Forum Universale delle Culture - Barcelona 2004

Contributo esterno Dott.ssa Helena Cruz Gallach

 

Le Origini: L'idea e le motivazioni

L'idea del Forum Universale delle Culture - Barcellona 2004 nacque nel 1996 per iniziativa dell'allora sindaco, Pasqual Maragall, oggi presidente del governo regionale, la Generalitat de Catalunya.
L'idea era di creare un evento che rappresentasse per la cultura e la società civile ciò che i Giochi Olimpici hanno rappresentato lo sport e la tecnologia per e le Esposizioni Universali mentre si terminavano le trasformazioni urbanisitiche del fronte marittimo iniziate con le Olimpiadi del 1992.
Barcellona ha sempre creduto nella necessità di creare eventi speciali per realizzare grandi progetti, poiché arrichire la città di infrastrutture in assenza di un evento avrebbe rapresentato un processo molto più lento e complesso.
Per questo motivo il sindaco cercò il sostegno delle diverse amministrazioni e nel 1997 ottenne l'appoggio comunale, della Generalitat, del governo statale e dell'UNESCO per realizzare un evento di 141 giorni disegnato per riflettere sui principali conflitti culturali e sociali che il mondo si trova ad affrontare nel XXI secolo a partire da tre assi tematici:

Il Forum delle Culture è comunque un evento che si inserisce in una più larga politica della cultura. Barcellona vuole diventare una città post-industriale dedicata alla cultura creativa. Di conseguenza, parallelamente alla creazione del Forum, comincia a sviluppare nel quartiere Poblenou il progetto 22@1 .
Tra i cambiamenti auspicati si possono distinguere: la creazione di un cluster per stimolare l'agglomerazione di aziende dedicate alla creatività, per poi produrre innovazione; il riconoscimento internazionale come città di creatori; il rafforzamento della leadership nella produzione culturale; il miglioramento della posizione nazionale dell'audiovisuale e della produzione cinematografica e infine il divenire capitale del settore pubblicitario e multimedia.
In conclusione, Barcellona vuole diventare una città della cultura nel 2010.

Gli Attori: Organizzatori ed investitori

Gli organizzatori di questo evento, iniziato il 9 maggio 2004 la cui fine è prevista per il 26 settembre 2004, sono le tre amministrazioni pubbliche (locale, regionale e statale) e l'UNESCO. Per poterlo organizzare è stata creata nel 1999 la Spa del Forum. Gli organi di governo della società sono costituiti in parti uguali da rappresentanti delle tre amministrazioni e sono presiditi per il sindaco, Joan Clos.
Per tutto il periodo di creazione dell'evento, sin dal 1996, le tre amministrazioni hanno avuto colori politici differenti. Occorre far notare che al momento dell'inaugurazione lo stesso partito politico governava i tre livelli amministrativi.
Recentemente è stata creata la Fondazione Forum 2004 presso la quale si decideranno le prossime sedi della manifestazione. Ha due livelli di rapresentazione. Il primo è formato da responsabili delle tre amminstrazioni, l'Unesco, l'organizzazione Habitat ed il programma delle Nazione Unite "Obiettivi del Millennio". L'altro livello ha la rappresentanzza dell'organizzazione Città e Governi Locali Uniti (con sede a Barcellona) e delle città che organizzerano il Forum nel futuro.
Monterrey (Messico), Fukuoka (Giappone) o Durban (Sud Africa) si sono presentate come possibili candidate per la prossima edizione e sembra essere Monterrey la grande aspirante a succedere a Barcellona nel 2007.
Per quanto riguarda i finanziatori privati sono stati coinvolti 6 soci, 15 sponsor ed 8 media sponsor tra le più importanti aziende catalane e spagnole di diversi settori (Iberia, Nestlé, Coca-cola, Telefonica, La Caixa, etc.).

Le Risorse: I finanziamenti

Il budget complessivo del Forum Universale delle Culture ammonta a 3.242 milioni di euro. Sono stati destinati 2.900 milioni alle opere infrastrutturali dell'Area del Forum, mentre per l'organizzazione e l'evento in sé la cifra è stata di 342 milioni.
Dei fondi assegnati per le opere, 1.668 milioni provengono dal settore privato, 1.232 dal settore pubblico e dall'Università di Barcellona. I finanziamenti provenienti dai fondi dell'Unione Europea sono i 140 milioni stanziati attraverso governo statale.
Per quel che riguarda il budget organizzativo, sponsor e soci contribuiscono con 83 milioni, mentre ogni amministrazione pubblica ne fornisce 65 milioni. La stima di vendita di biglietti e altre risorse che lo stesso Forum produrrà si aggira sui 64 milioni. La previsione è di 3 milioni di biglietti venduti corrispondenti a 5 milioni di visitatori2.

