Piano Strategico della città di Venezia
Elaborazioni da una foto di Daniele Resini,
in Cantiere Venezia, Marsilio editori 2002
Che cos'è il Piano Strategico
Il Piano Strategico per la Città di Venezia predisposto dall'A.C. è:
- un piano di medio-lungo periodo, pensato per una città di 300mila abitanti, (con una popolazione quotidiana di circa 430.000 abitanti) il cui contesto di riferimento è un sistema metropolitano di 640mila abitanti (25 comuni);
- un piano che prefigura una complessa ed articolata strategia di sviluppo del sistema locale;
- uno strumento di intervento che punta a ridefinire i rapporti della città con l'ambito locale, con l'area regionale e con il resto del mondo;
- un documento i cui contenuti sono espressione di un confronto costante con i soggetti pubblici e privati del sistema locale;
- un documento che prefigura politiche di attuazione a breve, medio e lungo periodo, in relazione alle diverse componenti della popolazione quotidiana su cui si riversano gli effetti.
Il P.S. rappresenta un documento di programmazione degli interventi necessari per superare e invertire l'attuale modello di sviluppo, che si dimostra sempre più incapace di interpretare una realtà urbana complessa e articolata, quale quella veneziana, e che appare sempre più orientato verso scenari evolutivi di tipo "inerziale".
Con l'attuazione del P.S. si intendono promuovere processi di riqualificazione e di modernizzazione, per favorire un posizionamento più incisivo e più adeguato del sistema veneziano nel contesto economico, sociale e territoriale del Nord Est e dell'Europa.
La visione assunta dal P.S. è l'idea di città alla quale si vuole pervenire nel medio lungo periodo con l'attuazione del piano: VENEZIA CITTÀ METROPOLITANA - Qualità, Lavoro, Culture considera unitariamente le componenti strategiche del sistema locale. Essa delinea una città moderna, dinamica e competitiva, dotata di assetto istituzionale adeguato (Città metropolitana), riferita ad un quadro di coesione politica e amministrativa, di solidarietà sociale, di sostenibilità ambientale. Una città che ambisce ad essere parte qualificata e redditizia di un sistema complesso fortemente interrelato sia al contesto locale che ai contesti regionale e internazionale, capace di derivare dai suoi punti di forza (turismo, cultura …) e dalla soluzione dei suoi problemi (ambiente, salvaguardia …) nuove potenzialità di sviluppo.
Perchè un Piano Strategico per Venezia
Le analisi condotte sulle specificità del sistema locale veneziano hanno messo in evidenza come, nonostante la città rappresenti il cuore politico di una delle aree più interessanti e dinamiche, essa partecipa solo marginalmente al contesto socio - economico del Nord Est.
Le stesse analisi hanno consentito di individuare come punti di forza del sistema locale veneziano:
- l'articolazione della base economica (turismo, cultura, logistica, grande industria, pubblica amministrazione);
- la presenza di centri di eccellenza istituzionali, amministrativi e direzionali;
- la ricchezza e articolazione del sistema culturale e formativo (università, istituti di ricerca, fondazioni, teatri, musei);
- l'importante dotazione di nodi infrastrutturali (porto, aeroporto, interporto, snodi delle reti di trasporto su ferro e su gomma);
- la disponibilità di aree dimesse o sottoutilizzate di valenza strategica per avviare nuovi processi di sviluppo (Porto Marghera, Arsenale….);
- il patrimonio storico, artistico, architettonico, nonché il valore simbolico dell'immagine Venezia;
- l'ecosistema ambientale lagunare;
- la forza delle relazioni internazionali della città;
- l'attenzione posta alla creazione di un sistema plurale, sostenibile e solidale.
