Il movimento turistico, definito in alcuni casi flussi, in altri domanda, in altri ancora visitatori, ospiti o clienti, si riferisce quasi sempre a dati di fonte ufficiale: vale a dire i turisti registrati presso le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere riconosciute.
Sono esclusi abitualmente gli ospiti escursionisti (che non pernottano nelle località a cui si riferiscono le statistiche): siano essi visitatori dei centri storici o balneari delle località costiere.
Per i turisti ufficiali si dispone del dato relativo agli arrivi (ogni registrazione in entrata presso le strutture ricettive) e delle presenze (la durata dei soggiorni nella struttura ricettiva): il loro rapporto fornisce la permanenza media (caratteristica dei tipi di soggiorno).
I dati sono disponibili per l'intero territorio provinciale, per le subaree riferite alle Aziende Provinciali (4 APT), per singole località maggiori e per aggregazioni minori interne alle APT. La Regione elabora i dati per comprensori: balneare (le località costiere di tutte le APT), artistico (il centro storico di Venezia più aggregazioni minori come la Brenta), la città di Venezia a sé stante (con uno zoom che a sua volta divide il centro lagunare dalla terraferma).
L'APT di Venezia permette una ulteriore disaggregazione per le 6 subaree dell'APT: centro storico, Terraferma veneziana, Lido di Venezia, Brenta, altro e Cavallino (benché Comune autonomo dal 1999 resta nell'APT veneziana).
Un'unica avvertenza per la lettura dei dati: nel turismo è rischioso osservare un solo anno e/o l'andamento di periodi troppo brevi (confronto tra due anni, due stagioni, due trimestri). Le tendenze vanno osservate almeno su un quinquennio (per questo si costruiscono con grande fatica le serie storiche!) e le contingenze devono essere valutate alla luce di esperienza e di conoscenza del contesto, se non si vogliono generare allarmismi o prendere cantonate.
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