Il cambio del clima economico

Tendenze reattive da Londra

a cura di I. Scaramuzzi

Il 10 novembre scorso, a seguito del Travel Market di Londra, Lauren Beth rende conto dei trend mondiali previsti per l'industria dei viaggi e turismo, all'apice del più grande scompiglio finanziario che si sia affrontato da lungo tempo. Euromonitor International fornisce una visione di come l'industria può, a dispetto della totale incertezza economica futura, catturare le nuove generazioni di turisti.

Caroline Bremner di Euromonitor International afferma: "ciò che si ascolta tra i giovani delle diverse regioni globali è il desiderio per la responsabilità ambientale, le relazioni sociali, una esperienza autentica di viaggio e pratiche industriali corrette. Nell'attuale cambio di clima economico le imprese che assumeranno questi comportamenti hanno la probabilità di sopravvivere meglio e più a lungo".

Il Rapporto Euromonitor focalizza i trend in 7 ambiti regionali:

  1. ASIA: gli europei si posizionano per una buona seconda vita. Dopo aver scelto l'Asia come destinazione di viaggio molti europei, favoriti dalle politiche di entrata dei Governi (visti), stanno valutando come conveniente "ritirarsi" (dopo la pensione) in Paesi dove soprattutto le cure mediche sono molto convenienti.
  2. LATINOAMERICA: andare lontano. Attualmente, i latino americani si affacciano sul mercato dei lunghi viaggi, in Europa e nel Pacifico asiatico, in base alla disponibilità di maggiori redditi e ad una promozione aggressiva. Il turismo come status symbol favorisce destinazioni nei Paesi considerati rappresentativi come Francia e UK. Stanti le differenze culturali, specialmente in Asia, questo richiede agenti di viaggio appropriatamente formati e TO adatti a far incontrare modi di vivere e viaggiare distanti.
  3. MEDIORIENTE: viaggi da espatrio. Si è verificato un incessante aumento di persone che dall'Europa e dall'Asia si sono spostate a vivere in Medio Oriente per motivi di lavoro. Si è così costruito un network di vacanze basato sulle relazioni degli immigrati con coloro che sono rimasti nella madrepatria, un turismo in forte crescita, legato al boom dell'economia mediorientale, guidata dal petrolio, dal settore immobiliare, dal turismo stesso e dalla finanza.
  4. REGNO UNITO: la nuova parola è free. Nel Regno Unito free (gratis) è la nuova parola magica: riguarda una drammatica innovazione nei modelli di pricing, del tipo name your own price (dichiara tu il tuo prezzo) e core free goods (beni sostanzialmente gratuiti). La cosiddetta generazione Y (18-26 anni) è un segmento di mercato strategico per questo pricing innovativo, si rivolge a sistemi sul web capaci di garantire risparmio e attraverso le reti sociali utilizza pratiche per lo scambio dei beni e dei servizi gratuiti, specialmente per viaggiare.
  5. EUROPA: reti di viaggio. L'ospitalità free è una delle componenti nella grande forza rappresentata da Travel 2.0 (il web), che si sta diffondendo in Europa attraverso forme innovative di viaggio, come il turismo di ospitalità (non più relegato ad amici&parenti F&R ma esteso, appunto, alle reti sviluppate in Internet) e lo scambio casa. Il web trasforma queste tendenze di nicchia, che hanno avuto un appeal limitato, in una corrente che potrebbe diventare trascinante.
  6. NORDAMERICA: viaggi filantropici. Una cospicua parte dei consumi, da parte del turista nordamericano, è oggi consapevole. Questi gruppi di viaggiatori cercano sempre di più, quando sono in vacanza, di "restituire" ciò che ricevono. Vi è un buon potenziale per il viaggio definito filantropico, la possibilità che prenda piede nel mercato americano dove il consumatore è propenso a scegliere operatori che sostengono le comunità locali: sia garantendo retribuzioni adeguate ai lavoratori sia donando parte dei propri profitti a fini sociali.
  7. AFRICA: turismo del fairtrade. Questa domanda per viaggi consapevoli nei confronti delle comunità ospitanti, può incrociare le vacanze dirette a fiere e mercati locali dei paesi Africani, anche sub-Sahariani, dei quali sia certificata l'autenticità. Viaggi con un marchio di garanzia, rivolti a queste attrazioni, possono diventare un forte veicolo di promozione per l'Africa, dentro il segmento più ampio dei viaggi etnici e tra i viaggiatori che si comportano con attenzione e interesse per l'ecologia, naturale e sociale.