Alcune debolezze del sistema limitano però le possibilità di conseguire performances congiunturali valide quanto quelle di altre realtà urbane di pari rilevanza, e contribuiscono ad una progressiva perdita della sua capacità competitiva, sia economica che demografica:
- la struttura industriale dell'area, segnata dalla presenza di Porto Marghera, il cui sviluppo è condizionato dalla difficoltà di operare con criteri di sostenibilità;
- la presenza di attività economiche che usufruiscono di consistenti risorse pubbliche o godono di posizioni di rendita;
- la scarsa dinamicità dell'imprenditoria locale;
- la progressiva semplificazione delle funzioni della Venezia insulare, sempre più indirizzata verso la monocultura turistica;
- i vincoli che limitano l'accessibilità e la mobilità;
- la fragilità ambientale dell'ecosistema locale;
- la scarsa capacità del sistema veneziano di proiettarsi oltre l'ambito locale e di generare connessioni con gli altri sistemi locali del nord est.
Venezia, nonostante registri un progressivo miglioramento delle proprie condizioni economiche generali, non risulta capace di mantenere il ruolo economico, funzionale e politico di un tempo, in particolare in ambito regionale. La sua economia non appare capace di produrre valore e risorse sufficienti per mantenere e valorizzare le opportunità della città e per superare i limiti e i condizionamenti che frenano lo sviluppo locale.
In questo contesto, caratterizzato da una scarsa coesione tra le componenti del sistema locale veneziano e da una mancata condivisione di obiettivi comuni, la città consuma le sue risorse economiche, culturali e sociali. In assenza di interventi forti, capaci di contrastare l'attuale scenario evolutivo di tipo inerziale, la Venezia del futuro potrebbe essere caratterizzata da un centro antico sempre più turistico, con difficoltà di permanenza di altre funzioni urbane, da un polo industriale la cui valorizzazione continuerebbe ad essere condizionata da una molteplicità di fattori spesso governati da soggetti diversi, e da un ambito di terraferma povero di funzioni di eccellenza, sempre meno rapportato con la Venezia insulare e gregario di altre realtà urbane più forti quali Padova e Treviso.
Attraverso il P.S., quindi, si tenta di delineare nuove politiche di intervento che, a partire dagli obiettivi di riferimento dell'azione dell'Amministrazione comunale, considerino anche l'operato e le iniziative di soggetti pubblici e privati dell'area veneziana, entro un quadro unitario di partecipazione e di condivisione delle strategie proposte.
Il P.S. assume come riferimento il sistema infrastrutturale dell'area veneziana derivante dagli interventi che i diversi livelli di governo e i diversi gestori di rete stanno progettando o realizzando: passante di Mestre; Romea commerciale; Alta velocità; SFMR; opere complementari etc. Il piano considera inoltre gli scenari di intervento ipotizzati dall'Area Mobilità per la redazione del Piano urbano della Mobilità del comune di Venezia.
La struttura del Piano
Il progetto di P.S. prevede il conseguimento di obiettivi specifici attraverso lo sviluppo di linee strategiche e l'attuazione di politiche di intervento che contemplano una molteplicità di azioni singole.
Le linee strategiche rappresentano punti di forza del sistema veneziano, che rimandano a quei fattori competitivi e di sviluppo dell'area riconosciuti come elementi capaci di ordinare le strategie, le politiche e le azioni alle quali, nel medio lungo periodo, la città dovrà puntare per realizzare la vision proposta dal piano: VENEZIA CITTÀ METROPOLITANA - Qualità, Lavoro, Culture. A loro volta le linee strategiche si articolano in politiche di intervento e in azioni, progetti o programmi.
L'attuazione delle linee strategiche passa attraverso il "filtro" delle condizioni strutturali, che rappresentano le condizioni politiche di riferimento (alle quali rapportare la valutazione di ammissibilità e sostenibilità delle proposte di intervento formulate nelle linee strategiche) e fattori di sviluppo imprescindibili, necessari per proporre strategie e politiche per il miglioramento del sistema strutturale esistente.
Il piano individua come condizioni strutturali di riferimento l'insieme di strategie, politiche e azioni finalizzate a configurare Venezia come:
- città degli abitanti: plurale, solidale e sostenibile, per assicurare qualità sociale al sistema locale;
- città metropolitana, per governare i fenomeni socio-economici che insistono nel sistema locale e per renderlo più competitivo;
- assetti fisici e funzionali della città contemporanea: per favorire un'integrazione urbana e territoriale funzionale allo sviluppo del sistema Venezia.