L'evento: Quattro mesi di manifestazioni

Il Forum delle Culture è un evento che vuole coinvolgere tutti gli attori metropolitani del settore culturale, come primo passo per conoscersi meglio e poi poter sviluppare sinergie in futuro e rendere Barcellona città di punta nel settore culturale.
Tutti gli eventi del Forum sono basati sui già citati assi tematici. Gli eventi che si svilupperanno nella città si possono suddividere tra quelli interni all'Area del Forum e quelli diffusi nel tessuto urbano. La grande differenza è che mentre gli eventi interni sono stati creati in funzione del Forum, quelli sparsi si tengono normalmente ogni anno in città, nell'area metropolitana o comunque in Catalogna.
Nell'Area del Forum ci sono cinque mostre permanenti; spettacoli di danza, musica, teatro, opera, circo, sport tradizionali, etc.; mostre di alimentazione, giochi, negozi ed il Campus della Pace che consiste in un campeggio che ospiterà 1.200 bambini provenienti da 16 paesi in situazioni di guerra.
L'evento più importante che avrà luogo nell'Area del Forum è chiamato 'Dialoghi'. Quarantasette tavole rotonde su undici blocchi tematici tra i quali spiccano: diversità culturale e media; scienza, conoscenze e sviluppo sostenibile; libertà, sicurezza e pace; globalizzazione e sviluppo; il ruolo dell'educazione e la cultura nello sviluppo; la città, luogo di convivenza.
Per quel che riguarda il Forum e la città sono state ideati eventi di strada; 19 mostre; 450 concerti; spettacoli di teatro, danza e opera.

Lo Sviluppo Urbanistico: Una nuova città

Urbanisticamente Barcellona prima delle Olimpiadi del 1992 "voltava le spalle" al mare. La città era chiusa in se stessa, ed ignorava tutto il fronte marittimo. Gli sviluppi urbanistici realizzati per i Giochi Olimpici hanno permesso di aprire la città costruendo grandi infrastrutture, soprattutto sportive e turistiche, ma è stato anche importante l'allargamento del porto e la creazione di nuovi quartieri residenziali come la Villa Olimpica.
Questi interventi hanno avuto luogo nella parte costiera centrale del municipio. Il Forum permette di concludere questa operazione di apertura della città allungando gli interventi dalla Villa Olimpica verso la parte orientale del municipio fino al limite con il contiguo comune di Sant Adrià del Besòs, che partecipa al Forum poiché parte dell'Area del Forum appartiene a questo comune.
Quindi, lo sviluppo della parte Sud-Est di Barcellona ha anche significato un miglioramento dell'accessibilità della città, rispetto alla sua area metropolitana. Si è reintrodotto il tram per collegare Barcellona con i comuni limitrofi.

La Zona del Forum è un'area di 50 ettari con capacità di 45.000 persone. è composta da:

Per seguire gli argomenti sulla sostenibilità ambientale, si è scommesso sull'integrazione nello spazio urbano di una centrale termica, un centro di trattamento di rifiuti e un depuratore. La piazza dell'Area del Forum è stata creata sopra il depuratore delle acque, che è stato coperto. L'inceneritore è stato convertito in una centrale che crea energia per riscaldamenti e refrigerazioni, rifornendo l'Area del Forum ed i quartieri confinanti.
Si è resa dunque compatibile la presenza di queste strutture con la creazione di un nuovo spazio pubblico.

Per quel che riguarda gli sviluppi urbanistici esterni all'Area del Forum, sono stati realizzati diversi progetti: il rinnovo del quartiere Poblenou, la creazione del distretto tecnologico 22@, Diagonal Mar, etc. La riforma del fronte marittimo di Barcellona non è però ancora finita.
La trasformazione del quartiere Poblenou si sta realizzando attraverso ventisette piani di ristrutturazione urbana. Nei primi cinque anni è stata gestita la trasformazione urbanistica e posteriormente è cominciato il processo di captazione di grandi operatori.
La volontà è di attirare l'insediamento di altri progetti basati sulla ricerca e sull'uso delle tecnologie della comunicazione. Sessanta compagnie hanno già deciso di insediarsi nel ristrutturato Poblenou. Oggi si vuole attrarre grandi aziende da collocare in punti strategici del distretto per poi convertirle in motore di sviluppo del quartiere.
Il Campus Audiovisuale, il gioiello del 22@, è un complesso dedicato a formazione, ricerca e produzione audiovisuale che accoglierà le facoltà di scienze delle comunicazioni e media legate alle imprese del settore. E' composto da cinque edifici con una superficie di 60 mila m2. La collaborazione tra settori publico e privato nel finanzamento e il futuro uso condiviso dello spazio costituirà un polo di attrazione per le aziende audiovisuali di ambito nazionale ed internazionale.
Diagonal Mar è un complesso residenziale insediato alla fine dell'asse più importante di Barcellona, la Diagonal, che attraversa l'intera città. E' ubicato molto vicino al quartiere La Mina, uno dei più depressi e conflittuali della città, con lo scopo di cambiare l'immagine della zona.

Quando si è pianificato di convocare l'evento internazionale erano stati previsti anche lo spostamento dello zoo marino, la creazione di un albergo e di un centro geriatrico. Questi progetti non sono stati ancora realizzati.
Al di là di completare il fronte litorale della città, l'obiettivo di accelerare la costruzione di grandi infrastrutture era molto importante. In concreto, per il 2004 si era previsto l'arrivo dell'alta velocità e la creazione della stazione La Sagrera3 , così come la costruzione della terza pista dell'aeroporto. Mentre la terza pista sarà terminata il prossimo anno, per l'alta velocità si dovrà aspettare fino al 2007.

