Fondaco Profilo della Provincia

5. Il sistema produttivo provinciale


Il settore agricolo veneziano

La struttura dell'agricoltura della provincia di Venezia è caratterizzata da una importanza maggiore delle coltivazioni erbacee (cereali, leguminose, patate e ortaggi) rispetto alla media del Veneto, e dalla minor rilevanza delle coltivazioni vitivinicole e della zootecnia. La distribuzione territoriale delle coltivazione contraddistingue la nostra provincia per una prevalenza di orticoltura nella zona meridionale, dove viene prodotto il rinomato radicchio rosso di Chioggia, e per una diffusione vitivinicola nella Venezia orientale, intorno a Portogruaro, con la celebre zona a denominazione di origine controllata Consorzio di Lison Pramaggiore, cui fanno da contraltare i noti vini del Piave, nei dintorni di S. Donà.
Secondo i dati provvisori del 5° Censimento Generale dell'Agricoltura (2000), la provincia di Venezia presenta una perdita delle unità produttive e della SAU inferiore alla media regionale: con poco più di 25 mila aziende agricole operative pesa per il 13% sul totale Veneto.
Si riducono sensibilmente le coltivazioni permanenti (circa 1.000 ha, pari al 12%) in parte attribuibile ad estirpazioni avvenute in aree non pregiate. La superficie a vite, che costituisce punto di forza per la nostra provincia e per il Veneto in generale, risulta invece incrementata nelle aree a maggior vocazione, quali Pramaggiore e Annone Veneto.
Le più recenti informazioni relative ai valori della produzione lorda vendibile (PLV) agricola e zootecnica (agricoltura, silvicoltura e pesca) della Regione Veneto vede una partecipazione della provincia di Venezia in 5° posizione, con 874 miliardi di lire correnti, il 10,5% del valore regionale, nel 1998.


Aziende, superficie totale e SAU in provincia di Venezia (2000)

1990

2000

Var. %

Aziende

Sup. tot.

SAU

Aziende

Sup. tot.

SAU

Aziende

Sup. tot.

SAU

Venezia

28.234

155.492

122.941

25.027

144.971

119.668

-11,4

-6,8

-2,7

Veneto

224.913

1.131.798

881.267

192.207

1.200.397

844.090

-14,5

-7,8

-4,2

Italia

3.023.344

-13,6


SAU a seminativi e per colture permanenti, per provincia

Seminativi

Col. Permanenti

1990

2000

Var.%

1990

2000

Var.%

Venezia

110.503

108.316

-2,0

10.178

8.925

-12,3

Veneto

593.253

575.446

-3,0

118.772

109.596

-7,7

Fonte: Regione Veneto su dati ISTAT, 4° e 5° Censimento generale Agricoltura


Si rimanda alle elaborazioni Unioncamere su dati Tagliacarne. Il bilancio 1998/97 penalizza in particolar modo i prodotti zootecnici (carne, latte ed altro), che rappresentano il 23% della PLV provinciale veneziana. Le coltivazioni, il cui apporto concorre alla formazione del 64% della PLV provinciale; premiano (+10%) patate e ortaggi: elemento positivo vista l'importanza dell'orticoltura nel nostro settore primario. All'interno del comparto produzioni legnose, è da evidenziare il risultato nettamente positivo del settore frutticolo (+28,7%) e di quello vitivinicolo (+12,6% sul 1997).


Il mercato del lavoro e la dinamica delle imprese

Anche nella provincia di Venezia, come in tutto il Nordest, i fenomeni relativi al mercato del lavoro hanno registrato dinamiche positive tra 1999 e 2000. Il tasso di disoccupazione è passato al 5,1% migliorando di quasi due punti percentuali rispetto al 7% del 1999.
Si tratta del miglior andamento tra le sette provincie venete.
Meno brillante, ma sempre positivo, il risultato in termini di nuovi posti di lavoro, solo seimila in più.
Particolarmente interessante, e del tutto eccezionale, l'aumento di iscrizioni in provincia di Venezia che risulterebbe pari al 13,6%. In nove mesi vi sarebbero create quasi dieci mila nuove imprese.

Sul mercato del lavoro in provincia e in comune di Venezia si possono consultare anche due scenari complessivi, riferiti alla fine del Millennio: Anastasia e Bragato "Un mercato ricco e matrigno" (Doc.181.98) e Anastasia "Le risorse del Lavoro", paper per il Seminario organizzato nel Giugno 1998 da Officina Veneziana; capitolo 4 Rapporto Coses 44.99 "Il mercato del lavoro in provincia di Venezia"


Il manifatturiero veneziano

Benchè non specializzata nel manifatturiero, rispetto al Nordest, la provincia di Venezia, vede un terzo circa degli addetti totali al 1996, vale a dire oltre 72.000, occupati in tale comparto produttivo. Produzioni caratteristiche sono: cantieristica, chimica, lavorazione gas, energia, metalmeccanica, calzature in pelle nella Riviera del Brenta e vetro artistico di Murano. Sono presenti inoltre sistemi produttivi di dimensioni più ridotte, nei comparti del tessile-abbigliamento e del mobile.
L'andamento congiunturale dell'ultimo anno secondo Unindustria concorre a ridimensionare (pur non azzerandolo) il divario tra provincia di Venezia e resto del Veneto: un incremento della produzione del 3,4% sul 1999, con una punta del 4,4% nell'ultimo trimestre 2000.

