Il Magistrato alle Acque di Venezia ha tra i suoi (molti) compiti istituzionali la regolamentazione ed il controllo del traffico acqueo nella Laguna di Venezia. Tali traffici si sviluppano, in linea generale, relativamente al trasporto di persone e di merci tra le diverse parti della laguna. In particolare, la competenza del Magistrato alle Acque di Venezia è esercitata in alcuni canali lagunari e negli specchi acquei in generale. Inoltre, lo stesso Magistrato alle Acque di Venezia è deputato alla programmazione e controllo su tutti gli interventi di tipo morfologico-ambientale nell'area lagunare (attraverso l'attività del suo Concessionario unico Consorzio Venezia Nuova). All'interno della Città storica la giurisdizione relativa alla regolamentazione del traffico è affidata, viceversa, all'Amministrazione comunale.
Per tale ragione, il Magistrato alle Acque di Venezia ha avviato il monitoraggio del traffico nelle sue acque di pertinenza. La Provincia ha, anch'essa, intensificato la propria azione di monitoraggio negli ultimi anni ed avviato una regolamentazione idonea a contrastare le anomalie registrate nella fruizione degli specchi acquei lagunari.
Il Consorzio Venezia Nuova, concessionario del Magistrato alle Acque di Venezia, ha avviato uno studio gli effetti sulla morfologia lagunare della navigazione interna, quale causa rilevante del degrado ambientale (di cui allo Studio C.2.4. Sviluppato con la collaborazione del COSES nel biennio 2001-2002).
È apparsa indispensabile, quindi, una conoscenza più approfondita sia dell'entità del traffico (commerciale, turistico e privato) che interessa i canali lagunari, sia del legame esistente tra navigazione interna e morfologia lagunare. Più in generale, il contesto dello studio è quello delle determinanti del moto ondoso. Il traffico acqueo, soprattutto quello rilevato su particolari direttrici, è certamente un elemento critico in tal senso.
Il recente ruolo acquisito dal Sindaco di Venezia, quale Commissario del Governo per il traffico acqueo, con la lotta contro il moto ondoso nella Laguna di Venezia, e le conseguenti direttive ed ordinanze ben testimoniano la necessità di conoscenza e di intervento rispetto a tale tema.
Si prendano in considerazione due punti che sono tra quelli maggiormente rilevanti per il futuro stesso della laguna: la navigazione, che rappresenta uno degli argomenti di maggiore discussione negli ultimi tempi, e il controllo della qualità dell'acqua che è determinante sia per il futuro naturalistico che per quello economico.
Gli attori che partecipano alla politica della navigazione sono molti, con ruoli e funzioni rilevanti rispetto al campo d'analisi individuato:
Di questi attori presi in considerazione alcuni sono soggetti di tipo istituzionale in senso stretto in quanto organi periferici dello Stato, altri sono divenuti entità economiche "private" e gli altri sono soggetti che agiscono nell'ambito privato anche se con diverse ragioni sociali e diversi obiettivi.
La Capitaneria di Porto di Chioggia non ha interazioni con gli attori agenti per il porto di Venezia, se non con la Capitaneria di Porto di Venezia con la quale condivide la dipendenza dalla Direzione Marittima di Venezia, e riflette in piccolo le caratteristiche del porto di Venezia, riproponendo in parte lo schema di interazioni valide per il porto veneziano.
La Capitaneria di Porto di Venezia svolge un ruolo molto rilevante, soprattutto per quanto attiene agli aspetti amministrativi e procedurali della politica della navigazione, per quanto riguarda la vigilanza all'interno della laguna e in generale nella gestione del traffico marittimo.
Il Comando zona Fari è il soggetto che svolge l'attività di gestione dei segnalamenti marittimi. È quindi un soggetto che non rientra nella gestione operativa del traffico marittimo, ma che è importante per quanto riguarda gli aspetti infrastrutturali.
La Corporazione Piloti Estuario Veneto, date le caratteristiche morfologiche della laguna, è un soggetto fondamentale della politica.
Esso infatti ha come compito quello di accompagnare le navi nel corso delle operazioni di movimentazione in entrata e in uscita dal porto; di fatto però, dato che per svolgere questa attività ha necessità di conoscere in ogni momento la situazione delle navi, e in più svolge anche un importante compito operativo di appoggio alla Capitaneria nel decidere il momento in cui la nave può movimentare.
Inoltre l'attività della corporazione ha importanti interazioni con il gruppo Ormeggiatori e Rimorchiatori.
Come aziende che operano in autonomia funzionale si pensi a quelle operative a Porto Marghera nei vari comparti industriali (energetico, metallurgico, chimico, petrolifero ecc.).