L'attività cantieristica trova la sua localizzazione naturale a contatto con la laguna e per questo motivo, specialmente nella sua componente tradizionale, non trova praticamente riscontro in terraferma. Il carattere anfibio dell'urbanistica veneziana ha sempre visto negli squeri - combinazione di ambiente chiuso e aperto, per metà sull'acqua - dei cantieri per la fabbricazione e riparazione delle barche in generale, dalla Sanpierota alla Mascareta e delle Gondole in particolare. Questi piccoli cantieri, nei tempi antichi, erano centinaia prima che ogni attività connessa all'industria navale venisse assorbita, a partire dal 1100, dall'Arsenale centro propulsivo dell'antica Repubblica Veneziana, concepito come una moderna catena di montaggio dalla quale uscivano le famose galere. Oggi, nella cantieristica minore troviamo un insieme di aziende che si occupano della costruzione e/o riparazione di imbarcazioni, alcune di origine molto antica con esperienza generazionale, altre più recenti. Diversi sono i cantieri ancora in attività nel Centro Storico e nelle isole della laguna, in aumento quelli che hanno preferito spostarsi o sorgere attorno alla gronda lagunare. Nella quasi totalità dei casi l'attività principale è accompagnata da quelle collaterali (ad esempio il rimessaggio), per meglio garantire la sopravvivenza dell'attività. Ci sembra opportuno valutare le attività a livello lagunare e quindi con un orizzonte territoriale perlomeno provinciale.
Una recente indagine del COSES ha riguardato specificamente le attività di produzione e riparazione di natanti in provincia di Venezia: l'insieme delle aziende censite, collegate alla cosiddetta cantieristica minore comprende, oltre ai cantieri, un elevato numero di attività che, se pur piccole in termini di addetti, spazi aziendali, fatturato, sono vitali per il sistema (Rapporto COSES n. 65/2001 disponibile per il download ).
Si tratta di carpentieri, elettricisti, motoristi, meccanici, dipintori, tutte figure professionali che molti cantieri ormai non possono più permettersi di mantenere in organico come dipendenti, ma che essendo indispensabili nelle varie fasi di costruzione o riparazione delle imbarcazioni, lavorano come professionisti esterni all'interno dei cantieri.
Appartengono al sistema della cantieristica e della nautica minore anche le attività di rimessaggio, le darsene, le officine meccaniche specializzate in motori marini, i concessionari di motori e i fornitori di parti specifiche come le eliche, i tappezzieri, gli strumentisti e gli impiantisti. Per queste, pur avendone registrata la presenza nel territorio provinciale, non sono state oggetto specifico dell'indagine diretta, a meno che le due attività non fossero svolte in parallelo. Da quest'ultima è emerso che solamente tre dei cantieri intervistati hanno iniziato la loro attività nell'ultimo decennio; mentre gli altri operavano già da molti anni prima. Nella maggior parte dei casi tramandando di generazione in generazione il cantiere, e tutte le conoscenze specifiche necessarie per saper costruire una barca.
Lo spirito che anima i cantieri è caratterizzato da una forte individualità e autonomia. Solo nel caso del Consorzio Cantieristica Minore Veneziana alcuni cantieri si sono uniti in forma consortile per sviluppare la cantieristica tradizionale legata alla costruzione di barche di legno, uniti dalla condivisione dello spazio ristrutturato nell'isola della Giudecca.
Persiste, un confronto "vivace" tra i cantieri che rimangono legati alla tradizione delle barche in legno e i cantieri che utilizzano vetroresina:
il legno è un prodotto vivo, non inquina, è più rispettoso dell'ambiente, ha una durata superiore;
la vetroresina non ha bisogno di manutenzione, è più economica e più facile da lavorare.
Spiccata la "polverizzazione" e la limitata dimensione media della cantieristica veneziana. Il 34% dei cantieri intervistati è costituito da ditte individuali e più dell'80% da società di persone, le società di capitali sono appena il 15%. Il numero degli addetti per azienda è, mediamente, di 7 persone compreso l'imprenditore. La dimensione delle strutture aziendali è condizionata anche dalla posizione. Nella Figura sottostante è rappresentata la superficie totale adibita a cantiere nei comuni della Provincia.
