un residente su 2 percorre le strade della provincia tutti i giorni
Luogo di residenza | Movimenti x studio | Movimenti x lavoro | Movimenti totali | Popolazione residente |
Comune di Venezia | 36.692 | 89.260 | 125.952 | 271.073 |
Altri comuni della provincia | 84.517 | 189.138 | 273.655 | 538.513 |
Totale provincia di Venezia | 121.209 | 278.398 | 399.607 | 809.586 |
Veneto | 729.988 | 1.622.523 | 2.352.511 | 4.527.694 |
Italia | 9.697.404 | 17.066.957 | 26.764.361 | 56.995.744 |
Complessivamente, la provincia di Venezia ha una quota di popolazione residente che si sposta (49,4%) inferiore a quella totale regionale (52%); non raggiunge il dato Veneto neppure scorporando il capoluogo il quale, con un 46,5% si allinea maggiormente al dato nazionale, non tanto nelle sue componenti (Venezia ha infatti un minor numero di movimenti per studio e maggiore per lavoro) quanto nella totalità dei movimenti (la media italiana è 47%).
La struttura per età della popolazione concorre in modo rilevante a determinare il numero di residenti che si spostano quotidianamente: le punte più elevate di pendolari si registrano infatti a Marcon e Santa Maria di Sala (rispettivamente il 56,9% e il 56,5% dei residenti), i due comuni più "giovani" della provincia (gli over 65 sono solo il 12-13%).
Anche la struttura produttiva del comune si intreccia con i movimenti sistematici: molti dei comuni ad economia turistica (come Caorle, San Michele al Tagliamento, Jesolo, Eraclea) si ritrovano "fanalino di coda" per gli spostamenti (la percentuale di popolazione residente pendolare oscilla tra il 44% e il 46%), dal momento che ad ottobre, data in cui è stato effettuato il Censimento, la stagione balneare era già conclusa.
Il capoluogo, come molte altre grandi città, presenta un livello di contenimento particolarmente elevato: oltre 3 pendolari su 4 rimangono entro i confini comunali (86,2%). L'importante e capillare dotazione di strutture scolastiche, universitarie e formative in genere (Venezia polo scolastico) è confermata dai dati di pendolarismo per studio:
La destinazione delle persone che quotidianamente escono dal capoluogo (per studio e per lavoro) si concentra, per oltre la metà dei casi (51,6%), in cinque comuni: Padova in primis, seguita da Marcon, Mogliano Veneto, Treviso e Spinea. Nel contempo, i primi cinque comuni dai quali hanno origine i flussi in entrata nel capoluogo (il 35,2% del totale entrate) sono: Mira, Spinea, Martellago, Mogliano Veneto, Chioggia.
Chi direbbe, percorrendo quotidianamente le strade italiane e del Nord-Est in particolare, che il pendolarismo nell'ultimo decennio è diminuito? Eppure è quello che indicano i dati sugli spostamenti quotidiani per studio e lavoro: dal 1991 al 2001 il numero di persone che si reca giornalmente a scuola o sul posto di lavoro è diminuito a livello nazionale del 2,4% e, tra i residenti in provincia di Venezia, addirittura del 5%. Un calo che, stando alle prime evidenze, è attribuibile in gran parte al comune di Venezia. La diminuzione dei movimenti sistematici è solo limitatamente spiegata dalla diminuzione complessiva della popolazione residente e molto di più dalla diversa struttura per età (aumento di anziani ed evidente contrazione di giovani in età scolare).
Diminuisce la gente che vive e si sposta nella provincia, ma contemporaneamente cambiano le modalità degli spostamenti:
Queste sono solo alcune prime suggestioni. Per avere un quadro completo dovremmo affiancare questi dati (origine del pendolarismo) a quelli dei movimenti in entrata nei comuni (destinazione del pendolarismo), non ancora disponibili, fatte salve alcune indicazioni per il capoluogo. Attendiamo fiduciosi di poter approfondire al più presto questa "scottante" tematica, per delineare più chiaramente le interrelazioni tra territori così care a tutta la pianificazione urbana, del traffico e del servizio di trasporto pubblico locale.
A cura di Cristiana Pedenzini.