Le condizioni strutturali, alle quali sono rapportate le linee strategiche proposte dal piano, sono a loro volta articolate in strategie proprie, in politiche di intervento e in azioni puntuali.
Sono sette le linee strategiche individuate dal piano di Venezia:
- città internazionale
- città della cultura
- città della acque
- città del turismo
- città della ricerca e innovazione
- città della mobilità: nodo di eccellenza della logistica
- città della produzione materiale
Le condizioni strutturali
Venezia città degli abitanti significa portare al centro dell'attenzione delle politiche il vivere urbano in tutti gli aspetti: sociali, ambientali, territoriali e culturali; significa dare priorità al riconoscimento del diritto di cittadinanza di tutti gli abitanti, sia di quelli stabili che delle nuove tipologie "a permanenza variabile". Per far ciò vanno sviluppate azioni di welfare urbano per incrementare la qualità della città e della vita urbana (garantire accessibilità e mobilità, il diritto al lavoro e istruzione, il diritto alla salute, potenziare le politiche alla residenza etc.), va incrementata la qualità ambientale e vanno costruite le condizioni per favorire partecipazione e pluralità.
Assetti fisici e funzionali della città contemporanea al fine di prevenire inefficienze, congestione nei trasporti e carenze negli standard urbanistici, che possono rendere l'area poco attrattiva per i residenti e per l'insediamento di attività economiche. Gli strumenti urbanistici vigenti nel territorio veneziano individuano un insieme di interventi necessari e definiscono un disegno complessivo che consente il progressivo adattamento al mutare delle politiche territoriali. È necessario: arricchire il sistema di funzioni finalizzate allo sviluppo economico, sociale e culturale della città; favorire la massima integrazione tra le diverse parti del territorio, agendo sul sistema della mobilità; migliorare la qualità urbana e territoriale ed equilibrare l'offerta di funzioni rare.
Venezia città metropolitana rappresenta la condizione indispensabile per considerare correttamente la dimensione dei fenomeni socio - economici che interessano il sistema territoriale veneziano, e per definire funzioni coerenti con tale dimensione sovracomunale. Risulta pertanto necessario: istituire la Città metropolitana come nuovo Ente di governo; rafforzare la dimensione metropolitana del sistema veneziano, avviando azioni per una gestione unitaria di servizi a scala sovracomunale e azioni per una maggiore competitività del sistema stesso; rafforzare la dimensione metropolitana dell'area centro veneta (PATREVE); completare la riforma degli assetti del Comune attraverso l'istituzione delle Municipalità al fine di realizzare una compiuta politica amministrativa, fondata sulla competenza e sulla sussidiarietà.
Le lineee strategiche e le politiche
- Venezia città internazionale
Venezia è una città aperta ad una molteplicità di relazioni con l'esterno: il P.S. propone di capitalizzare questa vocazione per rafforzare il ruolo politico di Venezia e per attrarre in città funzioni e professionalità legate ad attività internazionali e a settori economici innovativi. Le strategie necessarie per attuare questo obiettivo sono molteplici:
- rafforzare il ruolo politico di Venezia a livello europeo e mondiale verso le aree Euromediterranea, Balcanica e del far East;
- rendere Venezia soggetto protagonista tra le città europee per il rafforzamento delle autonomie locali;
- rendere Venezia luogo privilegiato di concentrazione di agenzie internazionali;
- aumentare la competitività del sistema locale nei confronti dei mercati esteri, puntando ad una internazionalizzazione del sistema produttivo locale, con particolare riguardo al segmento dell'economia immateriale.
