Approfondimento

Governet Project - Work Package n. 3
Risultati

Misurazione di alcuni indicatori territoriali, socio-economici ed istituzionali
per i comuni di Campagna Lupia e Mirano

Lettura sintetica dei risultati ottenuti nel pacchetto di lavoro n. 3
del progetto Governet, per il partner Provincia di Venezia - COSES


Autori: Luca Ciresola, Giuliano Zanon
COSES - Consorzio per la Ricerca e la Formazione
Ottobre 2005

Introduzione

L'Area di Progetto (PA) comprende i comuni di Campagna Lupia e Mirano. Negli stessi è in corso la realizzazione del progetto "Vie del gusto", nell'ambito dell'iniziativa Interreg III.
I due comuni appartengono entrambi all'Area Periurbana di Mestre (area di studio n. 2 del progetto Governet), ma hanno caratteristiche molto diverse. Conseguentemente appaiono molto significativi per verificare gli effetti del progetto ed i parametri costruiti per valutare gli stessi.
Dall'inizio del secolo scorso il comune di Mirano svolge un ruolo importante rispetto ai centri vicini, per gli aspetti amministrativi, sanitari, giuridici, scolastici, nonché per l'insediamento dei servizi alla popolazione ed alle attività economiche dell'area circostante. Presenta elementi tipici di un'area urbana, in un contesto un tempo rurale ed ora divenuto periferia di una città diffusa.
Con lo sviluppo della zona industriale di Marghera, Mirano è stata coinvolta nell'espansione dell'area centrale veneziana. Oggi appartiene alla prima cintura urbana del capoluogo stesso. Risente dei fenomeni tipici della diffusione delle grande città fordista e della particolare fase del ciclo di vita della stessa, caratterizzato da una perdita di importanza del centro ed un progressivo coinvolgimento dei comuni di prima e seconda cintura.
Il comune di Campagna Lupia ha caratteristiche tipiche di un centro agricolo in rapida trasformazione. A partire dagli anni Settanta molte maestranze non più occupate nel settore primario hanno trovato occasioni di lavoro nelle fabbriche di Marghera e nelle attività dell'edilizia e dei servizi del capoluogo. Attualmente conserva pertanto un carattere misto. Ai grandi centri vicini di Venezia e Padova fornisce manodopera impiegata nelle attività edilizie e di trasporto, nonché industriali.


Caratteri generali

L'aspetto fisico e morfologico del territorio dei due comuni è molto diverso. L'area di progetto si estende su una superficie di 133,32 km2 (il 14% circa del territorio corrispondente all'Area Periurbana di Mestre).


Area di progetto "Vie del gusto". Estensione territoriale
dei comuni di Campagna Lupia e Mirano

Fonte: elaborazione COSES


Al suo interno, il comune più grande è Campagna Lupia con 87,7 km2 (contro i 45,6 km2 di Mirano). Il primo è collocato a sud del capoluogo e si affaccia sulla gronda lagunare. Comprende pertanto al suo interno vaste aree di acqua e di terre soggette all'espansione della marea (laguna aperta circa 33 km2), nonché una parte di laguna chiusa (circa 24 km2), quest'ultima destinata alla piscicoltura.
Mirano ha, rispetto a Campagna Lupia, una taglia demografica molto più ampia (26 mila contro 6 mila residenti circa). Data anche la minore superficie territoriale, il primo presenta una densità abitativa molto più elevata (574 ab./km2) rispetto al secondo (210 ab./km2, calcolato solo sulla parte emersa).
Dal punto di vista del trend demografico, la popolazione residente a Mirano appare poco dinamica. Negli ultimi anni ha perso qualche decina di residenti. A Campagna Lupia la popolazione è cresciuta invece di 1,6 punti percentuali nel 2003 e dello 0,8% nel 2004, anche per un saldo naturale positivo.
Campagna Lupia risulta, inoltre, avere una popolazione relativamente giovane. Gli anziani oltre i 65 anni sono 102 ogni 100 giovani con meno di 15 anni (indice di vecchiaia). A Mirano, tale indice arriva a 143.


