto:
  • nonostante la percezione dell'utenza sia di mezzi pubblici sovraffollati, questo dato non è suffragato dalle verifiche, se rapportato alla media giornaliera;
  • la metropoli, sia a livello di quartieri del capoluogo, che di comuni del contorno, è definita in modo strutturante dal TPL: la dotazione di linee, il loro diverso tasso di saturazione e le diverse fasce orarie di pieno e di vuoto, descrivono quale sia la metropoli legata da relazioni abituali e quali siano le connessioni deboli tra centri e periferie;
  • le aziende di TPL disegnano un sistema di scala metropolitana già realizzato: il quasi-monopolio di ACTV (con Vela e Alilaguna) rappresenta una interessante sperimentazione di gestione sovra comunale e sub regionale (da provincia metropolitana). Il caso di ATVO, dal canto suo, è originale sia per quanto riguarda il quartiere costiero e turistico della metropoli, sia per la presenza dei collegamenti con il gate aeroportuale.