    Questo testo è stato scaricato dal sito di Euromonitor e
    liberamente tradotto da Isabella Scaramuzzi per il COSES.
    For further information, or a press copy of the report, please contact:
    Sarah Green, Press and PR Executive, Euromonitor International
    Tel: +44 (0)20 7251 8024 Ex.3510 sarah.green@euromonitor.com



    Le 150 destinazioni del turismo urbano: Londra in testa

    Caroline Bremner, commentava l'11 ottobre 2007, un Rapporto di Euromonitor International, sulla graduatoria delle prime 150 città mondiali destinazione turistica: risultati inediti del primo studio teso ad approfondire, rispetto agli arrivi turistici1, quali siano le capitali di questo mercato e le più dinamiche a livello globale.

    Londra guida la classifica: la capitale dell'UK accoglie 15.6 milioni anno di visitatori internazionali (dato 2006), superando largamente Bangkok, Paris, Singapore e New York. Le 150 città globali coprono il 27% del turismo inbound (che ha origine all'estero) in termini di arrivi: sono la chiave della crescita industriale del turismo, raccogliendo i benefici del mercato aereo e degli investimenti in infrastrutture e in edifici, divenuti icone urbane.

    Dal Guggenheim di Bilbao alle Petronas Twin Towers di Kuala Lumpur, i rinnovati skylines di queste città attraggono milioni di turisti, con un boom dell'industria ospitale senza precedenti. Con l'emergere della Cina, il turismo urbano non potrà che volgere lo sguardo ad Est.

    Londra, ha registrato nel 2006 rispetto al 2005, un incremento dei visitatori del 13%. Bangkok (2), Paris (3) e Singapore (4) la seguono, con circa 10 milioni di turisti ciascuna. Hong Kong è quinta con 8 milioni, mentre il club dei 6 milioni include New York (6), Dubai (7) e Roma (8).

    Nel 2006, 27 città ricevono oltre 3 milioni di arrivi internazionali e 67 città più di 1 milione. Complessivamente le 150 città in graduatoria contano 237 milioni di turisti (27% dei flussi inbound mondiali). Nel 2006 le 150 città hanno accolto il 6% in più di visitatori rispetto al 2005.


