1990 | 2000 | Var. % | |||||||
Aziende | Sup. tot. | SAU | Aziende | Sup. tot. | SAU | Aziende | Sup. tot. | SAU | |
Venezia | 28.234 | 155.492 | 122.941 | 25.027 | 144.971 | 119.668 | -11,4 | -6,8 | -2,7 |
Veneto | 224.913 | 1.131.798 | 881.267 | 192.207 | 1.200.397 | 844.090 | -14,5 | -7,8 | -4,2 |
Italia | 3.023.344 | -13,6 |
Seminativi | Col. Permanenti | |||||
1990 | 2000 | Var.% | 1990 | 2000 | Var.% | |
Venezia | 110.503 | 108.316 | -2,0 | 10.178 | 8.925 | -12,3 |
Veneto | 593.253 | 575.446 | -3,0 | 118.772 | 109.596 | -7,7 |
Si rimanda alle elaborazioni Unioncamere su dati Tagliacarne. Il bilancio 1998/97 penalizza in particolar modo i prodotti zootecnici (carne, latte ed altro), che rappresentano il 23% della PLV provinciale veneziana. Le coltivazioni, il cui apporto concorre alla formazione del 64% della PLV provinciale; premiano (+10%) patate e ortaggi: elemento positivo vista l'importanza dell'orticoltura nel nostro settore primario. All'interno del comparto produzioni legnose, è da evidenziare il risultato nettamente positivo del settore frutticolo (+28,7%) e di quello vitivinicolo (+12,6% sul 1997).
Anche nella provincia di Venezia, come in tutto il Nordest, i fenomeni relativi al mercato del lavoro hanno registrato dinamiche positive tra 1999 e 2000. Il tasso di disoccupazione è passato al 5,1% migliorando di quasi due punti percentuali rispetto al 7% del 1999.
Si tratta del miglior andamento tra le sette provincie venete.
Meno brillante, ma sempre positivo, il risultato in termini di nuovi posti di lavoro, solo seimila in più.
Particolarmente interessante, e del tutto eccezionale, l'aumento di iscrizioni in provincia di Venezia che risulterebbe pari al 13,6%. In nove mesi vi sarebbero create quasi dieci mila nuove imprese.
Sul mercato del lavoro in provincia e in comune di Venezia si possono consultare anche due scenari complessivi, riferiti alla fine del Millennio: Anastasia e Bragato "Un mercato ricco e matrigno" (Doc.181.98) e Anastasia "Le risorse del Lavoro", paper per il Seminario organizzato nel Giugno 1998 da Officina Veneziana; capitolo 4 Rapporto Coses 44.99 "Il mercato del lavoro in provincia di Venezia"
Benchè non specializzata nel manifatturiero, rispetto al Nordest, la provincia di Venezia, vede un terzo
circa degli addetti totali al 1996, vale a dire oltre 72.000, occupati in tale comparto produttivo.
Produzioni caratteristiche sono: cantieristica, chimica, lavorazione gas, energia, metalmeccanica, calzature in pelle nella Riviera del Brenta
e vetro artistico di Murano. Sono presenti inoltre sistemi produttivi di dimensioni
più ridotte, nei comparti del tessile-abbigliamento e del mobile.
L'andamento congiunturale dell'ultimo anno secondo Unindustria concorre a ridimensionare
(pur non azzerandolo) il divario tra provincia di Venezia e resto del Veneto: un
incremento della produzione del 3,4% sul 1999, con una punta del 4,4% nell'ultimo trimestre 2000.
Con riferimento ai singoli comparti produttivi va evidenziato:
l'ottimo risultato dei comparti chimico, calzaturiero e tessile, che fanno registrare incrementi rispettivamente del 6,2%, 4,3% e 3,9%;
buon bilancio delle industrie alimentari e delle bevande (2,3%) e del legno e arredamento (3,2%);
incrementi intorno al 2% per le industrie metalmeccaniche (settore di estrema rilevanza per la provincia, nei comparti motocicli e ricambio per l'industria motoristica), per le altre manifatture e il comparto del vetro.
