Città e Società in trasformazione
a cura di Pierpaolo Favaretto
Che città è Mestre? Qual è la sua struttura economica e sociale? Chi sono i suoi residenti? Quale ruolo svolge Mestre all'interno della "Metropoli del Passante"? In altre parole: che città abitiamo? "Abitare Mestre: città e società in trasformazione" vuole rispondere a queste domande e si configura come un vero e proprio rapporto su Mestre. Il primo rapporto sulla città che la Fondazione Gianni Pellicani intende trasformare in un appuntamento annuale.
Un focus su scala urbana, cercando di decifrare la città che abitiamo tutti i giorni. Per rendere pił autentico lo sguardo su Mestre.
La sfida degli anni futuri è fare di Mestre il perno di quella Città Metropolitana che, al di là delle previsioni istituzionali, esiste già da tempo.
La centralità di Mestre è costruita anche dalla presenza attuale di polarità urbane definitesi sulla base della recente pianificazione ed attraverso l'iniziativa anche dei privati (area Terraglio e via Torino, ad esempio). In questi mesi la città è un cantiere a cielo aperto. Molti interventi attesi da tempo sono in fase di attuazione. In tutto è prevista una mole d'investimenti vicina ai 1.500 milioni di euro, che significherà realizzare circa 2 milioni di metri cubi. Tutta la città è interessata da un vasto ed intenso programma di riqualificazione.
Ma tra tanti progetti quali sono quelli che faranno la differenza? Quali sono in grado di trasformare la città, qualificandola perno del pił vasto "arcipelago"? La selezione dei luoghi-progetti fondamentali per una riqualificazione del ruolo di Mestre è anche una provocazione che proponiamo al dibattito.
La lista delle "mosse" prevede: il cuore di Mestre, Piazza (XXVII ottobre) Barche, Ex Umberto I, riqualificazione Stazione FS, Forte Marghera, Area AEV via Torino, Nuovo museo di Mestre, Sistema delle aree verdi, Area AEV del Terraglio, SFMR, Tram.
Il documento stato composto a cura del COSES.
Contributi di Stefania Bragato, Giuseppina Di Monte, Marina Dragotto, Pierpaolo Favaretto, Michele Lacchin, Cristiana Pedenzini, Federico della Puppa, Giovanni Santoro, Paolo Zabeo
Rapporto COSES n. 142.0, aprile 2009