- Venezia città della cultura
Il sistema culturale, che genera un'ampia gamma di effetti sull'ambiente urbano e che costituisce una delle componenti fondamentali delle funzioni urbane locali, può essere considerato come leva per lo sviluppo della città stessa, attraverso una integrazione con il mondo economico e della ricerca, e un approccio innovativo alla gestione della produzione culturale. Città della cultura, quindi, non solo in chiave di attrattore turistico, ma anche come valore aggiunto per gli abitanti dell'area metropolitana e per richiamare nuova popolazione fissa e temporanea. Le strategie da attuare sono orientate verso:
- la produzione di nuovi beni culturali e di nuove figure professionali, attraverso la creazione di "fondaci della cultura" per la creatività, comunicazione, creazione, e aumentando il sostegno logistico e le agevolazioni a Fondazioni Enti ed Istituzioni;
- la valorizzazione delle risorse esistenti, coordinando l'offerta, migliorando l'erogazione dei servizi e potenziando la rete di relazioni tra singoli settori e singole parti del territorio.
- Venezia città delle acque
L'acqua è uno dei fattori su cui si fonda la cultura e la storia dell'area metropolitana veneziana e ha spesso determinato le scelte localizzative e la cultura sociale ed economica del territorio veneziano. Occorre superare la percezione dell'acqua come fattore di disturbo, valorizzarla e riportarla al centro delle politiche di sviluppo del territorio, sia economiche sia funzionali sia culturali ed ambientali.
Le strategie individuate prevedono di:
- potenziare il valore aggiunto rappresentato dalla presenza dell'acqua al sistema economico e produttivo locale, valorizzando il potenziale delle attività produttive legate all'acqua, utilizzando le ricadute della ricerca e degli interventi per la salvaguardia, promuovendo la ricerca sulle tecnologie della navigazione lagunare per migliorare la rete della mobilità di merci e persone;
- rafforzare le relazioni culturali della città con l'acqua ricostruendo l'identità culturale legata all'acqua, partecipando a progetti internazionali legati al Mediterraneo, potenziando le relazioni internazionali e favorendo l'insediamento di organismi internazionali legati alla cultura dell'acqua.
- Venezia città del turismo
Il turismo è una invariante del sistema economico veneziano. Attraverso una reinterpretazione del sistema turistico, si punta ad intervenire nella catena della produzione turistica, agendo sul prodotto offerto, sulla domanda, e sulla filiera. Condizione necessaria per un approccio strategico per lo sviluppo e la sostenibilità del sistema turismo è la costruzione di un network orizzontale tra gli attori del sistema stesso. Le strategie proposte dal piano sono finalizzate a:
- promuovere qualità e sviluppo di attività correlate al turismo, considerando il settore turistico come fattore di sviluppo delle potenzialità della struttura turistica della città e agendo sui singoli segmenti turistici: turismo culturale, soggiorno studio universitari, turismo sportivo, congressi/convegni, entertainment, crocieristica, nautica, turismo balneare etc.;
- governare il sistema turismo passando attraverso la gestione dei flussi, la programmazione della qualità ricettiva, la creazione di network tra soggetti pubblici e privati, lo sviluppo di collegamenti e trasporti dedicati e l'attuazione dei terminal turistici.
Entrambi gli obiettivi devono rapportarsi agli impatti sulla quotidianità del sistema urbano veneziano.
- Venezia città della ricerca e dell'innovazione
Il territorio metropolitano veneziano presenta specificità ambientali e strutturali che costituiscono fattori di attrazione localizzativi ideali per ospitare iniziative e funzioni produttive legate alla ricerca e alla innovazione. Per creare un nuovo polo delle tecnologie avanzate vanno sostenute politiche mirate allo sviluppo e alla applicazione dei risultati della ricerca scientifica, alla formazione di imprenditorialità, al sostegno alle imprese innovative. È inoltre necessario il collegamento tra ricerca e finanza per attrarre la presenza di istituzioni e aziende che operano nell'ambito delle attività innovative. Le strategie proposte dal piano mirano a:
- affermare Venezia come area della ricerca e dell'innovazione coordinando gli attori operanti nei settori della ricerca e innovazione, derivando innovazione dagli interventi di salvaguardia, affermando l'area veneziana come nodo dello Spazio europeo della ricerca, innovando il sistema città attraverso nuove tecnologie;
- incentivare l'insediamento di nuove imprese ad alta tecnologia, garantendo le condizioni minime per il loro insediamento (spazi, risorse umane, collegamenti e reti, ambiente scientifico, servizi alle attività e alle persone) e creando connessioni tra ricerca e finanza.