IndicatoreCampagna LupiaMirano
Popolazione residente 6.000 26.000
Popolazione residente / km2 210 574
Indice di vecchiaia (pop. oltre 65 / pop. < 15) 102 143
Indice di dipendenza (pop. < 15 + pop. oltre 65) / pop. 15-64 38 45
Tasso di occupazione (occupati / pop. Oltre 15) 51 48
Pil 2000 / residenti 2001 (Euro) 17.300 22.700
Fonte: ISTAT, Censimento della Popolazione e delle Abitazioni 2001; Rur-Censis


A Mirano, quasi 45 persone non attive dipendono da 100 attivi (indice di dipendenza). A Campagna Lupia si scende a 38, con una rilevante presenza di ragazzi non ancora quindicenni.
Nel 2001, il asso di occupazione (dal rapporto tra numero di occupati e la popolazione di età maggiore o uguale a 15 anni) nella PA è stato pari al 48,5%, valore superiore a quello dell'Area Periurbana di Mestre (47,3%) nonché a quello della provincia di Venezia (47,2%). E' nel comune di Campagna Lupia che l'indicatore risulta più elevato della media della PA (51,3%, contro il 47,9% di Mirano). Ciò è spiegato dalla maggiore quota di popolazione in età tra i 15 ed i 64 anni.
Particolarmente rilevante risulta essere la differenza tra i tassi di occupazione di femmine e maschi, a favore di questi ultimi, nell'intera PA, ma soprattutto nel comune di Campagna Lupia.
Il reddito procapite dei due comuni appartenenti alla PA è inferiore a quello registrato mediamente nell'intera provincia (23.500 euro - Un'altra fonte, Istituto Tagliacarne, attribuisce nel 2003 alla provincia di Venezia un valore aggiunto pro-capite pari a circa 24.300 euro). Il valore a Mirano (22.700 euro) risulta nettamente superiore a quello di Campagna Lupia (17.300 euro), confermandone il carattere maggiormente urbano.
Anche dal punto di vista dei flussi turistici, Mirano gode di alcuni benefici derivanti dalla vicinanza a Venezia e dalla sua capacità attrattiva. In questo è agevolata anche dalla presenza di risorse artistiche, architettoniche ed ambientali. Tra queste anche il sito protetto chiamato "Bosco del Parauro", che si aggiunge al sistema dei parchi e delle ville urbane presenti nella zona centrale del comune.
La presenza di luoghi di intrattenimento nella PA è piuttosto scarsa in entrambi i comuni. Per quanto riguarda il comune di Mirano, si tratta di un indicatore che diverge parzialmente da quelli osservati in precedenza, che ne hanno tutti sottolineato la tipica caratterizzazione urbana.


Struttura economica

Gli attivi residenti nei due comuni sono occupati in misura molto diversa nei tre macro-settori. A Campagna Lupia, quasi il 50% dei residenti lavora nel settore industriale. A Mirano oltre il 60% nel Terziario.


Area di progetto "Vie del gusto". Distribuzione degli occupati
per settore economico. Anno 2001

Settore Campagna Lupia Mirano Area di Progetto
"Vie del gusto"
Agricoltura, caccia e silvicoltura (*) 11,7 6,8 7,5
Industria 22,0 21,9 22,0
Costruzioni 27,4 8,0 10,6
Commercio 10,7 14,5 14,0
Alberghi e ristoranti 3,5 3,4 3,4
Trasporti e comunicazioni 7,1 1,7 2,4
Intermediaz. monetaria e finanz. 1,2 2,3 2,1
Attività immob., noleggio, informatica, ricerca, att. profes. e imprendit. 5,9 10,6 10,0
Pubblica Amm. e difesa; Assicurazione sociale obbligatoria1,7 1,4 1,5
Istruzione 6,0 9,6 9,1
Sanità e altri servizi sociali 1,0 15,5 13,6
Altri servizi pubbl., sociali e personali 1,7 4,3 3,9
Totale 100,0 100,0 100,0
Fonte: ISTAT Censimento Industria e Servizi 2001; ISTAT Censimento Agricoltura 2000
(*) Per il settore agricolo viene considerato il numero di Imprenditori Agricoli Professionali (IAP)


