Dimensione urbana e dinamiche residenziali di italiani ed immigrati

Cosa indaghiamo

Questa sintesi è dedicata ad alcune prime verifiche sulle dinamiche residenziali degli italiani e degli immigrati nella provincia di Venezia. Il periodo analizzato è il decennio 1991-2001.
L'analisi è condotta per i comuni della provincia e per loro aggregazioni scegliendo in questo ultimo caso la griglia territoriale dei Centri per l'impiego (Cpi). Le aree geografiche scelte, seppure abbiano perso il loro originario significato di bacini di autocontenimento della domanda e dell'offerta di lavoro (stabiliti con i dati censuari del 1981), hanno il vantaggio di comprendere l'intero territorio provinciale e di essere contenute entro i confini provinciali.
Nelle verifiche effettuate all'interno dei Centri per l'impiego, si è distinta la località di dimensione demografica maggiore dagli altri comuni per capire se tra la località centrale e la "periferia" si verificano dinamiche residenziali diverse.

Diamo i numeri

Nel decennio 1991-2001 la popolazione in provincia è diminuita di circa 10.500 residenti (da 820.052 a 809.586) quale esito di un calo della popolazione italiana di circa 22.800 (da 817.246 a 794.410) e di un aumento della componete immigrata di circa 12.300 (da 2.806 a 15.176).
La mappa sotto riportata evidenzia che il calo della popolazione italiana riguarda 16 comuni della provincia e tra questi 5 sono rappresentati dai comuni con oltre 22.000 residenti: Spinea, Portogruaro, Mira, Chioggia, Venezia) con l'eccezione di Jesolo, San Donà di Piave e Mirano che registrano invece un incremento. Il comune che perde più popolazione autoctona è Venezia con un calo dell'11% corrispondente a 32.000 residenti. Nel decennio il comune capoluogo ha visto crescere la componente immigrata di circa 4.400 unità che ha solo di poco attenuato la caduta demografica degli italiani. Il rilevante calo della popolazione è comunque un dato registrato in tutti i comuni italiani di grandi dimensioni e non una specificità del comune capoluogo.
Gli immigrati, pur essendo distribuiti in tutto il territorio, sono più concentrati nei comuni al di sopra dei 22.000 residenti e in 8 comuni (Jesolo, Spinea, Portogruaro, Mirano, Mira, San Donà di Piave, Chioggia, Venezia) è residente il 60% della popolazione immigrata.
In sintesi, gli italiani calano soprattutto nei comuni più grandi e la discesa è attenuata dalla maggior presenza degli stranieri in quei comuni.


Provincia di Venezia - Numero di stranieri residenti al 2001
e variazione della popolazione italiana residente

Fonte: Istat, Censimenti generali della popolazione e delle abitazioni, 1991-2001
Elaborazione: COSES, 2005


Da un'analisi per Centri per l'impiego, ordinati per dimensione demografica della popolazione totale, si osserva che la popolazione italiana è cresciuta nelle aree di medie dimensioni (dolese, sandonatese e miranese) mentre cala in quelle più piccole (area sud e portogruarese) e in quella più grande che comprende il comune di Venezia. La componente immigrata aumenta in ogni area con percentuali di crescita meno sostenute nell'area veneziana dove comunque la presenza immigrata era già di circa 1.400 unità nel 1991.


Cpi - Variazione % di popolazione nel decennio 1991-2001
(Cpi in ordine crescente di popolazione)

Fonte: Istat, Censimenti generali della popolazione e delle abitazioni, 1991-2001
Elaborazione: COSES, 2005


Nelle località centrali delle aree rappresentate dai Centri per l'impiego la dinamica dei residenti italiani è positiva a San Donà di Piave e a Mirano (per Jesolo si registra una stabilità), ma non a Mira pur essendo quest'ultimo un comune di taglia non diversa da San Donà e appartenente ad un Centro (dolese) di grandezza di poco inferiore al sandonatese. Analogamente per gli stranieri residenti non si osserva una relazione chiara tra dimensione dei Centri e insediamenti nelle loro località centrali. È evidente quindi che le dinamiche residenziali non possono essere lette solo in base alla scala urbana anche se questa rappresenta spesso una chiave di lettura per rappresentare le trasformazioni dei sistemi territoriali. Vi è anche da aggiungere che la ridotta casistica qui considerata (6 casi) non è sufficiente per confermare o smentire schemi di riferimento teorico.


Località centrali dei Cpi - Variazione % di popolazione nel decennio 1991-2001
(Cpi in ordine crescente di popolazione)

Fonte: Istat, Censimenti generali della popolazione e delle abitazioni, 1991-2001
Elaborazione: COSES, 2005


Più significativi sono invece gli andamenti demografici nei comuni "periferici" dei bacini territoriali qui È evidente il trend di crescita della componente italiana nelle periferie dei Centri proporzionale alla crescita della loro dimensione. Gli immigrati, invece, aumentano nelle periferie con tassi di crescita che non si differenziano di molto (eccezione per la periferia del Centro di Chioggia) al variare alla dimensione dei Centri.


Altri comuni dei Cpi - Variazione % di popolazione nel decennio 1991-2001
(Cpi in ordine crescente di popolazione)

Fonte: Istat, Censimenti generali della popolazione e delle abitazioni, 1991-2001
Elaborazione: COSES, 2005


Almeno in parte sembrano confermarsi i risultati di nostre precedenti analisi condotte su scala regionale (S. Bragato e R. Canu, 2003, "Le dinamiche residenziali di italiani e immigrati nel Veneto. Un confronto attraverso i sistemi locali del lavoro", in G. Sciortino e A. Colombo, a cura di, Stranieri in Italia. Un'immigrazione normale, il Mulino). Come abbiamo cercato di argomentare, leggere i risultati delle dinamiche residenziali senza distinguere le due componenti non consente di mettere in risalto comportamenti localizzativi differenti. La popolazione italiana sembra preferire le periferie dei bacini territoriali di dimensioni più grandi piuttosto che le località centrali delle aree territoriali agli estremi (più piccole e più grandi). Per la componente immigrata, invece, non sono sempre chiari i segnali di una relazione con la dimensione dell'area urbana considerata. Ciò dipende anche da una storia dell'immigrazione piuttosto recente rispetto non solo ad altri paesi ma anche nei confronti di altre province venete. In termini di incidenza degli stranieri sulla popolazione totale sono le "periferie" dei Centri a registrare il valore più alto (2,1% contro 1,7%), ma in termini di concentrazione sono i comuni di dimensioni maggiori ad ospitare le nuove comunità.


Minori stranieri
non accompagnati


Autori

La sintesi è stata curata da Silvia Aliprandi e Stefania Bragato, 21/04/2005.


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