- Venezia città della produzione materiale
Il territorio metropolitano di Venezia, vanta ancora un sistema produttivo "tradizionale" forte e molto articolato per struttura dimensionale delle unità produttive e per funzioni economiche presenti. La rilevanza d'interesse strategico deriva dal possedere: l'area industriale attrezzata più grande d'Europa, una dotazione infrastrutturale completa, conoscenze scientifiche e manageriali consolidate, una disponibilità di forza lavoro altamente qualificata, insieme a specializzazioni e funzioni produttive di eccellenza. Le politiche economiche ed urbanistiche da promuovere devono incentivare il mantenimento di una forte diversificazione dei settori attivi. Allo stesso tempo gli interventi di risanamento ambientale possono costituire un'opportunità di sviluppo per l'intera area veneziana. Sono strategie d'intervento individuate dal P.S.:
- la valorizzazione della funzione economica - destinata alla grande impresa nazionale e sopranazionale, per la logistica e per funzioni di eccellenza - di Porto Marghera, attivando politiche di gestione pro-attive, estese a scala metropolitana, che si avvalgano degli strumenti innovativi, dallo sportello unico al marketing urbano, coordinati entro una regia unitaria;
- il completamento e la valorizzazione del processo di risanamento ambientale;
- il rafforzamento della complessità e varietà del sistema economico veneziano, agendo sulle rispettive filiere produttive: ricerca, formazione, produzione materiale e immateriale, promozione del sistema.
- Venezia città della logistica
L'area metropolitana veneziana, per la sua posizione territoriale e per la sua dotazione di infrastrutture, è un nodo di eccellenza della rete logistica nazionale ed europea. Una sorta di Porta Europea, un'area nella quale la domanda e l'offerta di mobilità, di merci e di persone, hanno subìto nell'ultimo decennio un'esaltazione quantitativa dalla quale sono derivate occasioni di sviluppo del sistema, generando, al tempo stesso, gravi ed ormai strutturali deficit. Per consolidare al meglio gli evidenti vantaggi determinati dalla concentrazione di offerta infrastrutturale e risolvere la domanda di mobilità nell'area, è necessario considerare la necessità di passare ad una vera e propria Piattaforma Logistica, per la quale va sviluppato un sistema integrato, multimodale a forte innovazione gestionale, capace di incidere sui nodi logistici cruciali oggi in crisi o collassati (tangenziale, rete stradale minore, ferrovia, trasporto acqueo, etc). Le strategie proposte dal P.S. prevedono di:
- mettere a sistema i nodi esistenti in area veneziana e favorire la loro integrazione con le strutture di scala regionale e con le strutture e le politiche sopranazionali esistenti, potenziando le strutture esistenti e l'utilizzo del vettore ferroviario, nonché separando i flussi di merci e persone;
- rendere efficace ed efficiente la mobilità delle merci, integrando il sistema trasportistico attraverso l'integrazione delle reti e l'innovazione tecnologica dei trasporti;
- rendere la città accessibile e funzionale, agendo sulla logistica della città, aumentando la capacità di trasporto e attenuando i danni dell'inquinamento ambientale generato dalla mobilità.
Consultazione del lavoro
Il Piano Strategico è stato presentato in data 9 dicembre 2003, dal Sindaco Paolo Costa e dall'Assessore alla Pianificazione Strategica Roberto D'Agostino.
La sintesi per il sito del COSES è stata curata da Giuseppina di Monte, sulla base del Documento n. 2 del Piano Strategico per la Città di Venezia. Per ogni approfondimento rimandiamo al Sito del Piano Strategico del Comune.