Le ombre - Non vogliamo dare la sensazione che nella nostra provincia, in quanto metropolitana, ci siano le mille luci di New York. Tra ottimismo e sindrome del declino, non ci spetta prender parte. Sempre sulla base dei nostri studi e delle annose osservazioni ci sentiamo però di delineare alcune ombre del profilo:
  • dall'esterno (lo sguardo foresto, la globalità), non viene riconosciuta a Venezia -ma nemmeno alla Patreve e al Nordest- capacità metropolitana; è qualcosa che resta da costruire con la volontà;
  • dall'interno, il mercato del lavoro presenta da tempo dei mismatch di tipo qualitativo, segnalati per il capoluogo già negli anni Novanta e che non mostrano di ridursi, e un parco di professioni formate e offerte che non aderiscono a quelle richieste. Sempre dall'interno della metropoli, o meglio dal suo retroscena, vengono indicazioni importanti sul lavoro irregolare, quello definito nero e sulle nuove povertà;
  • in una situazione di metropoli diffusa si riduce il suolo verde, anche se la provincia di Venezia conserva una dote di spazio rurale notevolissima che rischia nei prossimi anni di diventare la maggiore area produttiva dismessa del Nordest;
  • la mancata percezione di unità della provincia, la quale, secondo alcuni indicatori risulta "divisa" in parti diverse tra loro e soprattutto ha bacini del lavoro piuttosto diversi, in relazione alle economie locali caratteristiche.
La fiducia, che non può mancarci nel ruolo della conoscenza, ci porta a concludere che anche le ombre possono diradarsi con il supporto di nuovi approfondimenti, di innovazione teorica e metodologica per la ricerca e di costante aggiornamento degli osservatori. Non possiamo infine che confidare che la festa dei quaranta anni, apra la seconda giovinezza del COSES, a servizio dei due Soci metropolitani.