Fondaco profilo di Venezia

9. Venezia e le altre, nello spazio europeo

Nel 2003 la DATAR Delegation à l'Amenagement du Territoire et à l'Action Regionale (organismo dello Stato Francese) pubblica uno studio che compara le villes europèennes: una graduatoria urbana, all'interno del nuovo spazio europeo, che aggiorna un primo ranking datato 19891 .
Le grandi metropoli europee come Parigi e Londra guidano, ovviamente, le graduatorie, sole in "prima classe" davanti a tutte le altre 180 che appartengono alle 6 classi successive. Le città considerate hanno oltre 200.000 residenti e pertanto Venezia viene considerata nella sua attuale dimensione demografica comunale2 (271.073 abitanti al Censimento 2001).
Venezia viene classificata dalla DATAR in classe 5 (la stessa in cui si trovava nel 1989) insieme a Stoccarda, Edimburgo, Strasburgo, Bilbao Glasgow, Lille, Siviglia, ecc. Ha rango 51, in una scala da 1 (Parigi) a 178. Nella classe "superiore", la 4, ci sono molte capitali nazionali come Atene, Copenaghen, Dublino, Helsinki, Oslo e città forti come Lione, Francoforte, Colonia, Marsiglia (il rango varia da 14 a 28).
Ancor più rilevante di questa buona classificazione, è la ragione principale per cui Venezia risulta competitiva: la complessità delle sue funzioni produttive, terziarie, culturali. In altre parole il fatto di presentare una gamma completa di attività e fattori urbani è motivo di forza nello spazio europeo: essere eccessivamente specializzati in una sola funzione (es. finanza o università) non conferisce la stessa competitività complessiva3.
È interessante notare che le due capitali globali, Londra e Parigi, risultano specializzate 'in tutte le funzioni' il che starebbe a dimostrare che un agglomerato urbano veramente forte e competitivo è tale anche in virtù di una mancata specializzazione dominante (o monocultura, come si suol dire a Venezia, riferendosi al turismo). Più la specializzazione esclusiva è forte, minore è il classamento gerarchico nello spazio europeo.

Un altro dato positivo è che Venezia risulta sovraclassata: la sua dimensione demografica farebbe, cioè, attendere un rango inferiore a quello dimostrato: Venezia è in classe +1 con altre 46 città di cui altre 6 italiane: Milano, Bologna, Cagliari, Firenze, Trieste e Verona.
Una buona posizione anche questa, dato che nella stessa classe troviamo metropoli come Milano, Monaco, Marseille e Lyon, capitali nazionali come Vienna, Bruxelles, Dublino, Berna e Zurigo, Oslo, Helsinki e Stoccolma, centri culturali rilevanti come Edimburgo e Salisburgo, poli turistici di primordine come Cannes-Grasse-Antibes e Nizza.

Infine la DATAR stila una classifica che sintetizzi la diversificazione dell'economia divisa in 5 branche principali: la terziaria, la turistica, la commerciale o "di scambio", la industriale, la diversificata.
Venezia rientra tre le città ad economia diversificata: per quanto dicevamo prima è un buon segnale della sua competitività urbana, in senso pieno. Anche se la specializzazione turistica di Venezia è indubbia, questa classifica DATAR ci dice che non è dominante grazie alla presenza, altrettanto cospicua di funzioni economiche diversificate. Venezia appartiene ad un gruppo -quello delle città economicamente diversificate- particolarmente positivo: vi si trovano infatti le vere capitali europee, oltre a Parigi e Londra, Milano, Roma, Madrid, Barcellona, Lisbona, Dublino, Edimburgo, Monaco, Vienna, Berlino e così via.
Paradossalmente si potrebbe dire che Venezia è una "capitale europea" ovvero una città "completa e complessa" grazie a Porto Marghera e al Porto (categoria 6: industrie diversificate con raffinerie di petrolio).
La categoria comprende anche altre italiane, tutte città portuali dove diverse industrie (alimentari, metallurgiche, chimiche) sono compresenti rispetto all'industria navale e alle attività commerciali del porto. Anche in questo caso la compagnia è positiva: troviamo Amburgo, Marsiglia, Rotterdam, Le Havre, Liverpool, grandi città (per taglia demografica) città specializzate, dinamiche, attive (nonostante il passato manifatturiero).
Insomma, le economie veneziane risultano ben considerate nell'elaborazione DATAR e i risultati di rayonnement e specializzazione sono senza ombra di dubbio soddisfacenti.

Concludiamo utilizzando le parole del rapporto DATAR:

 

Tab. 1 - Le città classate con la sintesi dei 15 indicatori - C

Fonte: DATAR, 2003 Les Villes europeennes analyse comparative
ELABORA: COSES per Piano Strategico Comune di Venezia 2003
 
 

Tab. 2 - Le città sovraclassate o sottoclassate rispetto alla taglia demografica - Specializzazione D

Fonte: DATAR, 2003 Les Villes europeennes analyse comparative
ELABORA: COSES per Piano Strategico Comune di Venezia 2003
 
 

Tab. 3 - Le città come poli industriali nello spazio europeo - F

Fonte: Rozenblat e Cicille, DATAR 2003 - Elabora: COSES per Piano Strategico Città di Venezia, 2003.
 

 

Alcune città della V classe DATAR confrontate a Venezia

(La dimensione delle bolle rappresenta il punteggio complessivo dell'analisi DATAR)
Fonte: DATAR, 2003 Les Villes europeennes analyse comparative - Elabora: COSES per Piano Strategico Comune di Venezia 2003
 

 

Note

1. Les Villes Europèennes. Analyse comparative, a cura di Rozenblat e Cicille (2003).

2. Non verrebbe considerata in caso di separazione Mestre-Venezia.

3. I punti di forza di Venezia sono: notti trascorse dai turisti in strutture ufficiali (seconda classe; in prima classe compaiono solo Parigi e Londra), siti culturali e grandi manifestazioni (terza classe; nella prima classe solo Parigi, nella seconda solo Londra Roma e Berlino), traffici portuali di merci, musei e istituti d'arte accessibilità dell'agglomerazione, traffico aeroportuale passeggeri.

 

Estratto dal Documento COSES n. 510.0 "Il ranking di Venezia nello spazio europeo. Elementi per il suo posizionamento competitivo", a cura di Isabella Scaramuzzi, Ottobre 2003.
Per approfondire questo argomento vi indirizziamo al sito del Piano Strategico del Comune di Venezia dove potrete trovare il documento completo.
Potete inoltre consultare il sito di DATAR.
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