I Movimenti Contrari: Le reazioni dei cittadini

A Barcellona si è sentito parlare del Forum Universale delle Culture sin dal 1998. Sono stati otto anni di pubblicità di un iniziativa che costituisce un'autentica novità, e dallo stesso giorno in cui fu annunciato ci sono state grandi difficoltà per definirlo e quindi per comprenderlo. Fu illustrato come "spazio di incontro e dibattito", però questa definizione si scontrava con la velocità dei piani urbanistici del progetto. Non è stato fino agli ultimi mesi prima dell'inaugurazione, quando il programma dell'evento e degli spettacoli è stato reso pubblico, che si è cominciato a sapere in cosa sarebbe consistito questo evento che doveva "avvicinare il mondo".
È stata creata l'Assemblea delle Resistenze al Forum, formata da diverse associazioni della città, inclusa la Federazione di associazioni di vicini di Barcellona4. L'Assemblea dichiara che esiste una grande contraddizione tra i valori che danno contenuto al festival e gli interessi dei soci e degli sponsor.
Paralellamente, l'Assemblea denuncia la poca chiarezza degli interessi in virtù dei quali è stato creato il Forum, poiché gli obiettivi di sviluppo urbano sembrano essere troppo forti rispetto al contenuto culturale reale dell'evento ed al suo impatto sociale; così come il basso investimento nel quartiere confinante de La Mina e le forti ripercussioni nel settore immobiliario. Dichiara che l'apparato propagandistico vende Barcellona come città moderna mentre si mascherano certe carenze fisiologiche e sociali e denunciano che non si è permesso una grande partecipazione delle associazioni cittadine all'incontro, provocando una frattura tra il tessuto sociale della città ed il progetto. In definitiva, dall'Assemblea emerge che Barcellona vive un collossale processo di trasformazione urbanistica che come altre volte sembra che richieda un gran evento che la legitima simbolicamente.

Un Primo Bilancio: Le aspettative ed i primi risultati

Nel primo mese di apertura sono stati venduti 1 milione di biglietti, che rapresentano 1,9 milioni di visitatori poché ci sono diversi tipi di biglietti (giornalieri, tre giorni e abbonamento completo).
Per coprire il budget è necessario vendere ancora 2 milioni di biglietti e arrivare ai 5 milioni di visitatori. L'88% dei 341 milioni d'euro del budget dell'evento sono già coperti. Manca coprire il 12% restante con i due milioni di biglietti mancanti.
Il massimo di visitatori è stato durante prima settimana di giugno5 con una somma complessiva di 130.000 visitatori. Si deve fare nottare che 50.000 erano scolastici, ai quali i biglietti sono stati regalati. Complessivamente, le visite si sono mantenute durante le prime 6 settimane un 8% sotto le sperate.
Dopo sei settimane di apertura, il Consiglio di amministrazione ha aperto un nuovo periodo con cambiamenti e misure per incentivare la participazione appostando per la qualità. Per stimolare l'affluenza l'organizzazione ha cambiato la politica di vendita dei biglietti e ha creato un biglietto notturno.
Si pensa anche a creare nuovi dibatiti su temi attuali come l'Iraq o l'Oriente Prossimo, temi attuali che potranno attirare l'attenzione dei visitatori. Un'altra azione portata a termine è la creazione dei riassunti dei "Dialoghi" resi pubblici via Internet in modo di dare a conoscere il Forum.
Tutto quanto per fare un evento più popolare che dia accesso critico alle diverse visioni del mondo e quindi dare alla città il titolo di capitale mondiale del dialogo che desidera avere.


Note:
1. Nelle classificazioni urbanistiche spagnole il 22 indica il suolo con destinazione d'uso industriale; il piano per rinnovare questo quartiere viene chiamato 22@ per rendere l'idea di un quartiere con presenza di nuove tecnologie.
2. Fonte dati: El Periodico, El País, La Vanguardia, Avui ed El Punt.
3. La stazione La Sagrera sarà la stazione dedicata all'alta velocità e sarà ubicata nella parte sud-orientale della città, vicino al quartiere del Poblenou, e quindi dell'Area del Forum.
4. In Spagna i cittadini sono associati volontariamente in diverse associazioni secondo le diverse aree della città. Hanno un ruolo rilevante nella difesa dei diritti dei cittadini.
5. I dati sono quelli che durante il primo mese e mezzo del Forum (fino il 25 giugno 2004) sono stati resi pubblici nella stampa.


Fonte

Per gentile concessione dell'autrice il sito del COSES ospita l'intervento al Forum per la Cultura a Mestre della Dott.ssa Helena Cruz Gallach, Ricercatrice Universitat Autònoma Barcelona (stagista al Piano Strategico di Venezia), Candiani 9-10 giugno 2004.

 

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