    Top 150 City Destinations 2006

    City Ranking '000 tourist arrivals
    London 1 15,640
    Bangkok 2 10,350
    Paris 3 9,700
    Singapore 4 9,502
    Hong Kong 5 8,139
    New York City 6 6,219
    Dubai 7 6,120
    Rome 8 6,033
    Seoul 9 4,920
    Barcelona 10 4,695
    Dublin 11 4,469
    Bahrain 12 4,418
    Shanghai 13 4,315
    Toronto 14 4,160
    Kuala Lumpur 15 4,125
    Istanbul 16 3,994
    Madrid 17 3,921
    Amsterdam 18 3,901
    Mecca 19 3,800
    Prague 20 3,702
    Moscow 21 3,695
    Beijing 22 3,593
    Vienna 23 3,339
    Taipei 24 3,280
    St.Petersburg 25 3,200
    Cancun 26 3,074
    Macau 27 3,072
    Venice 28 2,927
    Warsaw 29 2,925
    Mexico 30 2,823
    Los Angeles 31 2,513
    Guangzhou 32 2,512
    Benidorm 33 2,457
    Berlin 34 2,309
    Rio De Janeiro 35 2,185
    Budapest 36 2,043
    San Francisco 37 1,993
    Orlando 38 1,993
    Miami 39 1,972
    Munich 40 1,925
    Shenzen 41 1,904
    Milan 42 1,902
    Sydney 43 1,852
    Oahu/Honolulu 44 1,733
    Cairo 45 1,720
    Florence 46 1,715
    Lisbon 47 1,715
    Las Vegas 48 1,647
    Hangzhou 49 1,562
    Marrakesh 50 1,500
    Tokyo 51 1,467
    Abu Dhabi 52 1,459
    Varadero 53 1,448
    Copenhagen 54 1,375
    Zurich 55 1,369
    Edinburgh (GB) 56 1,338
    Cape Town 57 1,323
    Zhuhai 58 1,318
    Suzhou 59 1,286
    Seville 60 1,234
    Nice 61 1,227
    São Paulo 62 1,095
    Washington DC 63 1,062
    Chicago 64 1,062
    Guilin 65 1,021
    Stockholm 66 1,003
    Tallinn 67 1,001
    Boston 68 997
    Krakow 69 992
    La Havana 70 953
    Salvador de Bahia 71 935
    Melbourne 72 923
    Manchester (GB) 73 912
    Salzburg (City) 74 874
    Tianjin 75 850
    Nanjing 76 843
    Helsinki 77 842
    Xi'an 78 801
    Qingdao 79 795
    Xiamen 80 792
    Birmingham (GB) 81 779
    Glasgow (GB) 82 741
    Hamburg 83 739
    Lyon 84 715
    Montreal 85 679
    Mumbai 86 672
    Dalian 87666
    San Diego 88 650
    Bruges 89 641
    Antwerp 90 636
    Liverpool (GB) 91 625
    New Delhi 92 612
    Valencia 93 611
    Kunming 94 607
    Granada 95 606
    Wuxi 96 594
    Chennai 97 588
    Geneva 98 577
    Agra 99 560
    Chongquing 100 544
    Innsbruck 101 536
    Oslo 102 522
    Chengdu 103 508
    Fortaleza 104 503
    Atlanta 105 477
    Houston 106 455
    Bratislava 107 455
    Oxford (GB) 108 449
    Foz do Iguacu 109 438
    Gothenburg 110 422
    San Jose 111 412
    Luxembourg City 112 406
    Bristol (GB) 113 403
    Buenos Aires 114 395
    Reykjavik 115 371
    Nürnberg 116 356
    Naples 117 356
    Buzios 118 355
    Cardiff (GB) 119 355
    Cambridge (GB) 120 348
    Seattle 121 325
    Newcastle-upon-Tyne 122 317
    Florianópolis 123 314
    Monaco 124 313
    Leeds 125 292
    Brighton/Hove 126 265
    Ghent 127 261
    York 128 253
    Inverness 129 252
    Heidelberg 130 245
    Bath 131 245
    Dijon 132 242
    Genova 133 239
    Dresden 134 227
    Reims 135 226
    Nottingham 136 219
    Graz 137 206
    Reading 138 202
    Goa 139 200
    Linz 140 199
    Bilbao 141 198
    Aberdeen 142 195
    Marseille 143 180
    Chester 144 173
    Jerusalem 145 165
    Saragossa 146 159
    Tarragona 147 154
    Malmö 148 131
    Bregenz 149 96
    Turku 150 87
    World Tourism Organisation, European Cities Tourism, National Statistics, National Tourist Boards, Local Tourism & Convention Bureaux, Trade Press (local and national newspapers, The Economist, Business Travel News), Euromonitor International Mainland China's cities exclude visits from Hong Kong and Macao (and vice versa), but include visitors from Taiwan



    EDIFCI ICONA
    Paris (3), New York (6), Roma (8), Prague (20) o Vienna (23) sono città che storicamente hanno attratto visitatori a milioni e continuano a farlo. Diversamente, ci colpisce la presenza, nella graduatoria, di destinazioni emergenti come Dubai (7), Shanghai (13) e Beijing (22): città che stanno ridisegnando i propri skylines e attrezzando i propri scali per accogliere visitatori. In Asia, si tratta di città come Kuala Lumpur (15), Taipei (24) o Shanghai (13). Nel Middle East, Dubai (7) è celebre per aver aperto l'hotel più alto del mondo, il Burj Al Arab Hotel, ma anche per aver creato tre enormi isole artificiali, opportunamente denominate The World, per dotare la città di hotel e residenze di extra lusso e centri per il tempo libero lungo 520km di spiagge. Abu Dhabi (52) sta per inaugurare sedi staccate del Louvre e del Guggenheim museum. Allo stesso modo, in Nordamerica sono stati progettati edifici icona in diverse città: Seattle la nuova Biblioteca di Rem Koolhaas; Milwaukee il Modern Art Museum di Santiago Calatrava, che è progettista anche dell'aeroporto del Wisconsin nuovo di zecca. Dappertutto nel mondo le città investono sui propri musei e sugli edifici icona per attrarre visitatori stranieri. Le architetture non solo testimoniano lo spirito dinamico della città, ma investire in edifici icona si è rivelato uno dei principali driver di visitatori negli ultimi anni.