Tuttavia, dal punto di vista statistico, emerge la specializzazione agricola del comune di Campagna Lupia, con una quota di attivi (4,5%) superiore a quella di Mirano (2%) nonché rispetto all'intera provincia (3,5%). Per Mirano è confermata la specializzazione terziaria (cfr. Fondaco Profilo della Provincia - Cap. 5 Il sistema produttivo provinciale).
Le unità locali operanti nella PA hanno poco più di 11 mila addetti. L'87% a Mirano ed il 13% a Campagna Lupia. Tale percentuale che definisce l'importanza economica delle due entità, corrisponde all'incirca al peso demografico dei due comuni.
Questo rapporto viene confermato nei comparti dell'industria e in quello turistico. Quest'ultimo è dovuto, nel caso di Mirano ad una maggiore presenza alberghiera, per Campagna Lupia ad un peso relativo superiore per gli esercizi di ristorazione.
Emerge invece una netta differenziazione tra i due comuni con riferimento a Sanità, Servizi sociali e personali, Istruzione e Finanza (che a Mirano superano il 95% degli addetti della PA), nonché nell'Edilizia e trasporti (molto più rilevanti a Campagna Lupia).
In definitiva, Campagna Lupia appare un comune in transizione da un'economia prevalentemente agricola ad una maggiormente strutturata. Tale passaggio avviene attraverso l'edilizia e l'occupazione nella logistica e nei trasporti. Attualmente costituisce, inoltre, un bacino di offerta di manodopera per l'industria e i servizi presenti nell'area attorno al capoluogo.
Gli addetti alle unità locali industriali presenti in entrambi i comuni costituiscono una quota vicina ad un quarto degli addetti totali (23,5%).
Mirano ha comunque una dimensione economico-produttiva di tipo terziario. I comparti maggiormente presenti sono il commercio e la Sanità, entrambi con il 16% degli addetti totali. E' la presenza di importanti strutture sanitarie ed assistenziali, assieme a quella di quasi tutti gli indirizzi dell'istruzione secondaria superiore, che fanno di Mirano un attrattore per un'ampia area circostante.
Campagna Lupia rileva invece una decisa presenza di addetti al comparto delle Costruzioni (il 30% del totale degli addetti). Il comparto registra un'analoga quota di unità locali, con una dimensione media piuttosto elevata. Ciò conferma come si tratti di attività ben strutturata nella realtà produttiva comunale.
Anche l'agricoltura risulta importante in entrambi i comuni, pur manifestando dimensioni ed attitudini diversi nelle due aree.
A Mirano è presente un numero elevato di aziende agricole (1.056 unità). Tuttavia, gli occupati residenti nel comune che si dichiarano attivi nel settore sono solo 215. E' verosimile pertanto che una quota non trascurabile di persone svolga una mansione in agricoltura come attività secondaria, non rilevata statisticamente nel numero degli occupati. Sarebbe così spiegato sia l'elevato ammontare di giornate di lavoro in agricoltura registrato nel comune, sia il numero di persone considerate come manodopera agricola (3.348 unità, come da Censimento Agricoltura 2000).
Partendo da tali considerazioni, si è proceduto ad una stima, trasformando le giornate di lavoro in unità di lavoro standard in agricoltura (710 unità). Ciò al fine di una più corretta comparazione con gli altri settori produttivi.
Ad ulteriore conferma del consistente numero di addetti in agricoltura a Mirano, si sottolinea la diffusione di alcune coltivazioni "pregiate" (il radicchio, ad esempio), che può utilmente utilizzare anche personale part-time.
Ben diversa è invece la situazione nel comune di Campagna Lupia. Se il numero di aziende agricole risulta decisamente inferiore (298 unità), la quota percentuale di occupati sul totale dei settori (4,5%) è invece molto più significativa. Emerge dunque la specializzazione agricola (in senso statistico) di Campagna Lupia, rispetto sia a Mirano, sia all'intera provincia di Venezia.
La presenza di una quota elevata di occupati saltuari è indice di una integrazione con altri settori, in termini sia di reddito sia di autoconsumo delle famiglie. Tale connessione è favorita dalle opportunità di lavoro presenti in altri comparti produttivi, nell'area periurbana e da un'organizzazione del lavoro che consente ampie disponibilità temporali (ferie, orari a turno, part-time, lavori a domicilio), che permettono di dedicare un porzione di tempo anche a lavori agricoli. In alcuni casi, la specializzazione produttiva e la buona resa economica delle coltivazioni rendono l'agricoltura un'appetibile attività complementare.
Anche l'opportunità di costruire in area rurale ha favorito il mantenimento della residenza nel "podere" che costituiva la principale risorsa economica un tempo, ed attualmente un'utile integrazione del proprio reddito.
Nonostante si manifesti in modo diverso nei due comuni, l'integrazione tra i settori avviene sia dal punto di vista della formazione del reddito, che della produzione per l'autoconsumo.
Malgrado il carattere più urbano e la minore estensione territoriale complessiva, la quota di superficie agricola totale (SAT) è notevolmente superiore a Mirano (70%) rispetto a Campagna Lupia (50% circa), anche se in quest'ultimo caso il confronto avviene con la sola superficie emersa.


