Questa prima ossatura, come si vede nella figura 1, andava però arricchita da parametri che potessero in qualche modo esprimere il valore dato in un determinato giorno ad un determinato articolo, per permettere così di verificare i temi di maggior interesse in un particolare periodo. A questo fine si è cercato di analizzare l'articolo, a prescindere dal suo contenuto. Si è così arrivati a considerare variabili quali il numero di pagina dove compariva l'articolo, la sua dimensione, che poteva essere espressa dal numero di colonne, la presenza o meno di foto ed eventualmente, il loro numero.
Il successivo approfondimento sull'impaginazione dei quotidiani (in particolare del "Gazzettino di Venezia") ha permesso di identificare le pagine più rilevanti e la loro composizione e di riconoscere lo schema di priorità delle notizie.
Questo ha portato all'identificazione di due nuove variabili riguardanti il numero della prima pagina e l'eventuale seconda dove si presenta la notizia nonché la posizione occupata dall'articolo classificata in tre livelli (alta, media, bassa) come proposto nello schema di seguito riportato.
Inoltre, come affermato precedentemente, è stata assegnata una sola strategia ad ogni articolo rilevato. Questo ha permesso di elaborare i grafici, che segnano, dove si descrive la distribuzione delle strategie all'interno di ciascuna linea.
Nella Figura 3 si presenta un esempio di elaborazione, demandando al documento originale le riflessioni riguardanti i probabili risultati, bisogna comunque valutare che vista la scarsa numerosità di dati queste previsioni sono da ritenere come test dello strumento.
Altra variabile significativa assunta nelle elaborazioni test riguarda, come si è detto, gli attori.
Ogni record del database raccoglie il numero totale ed i nomi di tutti gli attori coinvolti nell'articolo: questo ha permesso di elaborare descrizioni sulla distribuzione degli attori per linea strategica, alcune statistiche descrittive per meglio vedere in che modo e con che quantità si distribuiscono gli attori relativamente alle linee strategiche e nella conclusione della prima fase elaborazioni è stata sperimentata una matrice linee strategiche - attori (Rapporto Scaramuzzi Paggiaro n.94/2004).
Questo rappresenta un primo tentativo di raggruppare in macro gruppi gli attori per poterli incrociare con le linee strategiche.
Dalle analisi precedentemente descritte è parso importante poter costruire matrici sugli attori presenti negli articoli, ma per realizzare questo fine è stato necessario definire dei macro gruppi di attori, dove, per esempio, nella voce Comune Venezia sono stati inseriti tutti i funzionari ed enti dipendenti dal Comune e Public Utilities comprende tutti gli enti e società che erogano servizi quali trasporti, reti tecnologiche, altri servizi sociali.
Grazie alla nuova classificazione e al conseguente ordinamento di dati è stato possibile elaborare la seguente matrice Attori-Linee Strategiche (Figura 4).
Ulteriori elaborazioni emergono dal trattare i dati di un singolo macro gruppo, per esempio prendiamo in considerazione il Comune di Venezia.
Una rappresentazione dei dati relativi ad un macrogruppo permette di vedere meglio verso quali linee vi sia una maggiore distribuzione di valori appartenenti al Comune; un ulteriore passo avanti verso la comprensione quali linee strategiche coinvolgano maggiormente gli attori.
Una seconda matrice test è stata costruita sui dati relativi ad una singola linea strategica, mettendo sia per riga che per colonna i macro gruppi di attori. Nella Figura 5 è stata scelta come linea strategica la città della cultura, ma questa operazione può essere fatta per tutte le altre linee e anche per le strategie.
Si tratta di una matrice simmetrica (i valori a sinistra e a destra della diagonale sono uguali) che rappresenta le relazioni tra gli attori nei dati raccolti. In sintesi questo strumento matriciale permette di evidenziare i macro gruppi di attori che sono più o meno relazionati con altri.
L'elaborazione è stata prodotta contando in quanti articoli, sempre relativi alla città della cultura, un attore compare assieme ad altri e riportandone i numeri nella matrice si ottiene questa rappresentazione che, per fare un esempio, evidenzia come siano spesso in relazione Comune Venezia e Stato Ministeri ma anche Comune Venezia e Fondazioni ed Enti Culturali (rosa scuro).
Contrariamente si può anche vedere come Fondazioni ed Enti Culturali non siano in rapporto con l'Unione Europea e Magistrato alle Acque.
Non ripeteremo la cautela estrema (consigliata ripetutamente da Zanardo) con cui vanno prese le elaborazioni illustrate nel Documento 547.1, in ragione del numero ridotto dei casi (articoli/record) fin qui introdotti nel database: se qualche centinaio di casi (oltre un migliaio per quanto riguarda gli attori) possono funzionare per un test dimostrativo, diventa rischioso approfondire le analisi su decine di casi o su poche unità (quali risultano per singole linee o politiche). È un vincolo alla significatività statistica che i tempi del nostro test non ci hanno consentito di superare.
Giova, invece, sottolineare che nella costruzione del database si è attribuito ciascun articolo ad una sola linea, mentre è evidente che più aspetti della città vengono trattati in un medesimo articolo (ad esempio logistica e acque, infrastrutture fisiche e inquinamento). Maggiore tempo a disposizione per costruire e implementare il database consentirà di rispettare questo carattere della Fonte che, per altro, è la filosofia del Piano stesso: la sinergia tra azioni, capaci non solo di migliorare l'apporto degli attori ma gli effetti sulle diverse aree di politica urbana (es. cultura e turismo; recupero ambientale e ricerca; logistica e nuove professioni).
La variabile attori coinvolti è sicuramente quella che meglio rappresenta il Piano Strategico: come illustrato da Paggiaro e Scaramuzzi, nel Rapporto COSES n. 94, gli attori costituiscono i cosiddetti stakeholder di una policy strategica ed anche l'arena a cui fare riferimento per la comunicazione relativa al Piano (attuazione, monitoraggio, valutazione).
Nello stesso Rapporto 94, si segnalavano il coinvolgimento degli attori e le loro relazioni reciproche come indicatori eccellenti del processo di Piano e della sua valutazione: l'esperimento condotto sulla Fonte Stampa quotidiana, da Zanardo, risponde pienamente a queste assunzioni e mette a disposizione informazioni mirate, originali e difficilmente reperibili per altra via.
Va sottolineato anche che il lavoro di Zanardo è il primo tentativo di rispondere ad alcuni requisiti del sistema di monitoraggio, disegnato nel Rapporto 94:
La nostra matrice simmetrica (per certi versi, non essendo stato stabilito un anno 0 potremmo persino considerarla come descrittore ex ante, prima che il Piano produca alcun effetto reale) evidenzia poche aree di forte reciprocità tra fondazioni ed enti culturali con Comune e Stato (più deboli con Regione e associazioni e anche con l'Università), larghe aree di relazioni nulle, laddove piani strategici di città hanno focalizzato collaborazioni cruciali (es. Unindustria e UE).
La necessità di un Piano Strategico è ribadita assolutamente, proprio per animare questa area vuota e per sovvertire lo status quo: la matrice, in questo caso, non deve costituire un benchmarking, ma semmai una soglia minima da superare.