    DALLA SPIAGGIA ALLA CITTÀ
    Una delle trasformazioni urbane più impressionanti, negli anni recenti, è quella spagnola. Il turismo diretto a questo Paese, identificato con le spiagge e ormai maturo o saturo, sta passando attraverso una intensa trasformazione ed un rilancio che ha portato la Spagna al secondo posto, dopo gli USA, nelle classifiche mondiali del 2001. I giochi Olimpici di Barcelona nel 1992 non hanno soltanto trasformato la città ma hanno segnato la traccia per molte altre destinazioni urbane spagnole (Sevilla, Zaragoza).
    La stessa città antica del capoluogo catalano è stata fortemente infrastrutturata e sviluppata in una metropoli completamente nuova, sull'onda olimpica, attraendo milioni di turisti che continuano ad animare le sue strade e i suoi quartieri.
    Il caso di Bilbao è esemplare di come un edificio icona (seguito da un cluster di edifici simili) abbia potuto inserire nelle mappe internazionali una città nota, in precedenza, solo per la sua industria pesante, attraendo migliaia di turisti da tutto il mondo.
    Valencia (93), con la sua City of Arts and Science e la nuovissima Opera House, entrambe di Santiago Calatrava, si aspetta di balzare molto in avanti nella graduatoria del 2007, dopo aver ospitato nell'estate del 2006 la 32nd American Cup. Zaragoza (146) ha appena ospitato il World Expo, che lascerà alla città edifici icona, tra cui un impressionante pavillion di Zaha Hadid.


    TURISMO URBANO: UN FATTO AEREO
    Gli aeroporti sono i cancelli delle città del ventunesimo secolo. Senza sviluppo delle linee e del sistema lowcost (LCCs), i turisti globali non avrebbero mai sognato di potersi permettere i cosiddetti city breaks e i weekend all'estero. Oggi questo tipo di vacanza è poco cara, veloce e di amplissima scelta. Mai si è avuta una offerta così accessibile ed attrattiva. I leader di LCCs in Europa continuano ad ampliare la loro lista di destinazioni anche in Nord Africa, come, Marrakesh (50), il cui numero di turisti internazionali è cresciuto oltre il 30% nel 2006.
    Il club delle capitali, come Paris, Madrid, Roma e Amsterdam, ora potrà includere centinaia di altre città come Trieste, Malmo o Grenoble: destinazioni che non entravano affatto nelle mappe degli Europei quando pianificavano le proprie vacanze.
    Le città europee contano per il 45% sugli arrivi delle 150. Tuttavia solo 5 città in Europa sono tra le prime 25 in termini di passaggi aerei. Questo contrasta con la presenza di 15 città nordamericane, sebbene solo New York sia nelle prime 25 città per visitatori. Questa discrepanza ci conferma che le destinazioni statunitensi rimangono essenzialmente un mercato domestico (non inbound). Questo scenario potrebbe cambiare attraverso gli accordi open skies tra EU e USA, (aprile 2007). La liberalizzazione del traffico intercontinentale potrebbe aumentare di 26 milioni i passeggeri attuali. L'attuale dibattito sull'emissione dei gas serra, tuttavia, potrebbe condizionare lo sviluppo del traffico aereo.


    Top 25 Cities by Number of Air Passengers

    City Ranking '000 Passengers
    London 1 1 127,747
    New York 2 2 106,486
    Tokyo 3 3 100,785
    Paris 4 4 85,349
    Atlanta 5 84,846
    Chicago 6 77,028
    Los Angeles 7 61,041
    Dallas 8 60,226
    Frankfurt 9 52,810
    Beijing 10 48,654
    Denver 11 47,325
    Las Vegas 12 46,193
    Amsterdam 13 46,065
    Madrid 14 45,501
    Hong Kong 15 43,857
    Bangkok 16 42,799
    Houston 17 42,550
    Phoenix 18 41,436
    Detroit 19 35,972
    Minneapolis 20 35,612
    Singapore 21 35,033
    Orlando 22 34,640
    San Francisco 23 33,574
    Miami 24 32,533
    Philadelphia 25 31,768
    Euromonitor International
    1) includes Heathrow, Stansted, Gatwick and City Airports, 2) includes JFK, La Gaurdia and Newark Airports, 3) includes Haneda and Narita's Airports, 4) includes Paris Charles De Gaulle-Roissy, Paris Orly and Paris Beauvais Airports


