Approfondimento

Ascolto il tuo cuore città

I verbali delle 8 Commissioni che durante il 2004 hanno lavorato al Piano Strategico di Venezia, per confrontare politiche e strategie, dare loro un ordine di priorità e stabilire logiche di relazione, sono un libro sulla Venezia contemporanea degno del Premio Campiello.
Un tomo di oltre 600 pagine, con centinaia di personaggi, un vero affresco balzachiano della nostra città metropolitana: com'è nei discorsi e nelle rappresentazioni di una ampia arena di attori, rappresentanti eletti o delegati, mediatori della cosiddetta società civile.
Una saga avvincente, con parecchi colpi di scena e l'emergenza di protagonisti, di idee forti o ricorrenti, quasi filosofie. Un romanzo politico, si sarebbe detto una volta o almeno di impegno sociale. I ragazzi del Piano hanno trascritto il più ampio dibattito politico che si sia dipanato a Venezia, dopo la famosa Idea di Venezia promossa dal Gramsci alla fine degli anni Ottanta.

È un'idea piuttosto diversa, che fa tesoro delle azioni da allora intraprese, storie di successo o meno. La più diffusa e organizzata arena di confronto (fuori dai rush elettorali) dopo la morte dei partiti, nella forma storica che abbiamo abbandonato. Poiché il confronto e la condivisione sono tra gli obiettivi della pianificazione strategica, un punto pesante va segnato a favore dei ragazzi del Piano.
Certo, come in Guerra e Pace, c'è ridondanza nell'affresco di questa società che si confronta sulle strategie metropolitane: per arrivare ad una sintesi delle 600 pagine, per divulgare e utilizzare i risultati della Commissioni, è necessario "togliere, togliere, togliere", ed è quello che è stato fatto nella versione di avanzamento del Piano, presentata l'8 ottobre 2004 al Candiani, dai presidenti delle 8 commissioni. In questa sede proponiamo un altro tipo di sintesi, più centrato sui discorsi delle Commissioni e sull'uso di parole chiave. Quasi 500 soggetti hanno discusso insieme, mettendo in campo un ragguardevole dispiego di competenze, tra quelle a disposizione di questa metropoli: ciò che hanno detto della città che vorrebbero è riassunto attraverso le loro precise parole.
Si sono individuate, appunto, alcune catchword, parole chiave, particolarmente significanti per il Piano Strategico o particolarmente emergenti nelle singole Commissioni. Ovviamente la scelta delle catchword e la loro "contabilità" nei verbali è un metodo quasi-scientifico (una sorta di analisi del discorso o del linguaggio) che ci dà una informazione qualitativa. Le parole hanno una grande rilevanza nel definire l'idea o visione di città che vogliamo e il loro uso (misurato dalla frequenza) può essere uno degli indicatori per tradurre la valutazione che del Piano è stata data in questa arena di stakeholder.

Per una panoramica sui risultati, scarica qui la sintesi del Documento COSES n. 582/04 curato da Isabella Scaramuzzi per la pubblicazione su POLIS Rivista del Comune di Venezia, 2004.


home