Con riferimento alle recenti dinamiche che hanno contraddistinto il quadro economico internazionale, incentrate su potenziali percorsi di sviluppo economico indotti dall'innovazione tecnologica (ICT, rmation and Communication Technology), lo studio promosso dall'Assessorato alle attività produttive della Provincia di Venezia si è posto come obiettivo quello di analizzare la portata della presenza e della diffusione delle tecnologie di rete nel contesto economico provinciale. In particolare la ricerca si è focalizzata su:
il grado di adozione delle tecnologie nei sistemi produttivi manifatturieri più strutturati oltre che in alcune delle realtà produttive particolarmente significative presenti nel territorio della provincia di Venezia (porto, aeroporto);
i processi in corso in alcune realtà rilevanti del comparto commerciale, segnatamente della grande distribuzione;
le dinamiche del mercato del lavoro locale e le sue implicazioni in relazione con la diffusione delle tecnologie di rete e con i nuovi profili professionali ad esse collegate.
La dotazione tecnologica
Per quanto riguarda la diffusione delle tecnologie di rete, si rileva una maggiore attenzione per l'ICT da parte dei servizi e della grande distribuzione rispetto alle imprese manifatturiere. Queste non manifestano un totale disinteresse per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione; piuttosto mostrano un approccio di tipo selettivo ed incrementale. Coerentemente con il modo tradizionale di organizzare e gestire l'attività delle piccole e medie imprese, vengono selezionati gli strumenti più immediatamente utilizzabili e che non vanno a modificare in modo profondo il modello imprenditoriale e relazionale costruito nel tempo.
In questo approccio all'ICT, posta elettronica e sito Web quale mezzo di comunicazione più che di transazione risultano gli strumenti preferiti. Essi infatti sono facilmente acquisibili e implementabili e offrono un supporto ad uno dei tradizionali punti deboli delle imprese di piccole dimensioni, ovvero la gestione delle comunicazioni in un sistema di relazioni di tipo reticolare molto ampio e articolato.
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Questo non significa che le tecnologie più complesse risultino ignorate; sebbene esse siano sicuramente più diffuse nella distribuzione, anche nelle imprese manifatturiere, soprattutto in quelle meccaniche, si rileva un interessante tasso di adozione di tecnologie che richiedono maggiori investimenti anche di tipo strategico e progettuale, fra cui si distinguono soprattutto gli applicativi per la gestione integrata d'impresa (o ERP - Enterprise Resource Planning). Da questo punto di vista, i tassi di adozione sono in linea con le medie nazionali.
Un tratto che accomuna tanto la manifattura che la distribuzione, anche se in modo più marcato nella prima, è quello della maggiore difficoltà che comunque viene segnalata nell'uso di strumenti complessi per la gestione della comunicazione (come il groupware), tanto a valle che a monte.
Nonostante l'enfasi riservata al commercio elettronico come via primaria di utilizzo delle tecnologie di rete, in grado di offrire alle imprese interessanti ritorni economici legati all'efficienza nelle transazioni e rapidità di raggiungimento dei mercati, le imprese studiate riconoscono un'importanza secondaria all'e-commerce.
Le soluzioni ICT vengono viste prevalentemente come elementi che consentono di migliorare il sistema di gestione delle relazioni esistenti all'interno del proprio sistema del valore (con fornitori, clienti, forza vendita, ecc.), in modo coerente con le specificità delle imprese stesse.
Il vero ostacolo alla diffusione di strumenti tecnologici nel contesto della piccola e media impresa non riguarda principalmente problematiche di matrice finanziaria. La necessità reale percepita dalle imprese, soprattutto in ambito manifatturiero, riguarda in primo luogo la possibilità di disporre di tecnologie immediatamente applicabili entro il proprio contesto organizzativo ed il proprio sistema di relazioni ad un tempo economiche e sociali (interazioni) attivate e consolidate nel tempo.
I profili professionali
Nonostante rispetto al passato sia percepita una maggior rilevanza di competenze relazionali e informatiche, nell'ambito delle strategie delle imprese viene affidato ancora un ruolo centrale a skill di tipo produttivo-manifatturiero e amministrativo.
Le dinamiche di diffusione tecnologica hanno prodotto una corrispondente ricerca ed acquisizione di risorse umane in grado di gestire i nuovi strumenti introdotti in azienda. Tuttavia le figure ricercate, di cui si lamenta una scarsa disponibilità sul mercato sia in termini qualitativi che quantitativi, sono oggi ancora prevalentemente percepite come competenze di tipo tecnico-specializzato, in cui le capacità di tipo relazionale-organizzativo non sembrano assumere un rilievo particolare.
Difficoltà | v.a. | % |
---|---|---|
Carenza di specializzazione/qualificazione | 30 | 51,7 |
Carenza di figure professionali sul mercato | 28 | 48,3 |
Mancanza di esperienza | 11 | 19,0 |
Difficoltà raggiungimento accordi economici | 3 | 5,2 |
Altro | 3 | 5,2 |
Un primario elemento risulta essere la promozione e predisposizione di un'offerta formativa in grado di intervenire in modo ampio e a più livelli nel processo di sostegno all'adozione delle innovazioni tecnologiche centrate sull'ICT. L'offerta formativa in particolare deve essere orientata in almeno due direzioni: 1) creare maggiore consapevolezza relativamente alle potenzialità delle tecnologie di rete; 2) identificare e realizzare progetti formativi capaci di soddisfare - qualitativamente oltre che quantitativamente - le esigenze delle imprese, riducendo i problemi di disallineamento (mismatch) tra offerta di competenze nel mercato del lavoro e richieste specifiche delle imprese.
Un secondo ambito di interesse riguarda l'identificazione e la promozione di standard (comunicativi, logistici, tecnologici) capaci di sostenere un processo di ampliamento del sistema di relazioni produttive, innovative, commerciali delle imprese anche al di fuori del contesto locale in cui hanno finora operato. L'esistenza di standard a carattere aperto, universalmente condivisi, rappresenta l'infrastruttura in grado di innalzare la soglia competitiva delle imprese locali, dando accesso a circuiti estesi a scala potenzialmente globale. Si tratta di interventi che supportano in maniera allargata i sistemi produttivi, creando le condizioni generali per favorire tutte le imprese, lasciando comunque spazio alle specificità e capacità competitive delle singole imprese per emergere.
Infine, un ulteriore spazio di intervento per le istituzioni riguarda il supporto (i.e. servizi) alle iniziative portate avanti dalle imprese, con l'obiettivo di innalzare il sistema delle garanzie nel momento in cui l'impresa è intenzionata a costruire, ad avviare relazioni industriali attraverso canali elettronici.