Approfondimento

La congiuntura 2003-2004 in provincia di Venezia

Note di aggiornamento al gennaio 2005


A partire dal 2000, popolazione residente per alcuni anni trend positivo, contrariamente a ventennio precedente. Saldo totale positivo passato da 663 unità del 2000 alle 1.391 del 2001, alle 3.681 del 2002 e addirittura alle 9.297 unità del 2003. Due fattori: congiuntura demografica positiva, per numero consistente donne in età fertile e andamento crescente del saldo migratorio, per regolarizzazione immigrati (nuova normativa in materia).
Il fenomeno rientrerà in una normalizzazione strisciante nei prossimi anni. Tuttavia importante, perché la crescita degli immigrati nel veneziano è assai più elevata di quella regionale negli ultimi anni. Popolazione anagrafica a fine 2003 pari a 822.591 persone.

Nel 2002 Venezia migliorava ulteriormente la propria posizione nel Veneto, risultando la provincia più ricca, sia in termini di Pil assoluto (20.216 milioni di Euro), sia rispetto al tenore di vita dei cittadini (reddito pro capite di 24.013 Euro). Nel 2003 rallentamento: valore aggiunto di 20.009 milioni di Euro (terzo posto nella regione). Il Terziario pesa per il 75%, in flessione. Nell'Industria, crescono le Costruzioni.
Nel 2003 Venezia provincia veneta più ricca (reddito per abitante di 23.572 Euro). Rispetto al 1995, solo Venezia e Rovigo (nel Veneto) guadagnano posizioni nella graduatoria nazionale. Nel 2003 Venezia è quindicesima (recuperate ben 9 posizionamenti).
Altre stime danno Venezia, per l'anno 2003, tredicesima, e stimano in 24.463 Euro il dato per il 2004 (diciottesimo posto in Italia).

La produzione manifatturiera diminuita nel 2002 dell'1,5% (e aumento imprese operanti). Nel 2003 la flessione è proseguita. Nel 2004 segnali di ripresa, a partire dal secondo trimestre: aumento della produzione rispetto all'analogo periodo del 2003. Trend positivo confermato nel terzo trimestre 2004, con crescita uguale a quella regionale (+1,2%). L'incremento percentuale medio dall'inizio dell'anno, pari a +0,6%, supera quello veneto (+0,4%).
Buona salute per il comparto del Vetro e dell'Alimentare. Discreti incrementi nelle quantità prodotte per il comparto metalmeccanico, la voce "Altre manifatture" e il settore arredamento. In forte calo il Calzaturiero e il comparto "Carta e grafia".

Nel 2003, 87.523 imprese, +0,7% rispetto anno precedente. Trend vicino a quello veneto (+0,8%), ma ancora lontano dalla media italiana (+1,5%).

Nel biennio 2001-2002 esportazioni e importazioni sono aumentate. Nel 2003, la dinamica si &egreve; invece invertita, rivelandosi peggiore rispetto ai contesti regionali e nazionali, a causa difficoltà settore produzione di mezzi di trasporto (soprattutto costruzioni di aeromobili e di veicoli spaziali). Primo semestre 2004: nuova ripresa, soprattutto per le esportazioni. Trend significativo, all'interno di un quadro regionale con maggiori difficoltà.

Con riferimento al mercato del lavoro: cresce il tasso di occupazione, pari nel 2003 al 48,9% (superiore a quello Veneto); diminuiscono i disoccupati (-6,3%); aumenta la forza lavoro (+0,6%); diminuisce il tasso di attività; si è ridotto il tasso di disoccupazione; aumenta la domanda di lavoro, soprattutto nel settore di Servizi.