    IL TURISMO MICE: CONVEGNI, CONGRESSI, AFFARI, FIERE
    Anche se l'80% degli arrivi inbound nelle città sono turisti (leisure), i viaggi definiti come MICE (meetings, incentives, conventions and exhibitions) è sempre più importante, non solo in base alla spesa procapite di questi ospiti ma anche in termini di passaparola promozionale.
    Da Dubai (4) a Tallinn (64) o a Valencia (84), gli eventi internazionali di tipo imprenditoriale, commerciale e tematico hanno decisamente aiutato queste città a posizionarsi negli atlanti delle destinazioni turistiche globali. Gli investimenti in strutture per congressi, hotel e infrastrutture di trasporto non possono essere valutati soltanto in termini di MICE, ma fanno parte di una strategia turistica integrata.
    La globalizzazione dell'economia, lungi dal penalizzare i grandi nodi tradizionali della finanza, come Londra e New York, ha rafforzato la loro attrattività per visitatori e turisti, tanto da confermarle in cima alla classifica mondiale.
    Viceversa molti nuovi hub finanziari si sono affermati e sono entrati in classifica. Shanghai (13), Hong Kong (5), Singapore (4) e Dubai (7): secondo The Economist hanno affiancato Tokyo (51), Zurich (55) o Geneva (98), antiche piazzaforti di questo tipo di economia e di industria ospitale.


    Top 10 Cities by Number of Meetings 2006

    City Number of meetings
    Paris 1 363
    Vienna 2 316
    Singapore 3 298
    Brussels 4 179
    Geneva 5 169
    Helsinki 6 140
    Barcelona 7 139
    London 8 118
    Amsterdam 9 117
    New York 10 93
    Euromonitor International, ICCA


    Caroline Bremner termina il proprio intervento, sul Rapporto di Euromonitor, con due paragrafi dedicati ai futuri Giochi di Londra (2012) e alle città emergenti della Cina. Shanghai (13) e Beijing (22), scrive, risulteranno verosimilmente in buona posizione, entrambe, nella graduatoria 2008, grazie all'effetto Olimpico. Tuttavia, sul lungo periodo, il maggior impatto turistico cinese non sarà sull'offerta di destinazioni ma sulla domanda di turismo urbano. Capitali asiatiche come Bangkok, Singapore e Seoul, come molte città della stessa Cina, beneficeranno del potere di acquisto in crescita per la cosiddetta middle class (milioni di persone). Il turismo urbano del futuro guarderà sempre di più ad Est. E forse, aggiungiamo noi, sarà maggiore questo impatto della paventata invasione cinese nelle capitali europee.


    Traduzione e sintesi di I. Scaramuzzi, Direttore COSES, novembre 2008


    Note

    1 Si avverte il lettore, soprattutto per confronti con i dati su Venezia, che si tratta di soli visitatori ufficiali, registrati dalle statistiche di ciascun Paese. Mancano quindi gli escursionisti. Inoltre si parla di arrivi (persone) e non di pernottamenti (persone per i giorni di permanenza). Tuttavia, il confronto è corretto, dato che le città - come Londra o Parigi - hanno ovviamente anche una massa straordinaria di visitatori giornalieri (escursionisti), che non compare in queste statistiche. Infine, va notato, che le definizioni di turista internazionale e inbound dovrebbero escludere gli arrivi (nelle città) dei connazionali, ovvero per Venezia, gli arrivi italiani. Questa definizione è confortata, nella nota alla tabella della graduatoria, dalla precisazione relativa alle città Cinesi rispetto a Macao e Hong-Kong e dalle riflessioni condotte al paragrafo sul traffico aereo. Verosimilmente il dato veneziano è relativo agli arrivi internazionali in comune (inclusa la terraferma), diversamente da Salzburg per la quale è precisato che il dato riguarda solo la parte storica (city) Il classamento di Venezia è quindi sostanzialmente corretto.



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