Comune | Costruzione | % | Riparazione | Darsena Rimessaggio | Accessoristica | Totale | % |
VENEZIA | 34 | 72 | 53 | 21 | 6 | 114 | 53 |
CHIOGGIA | 7 | 14 | 17 | 13 | 1 | 38 | 17 |
MARCON | 1 | 2 | - | - | - | 1 | 0,5 |
MARTELLAGO | 1 | 2 | - | - | 1 | 2 | 1 |
MIRA | 1 | 2 | 1 | - | - | 2 | 1 |
MIRANO | 1 | 2 | 1 | - | - | 2 | 1 |
PORTOGRUARO | 1 | 2 | 2 | - | - | 3 | 1,5 |
QUARTO D'ALTINO | 1 | 2 | 2 | 1 | - | 4 | 2 |
CAVALLINO | 1 | 2 | 6 | 3 | - | 10 | 5 |
ALTRI COMUNI | - | - | 22 | 13 | 3 | 38 | 18 |
Totale | 48 | 100 | 104 | 51 | 11 | 214 | 100 |
I cantieri nautici intervistati nella Provincia di Venezia, ritenuti i più significativi perché specializzati nella costruzione d'imbarcazioni, sono stati complessivamente 47 così distribuiti per tipo d'attività e per comune, (cfr. Tabelle 2, 3 e 4). A Venezia Centro Storico e Isole risulta ancora prevalente la costruzione di imbarcazioni in legno, gli scafi in vetroresina vengono realizzati in terraferma e poi trasportati e allestiti nei cantieri veneziani. Il legno è il materiale dello scafo usato anche a Chioggia e a Portogruaro, dove ha sede un cantiere tra i più famosi e antichi di tutta Italia. Particolare risulta la collocazione in terraferma di 6 cantieri, rispettivamente a Cavallino, Chioggia, Marcon, Mira, Martellago e Mirano, che per l'alaggio e varo in acqua devono spostare le imbarcazioni con degli automezzi.
Descrizione attività | Cavallino | Chioggia | Marcon | Martellago | Mira | Mirano | Portogruaro | Quarto D'Altino | Venezia | Totale |
Costruzione metallo | - | - | - | - | 1 | 1 | - | - | - | 2 |
Costruzione vetroresina | 1 | 2 | 1 | 1 | - | - | - | - | 5 | 10 |
Rimessaggio | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | 1 |
Riparazione legno | - | 2 | - | - | - | - | - | - | - | 2 |
Riparazioni macchine | - | - | - | - | - | - | - | - | 3 | 3 |
Costruzione Gondole | - | - | - | - | - | - | - | - | 5 | 5 |
Costruzione legno | - | 3 | - | - | - | - | 1 | - | 10 | 14 |
Costruzione legno, vetroresina | - | 1 | - | - | - | - | - | 1 | 8 | 10 |
Totale | 1 | 8 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 32 | 47 |
Chioggia e Venezia, vista la loro collocazione lagunare e la loro tradizione marinara, hanno il numero più elevato di attività collegate alla cantieristica minore. Di queste ne sono state intervistate rispettivamente 8 a Chioggia e 32 a Venezia.
Località | Centro Storico | Terraferma | Isole | Totale |
Costruzione metallo | - | - | - | - |
Costruzione vetroresina | - | 5 | - | 5 |
Rimessaggio | 1 | - | - | 1 |
Riparazione legno | - | - | - | - |
Riparazioni macchine | 2 | - | 1 | 3 |
Costruzione Gondole | 5 | - | - | 5 |
Costruzione legno | 6 | - | 4 | 10 |
Costruzione legno, vetroresina | 5 | 1 | 2 | 8 |
Totale complessivo | 19 | 6 | 7 | 32 |
Nell'Isola di Murano la cantieristica minore è principalmente concentrata in Sacca Serenella. Nell'Isola di Burano sussistono alcuni tra i cantieri "storici" lagunari. Una polarità notevole nel settore è quella che si è creata, a suo tempo, alla Giudecca in conseguenza della realizzazione del Consorzio Cantieristica Minore ed il Centro Nautico Giudecca, rafforzando così una tradizionale localizzazione lagunare di tali attività. L'area della Giudecca era già sede storica di cantieri navali. Tutt'oggi la Giudecca si conferma, per vocazione territoriale e disponibilità potenziale di aree, un fondamentale luogo atto ad accogliere le attività legate al settore. L'iniziativa in oggetto ha preso il via da un'azione coordinata di investimenti (privati e pubblici). L'idea di creare un polo cantieristico alla Giudecca prende forma definitiva nel 1989. Il polo della cantieristica minore nasce anche dalla necessità di migliorare la logistica e la gestione degli approvvigionamenti, di integrare le diverse attività accessorie alla produzione di imbarcazioni, di creare economie relative all'utilizzo di servizi comuni (darsene, aree di rimessaggio, servizi ai clienti). Il Centro Nautico Giudecca nella sua attività di rimessaggio, prende il via nel dicembre 1996. Oltre 200 posti barca disponibili sono stati esauriti già in fase di prenotazione.
Località | Sottomarina | Valli | Chioggia | Totale |
Costruzione metallo | - | - | - | - |
Costruzione vetroresina | 1 | - | 1 | 2 |
Rimessaggio | - | - | - | - |
Riparazione legno | - | - | 2 | 2 |
Riparazioni macchine | - | - | - | - |
Costruzione Gondole | - | - | - | - |
Costruzione legno | 1 | 1 | 1 | 3 |
Costruzione legno, vetroresina | - | - | 1 | 1 |
Totale complessivo | 2 | 1 | 5 | 8 |
La cantieristica minore
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