Nella zona industriale di Marghera, negli ultimi anni, sono diminuiti gli occupati nei comparti della siderurgia e della chimica. Hanno un buon andamento, invece, i servizi logistici, di trasporto e il commercio.
È in atto una progressiva terziarizzazione dell'area. Ne è un esempio l'istituzione del Parco Scientifico Tecnologico, specializzato nella ricerca sulle nanotecnologie e sull'utilizzo dell'idrogeno. Ci sono inoltre nuove modifiche nei processi produttivi, in alcuni ambiti del grande petrolchimico.
Gli addetti per settore nelle sub aree costituenti l'area SIN del Masterplan ammontano rispettivamente a: Industria 12.408, Altri servizi 8.560, Commercio 2.950, Istituzioni 1.420.
Gli addetti totali sono 25.420, di cui 18.418 (dato del 2002) sono relativi alle sub aree 1 e 2 (cioè Porto Marghera, F.lli Bandiera, Malcontenta Ca' - Emiliani).

Porto di Venezia:Nel 2002 quantità di merce trasportata +2,57% (oltre 29,5 milioni di tonnellate). Nel 2003 +2% del traffico totale (superata soglia 30 milioni di tonnellate). Il traffico commerciale è cresciuto del 2%, soprattutto settore container. Quello industriale +3%. Dopo lieve flessione del 2002, il traffico passeggeri è tornato a crescere (+13,5%) giungendo a 1.124.213 unità. Al suo interno il traffico crocieristico riconferma Venezia come uno dei più importanti scali italiani e del Mediterraneo (del settore).
I dati provvisori da gennaio ad ottobre 2004: -1,9% rispetto all'analogo periodo del precedente anno) nelle quantità totali di merce movimentata. Traffico commerciale +1,7%. Industriale -1,8%.
Nel 2004 il traffico passeggeri ammonta a 1.037.819 persone, di cui 677.976 relative al settore crociere. Rispetto al 2003 i passeggeri complessivi sono diminuiti del 7,7% (oltre 86 persone in meno). La componente crocieristica lamenta un -1,7% (11.860 persone). Ciò significa perdita significativa di passeggeri anche modalità traghetti e aliscafi. Le proiezioni per il 2005 sono però ampiamente positive, con quota di passeggeri oltre il milione e 380 mila persone, di cui circa 795.600 crocieristi.

Porto di Chioggia:Il 2003 anno molto positivo. Alcuni lavori di primaria importanza sono stati portati a termine. Totale movimentazioni quasi raggiunto i 2 milioni di tonnellate, con la quota degli sbarchi prevalente. Nell'ultimo decennio il traffico merci andamento instabile, giungendo nel 2003 allo stesso valore del 1993. Ripresa a partire dal 1998.

Nel 2003 il sistema Aeroportuale Venezia-Treviso 5.989.817 passeggeri, con 92.301 aerei e 35.197 tonnellate di merce movimentati. Rispetto al 2002: traffico complessivo +26%, movimenti di aerei +19,5%, volume mercantile +11,1%. A determinare i buoni risultati della nuova aerostazione hanno contribuito i voli di linea, ma anche i "charter" e i "low cost".
Nel 2004: 6.765.621 passeggeri (cioè quasi 800 mila persone in più rispetto al 2003, +13%), 96.266 movimenti (+4,3%) e 37.131 tonnellate di merce trasportata (+16,9%).

Nel corso anni Novanta fase di crescita costante dei flussi turistici culminata nell'anno (record) 2001 (oltre 6 milioni di arrivi e 30 milioni di presenze). Nel 2002 consistente battuta d'arresto.
Nel 2003 la crisi pare attenuarsi. La perdita di presenze turisti si stabilizza attorno all'1%, mentre gli arrivi assumono nuovamente un trend positivo. La quantità di spesa è sicuramente più modesta che in passato. Gli arrivi aumentano di poco, 6.740 persone in più (+0,1%). Le presenze diminuiscono di 288 mila unità (-1%), per un totale di 29.038.110 giornate di presenza. I trend dei flussi turistici in provincia di Venezia si differenziano a seconda della Apt considerata. In termini di arrivi si va dal +8,4% di Eraclea alle perdite di Venezia e Jesolo. Rispetto alle presenze perde la stessa Eraclea, mentre cresce Bibione.
I dati sui primi 7 mesi del 2004 risultano meno tragici del previsto. I cali sulle spiagge della provincia sono ufficialmente contenuti. La costa veneziana conferma la propria complessità e diversificazione come elemento di forza.


La presente scheda è stata curata da Luca Ciresola.


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