Con riferimento ai singoli comparti produttivi va evidenziato:

Positivo anche il volume dell'export: il dato provinciale annuale risulta appena inferiore a quello regionale (38,5 contro 39,7%). Risultati di ottimo livello per il settore calzaturiero tradizionalmente vocato all'export (+69,2% rispetto al 1999), per quello metalmeccanico (+45,8%) e per quello chimico (+37,5%).
Sul fronte occupazionale il dato annuale veneziano si attesta sugli stessi valori di quello medio regionale (+1,4%), confermando i segnali di ripresa emersi all'inizio dell'anno. Mentre prosegue il dato negativo della chimica, dinamiche particolarmente positive hanno contraddistinto i comparti legno arredamento (+4,7%) e metalmeccanico.
I dati a consuntivo per il primo semestre 2001 denotano un clima di relativa instabilità, con un rallentamento dei ritmi produttivi manifestatosi già a partire dai primi mesi del nuovo anno. Anche i dati sulla forza lavoro indicano una battuta di arresto della dinamica occupazionale; per contro dall'indagine congiunturale Unindustria su un campione di imprese associate, persiste una carenza per la manodopera non specializzata, soprattutto nelle imprese calzaturiere ed edili.


Il settore calzaturiero

navilio attraccato


I flussi import-export al 2000 in provincia di Venezia

Nel 2000, secondo le rilevazioni ISTAT sul commercio estero rielaborate dalla Regione Veneto, il concorso della provincia di Venezia appare assai meno rilevante di quello delle altre province (eccetto Rovigo).


Importazioni ed esportazioni in Veneto nel 2000 per provincia (in milioni di lire correnti)

Import

Export

Saldo

Verona

16.366.570

11.170.013

-5.196.557

Vicenza

12.908.724

21.037.656

8.128.932

Belluno

1.055.747

2.953.022

1.897.275

Treviso

7.014.609

15.380.581

8.365.972

Venezia

8.622.408

8.826.393

203.985

Padova

7.037.354

10.332.495

3.295.141

Rovigo

1.148.099

1.332.803

184.704

Veneto

54.153.511

71.032.963

16.879.452

Fonte: Elaborazioni COSES 2001 su dati Regione Veneto - ISTAT.


Venezia ha poco più di 8.000 mld di prodotti importati, pari al 16% della quota regionale; il trend delle importazioni è in crescita continua dal 1994, e fa registrare un picco particolarmente elevato nell'ultimo anno, +46% sul 1999. La nostra provincia esporta prodotti per circa 9mila miliardi, e fa registrare, ormai da qualche anno, il più elevato incremento dell'export in ambito veneto, +24,8% nel 2000, con un peso del 12,4%. Tra i prodotti importati incidono, per Venezia, estrazione dei minerali, coke e raffinerie; al contrario per i prodotti conciari, cuoio e pelle, i prodotti in metallo, le macchine meccaniche e quelle elettriche, i valori veneziani sono circa la metà di quelli della regione Veneto. Prodotti chimici e mezzi di trasporto rappresentano insieme poco meno del 50% della quota di export della nostra provincia (11% e 35% rispettivamente): le due voci producono un volume di export pari ad oltre 4.000 mld, la metà circa del corrispondente valore regionale.
Cantieristica e chimica sono industrie portanti per l'export veneziano, e continuano a far registrare incrementi consistenti: il bilancio 2000 chiude con oltre 3000 mld di export per la cantieristica, +38% sul 1999, mentre le esportazioni delle industrie chimiche toccano quota 1.236 mld, con un incremento del 31% rispetto all'anno precedente.
Crescono anche le esportazioni calzaturiere della Riviera del Brenta.
E' sufficientemente diversificato il bacino di provenienza e destinazione dei prodotti provinciali: l'Europa, in particolar modo UE, costituisce la principale area di riferimento dei flussi import-export della nostra provincia (provenienza 53%; destinazione 64%; le Americhe (e in quota prevalente le Bahamas) rappresentano il secondo Paese di destinazione dei prodotti veneziani (il 23% del totale).
E' facile individuare nella cantieristica il comparto di pertinenza di tali esportazioni.


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