Positivo anche il volume dell'export: il dato provinciale annuale risulta appena inferiore
a quello regionale (38,5 contro 39,7%). Risultati di ottimo livello per il settore
calzaturiero tradizionalmente vocato all'export (+69,2% rispetto al 1999), per quello
metalmeccanico (+45,8%) e per quello chimico (+37,5%).
Sul fronte occupazionale il dato annuale veneziano si attesta sugli stessi valori di quello
medio regionale (+1,4%), confermando i segnali di ripresa emersi all'inizio dell'anno.
Mentre prosegue il dato negativo della chimica, dinamiche particolarmente positive hanno
contraddistinto i comparti legno arredamento (+4,7%) e metalmeccanico.
I dati a consuntivo per il primo semestre 2001 denotano un clima di relativa
instabilità, con un rallentamento dei ritmi produttivi manifestatosi già
a partire dai primi mesi del nuovo anno. Anche i dati sulla forza lavoro indicano una
battuta di arresto della dinamica occupazionale; per contro dall'indagine congiunturale
Unindustria su un campione di imprese associate, persiste una carenza per la
manodopera non specializzata, soprattutto nelle imprese calzaturiere ed edili.
Il settore calzaturiero |
Nel 2000, secondo le rilevazioni ISTAT sul commercio estero rielaborate dalla Regione Veneto, il concorso della provincia di Venezia appare assai meno rilevante di quello delle altre province (eccetto Rovigo).
Import | Export | Saldo | |
Verona | 16.366.570 | 11.170.013 | -5.196.557 |
Vicenza | 12.908.724 | 21.037.656 | 8.128.932 |
Belluno | 1.055.747 | 2.953.022 | 1.897.275 |
Treviso | 7.014.609 | 15.380.581 | 8.365.972 |
Venezia | 8.622.408 | 8.826.393 | 203.985 |
Padova | 7.037.354 | 10.332.495 | 3.295.141 |
Rovigo | 1.148.099 | 1.332.803 | 184.704 |
Veneto | 54.153.511 | 71.032.963 | 16.879.452 |
Venezia ha poco più di 8.000 mld di prodotti importati, pari al 16% della quota regionale; il trend delle importazioni è in crescita continua dal 1994, e fa registrare un picco particolarmente elevato nell'ultimo anno, +46% sul 1999. La nostra provincia esporta prodotti per circa 9mila miliardi, e fa registrare, ormai da qualche anno, il più elevato incremento dell'export in ambito veneto, +24,8% nel 2000, con un peso del 12,4%. Tra i prodotti importati incidono, per Venezia, estrazione dei minerali, coke e raffinerie; al contrario per i prodotti conciari, cuoio e pelle, i prodotti in metallo, le macchine meccaniche e quelle elettriche, i valori veneziani sono circa la metà di quelli della regione Veneto. Prodotti chimici e mezzi di trasporto rappresentano insieme poco meno del 50% della quota di export della nostra provincia (11% e 35% rispettivamente): le due voci producono un volume di export pari ad oltre 4.000 mld, la metà circa del corrispondente valore regionale.
Cantieristica e chimica sono industrie portanti per l'export veneziano, e continuano a far registrare incrementi consistenti: il bilancio 2000 chiude con oltre 3000 mld di export per la cantieristica, +38% sul 1999, mentre le esportazioni delle industrie chimiche toccano quota 1.236 mld, con un incremento del 31% rispetto all'anno precedente.
Crescono anche le esportazioni calzaturiere della Riviera del Brenta.
E' sufficientemente diversificato il bacino di provenienza e destinazione dei prodotti provinciali: l'Europa, in particolar modo UE, costituisce la principale area di riferimento dei flussi import-export della nostra provincia (provenienza 53%; destinazione 64%; le Americhe (e in quota prevalente le Bahamas) rappresentano il secondo Paese di destinazione dei prodotti veneziani (il 23% del totale).
E' facile individuare nella cantieristica il comparto di pertinenza di tali esportazioni.