IndicatoreCampagna LupiaMirano
Numero di aziende agricole 298 1.056
SAT (km2) 15 32
SAU / superficie (%) 50 70
SAU (km2) 13 27
SAU / azienda agricola (ettari) 4,3 2,5
Fonte: ISTAT Censimento Agricoltura 2000


Pertanto, nonostante la quota di superficie agricola utilizzata (SAU) su quella a destinazione agricola sia superiore a Campagna Lupia, il comune di Mirano presenta una SAU doppia in valore assoluto (27 contro 13 km2).
Il comune di Mirano registra anche una quota significativa di area a destinazione agricola non utilizzata, per la presenza di aree verdi urbane e adibite a parco.
A fronte di una superficie doppia, Mirano ha più del triplo delle aziende agricole di Campagna Lupia. Ne deriva una superficie agricola utilizzata per azienda molto più piccola (2,5 contro 4,3 ettari). Il dato deriva da una sedimentazione storica della formazione delle aziende nell'area centrale veneziana in tempi più remoti e con modelli organizzativi più tradizionali di quelli dell'area fronte laguna sottoposti ad ampie bonifiche agrarie nei primi decenni del secolo trascorso. Quest'ultimo elemento ha determinato un consolidamento anche di aziende che dispongono di notevoli superfici.
Non sorprende, data questa struttura aziendale, una maggiore percentuale di SAU destinata a cereali a Campagna Lupia (64%) rispetto a Mirano, dove questa coltivazione non raggiunge neanche la metà della SAU. All'opposto, gli altri seminativi hanno una percentuale elevata a Mirano, pari a una volta e mezza quella di Campagna Lupia. Malgrado ciò, in entrambi i comuni sono presenti interessanti produzioni tipiche e specializzate (asparagi, vino, insalatine da taglio e radicchio).
Pur essendo calcolati su base campionaria, alcuni indicatori consentono di determinare la produttività agricola per unità di superficie utilizzata nonché per persona impiegata in agricoltura. Tra le diverse coltivazioni agricole, si registra sostanzialmente una redditività inferiore alla media regionale per quanto riguarda le produzioni cerealicole e gli altri seminativi, superiore per l'ortofloricoltura e l'allevamento di bovini da latte.
Il numero assoluto di incidenti in agricoltura è modesto e quasi uguale nei due comuni, nonostante Mirano presenti un numero di addetti triplo rispetto a Campagna Lupia.
Il comune di Campagna Lupia gode di una quota di fondi utilizzati per progetti di sviluppo rurale di oltre 1,1 milioni di euro (superiore al dato di Mirano, con 873 mila euro circa). Un ulteriore conferma dell'importanza del comparto in tale comune. Rapportato alla popolazione residente, l'indicatore assume per Campagna Lupia un valore particolarmente elevato.
In questo comune la quantità di rifiuti urbani annui pro-capite prodotti è inferiore a quella di Mirano. Ciò rappresenta un altro elemento della maggiore urbanità di quest'ultimo. Tra i due comuni della PA, è però Campagna Lupia a presentare un maggiore quota percentuale (sul totale dei rifiuti) di materiali raccolti in modo differenziato.


Indicatore Mirano Campagna LupiaProvincia di Venezia Regione Veneto
Produzione annua di rifiuti solidi urbani 2003 (t) 13.638,76 2.203,71 491.282
(22,9%)
2.136.221
Produzione annua pro-capite di rifiuti solidi urbani (Kg/pro-capite/anno) 521,55338,66 604
(129,33%)
467
Rifiuti da raccolta differenziata (t) 4.768,56 1.276,95 _ _
Rifiuti da raccolta differenziata / rifiuti totali (%) 35% 58% _ _
Fonte: ARPA Veneto (2003) and Osservatorio Nazionale sui Rifiuti (2003)


Per quanto riguarda lo stato ecologico-ambientale dei corsi d'acqua, gli indicatori (calcolati su campioni ARPAV) segnalano una qualità molto scadente sia per Mirano sia per Campagna Lupia. A causa del ridotto numero di stazioni di rilevamento sui due territori comunali, tale valutazione è però da considerarsi non rappresentativa del totale dei corsi d'acqua presenti, ma esclusivamente di quelli analizzati.
Rispetto alla media regionale, i comuni della PA consumano meno energia elettrica (Kwh/anno/pro-capite) in agricoltura e di più negli altri settori. Sostanzialmente in linea al dato regionale la quota per usi civili.


Fondaco Venezia - Cap. 16 Governet Project


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