Il porto: interrogativi ricorrenti


Il Porto - F.A.Q.

  1. Quali attività svolge il porto?
  2. Dove è collocato il porto?
  3. Quali merci movimenta?
  4. Quali sono stati gli interventi infrastrutturali realizzati?
  5. Quali sono i principali operatori del porto?
  6. Cosa sono le "autostrade del mare"?
  7. Porto: quale ruolo nel settore logistico?
  8. Attività del porto: e la bonifica?
  9. Quali sono i progetti futuri del porto?
  10. Quali sono le potenzialita' del porto di venezia?

1. Quali attività svolge il porto?torna al menu

Il Porto è storicamente ed economicamente connesso alla realtà economica veneziana. Garantisce infatti alla attività industriale dell'entroterra molteplici servizi e principalmente, lo sbarco/imbarco dei materiali e delle merci. Il Porto di Venezia è diviso in due zone: la Marittima e Porto Marghera. La prima zona, di circa 53 ettari e situata nel centro Storico della città, è dedicata al traffico passeggeri e comprende molteplici strutture e infrastrutture per l'accoglienza, lo sbarco e l'imbarco dei passeggeri.
A Porto Marghera invece, viene svolta l'attività commerciale riguardante il traffico merci. L'area in questione si trova nella parte nord di Porto Marghera tra il Canale Industriale Nord, i moli A e B e il Canale Industriale Ovest. La gestione dei flussi fisici delle merci è affidata dall'Autorità Portuale ad alcune imprese private terminaliste dotate di banchine, magazzini, gru, silos e altre strutture per stoccare, sbarcare, trasportare i materiali. Il compito dell'Autorità Portuale è quello di programmare, promuovere e controllare le attività commerciali ed industriali svolte.

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2. Dove è collocato il porto?torna al menu

Il Porto di Venezia è situato al vertice del Mar Adriatico, in una posizione geografica strategica al centro dei traffici tra Oriente ed Occidente. Fa parte del sistema nord adriatico assieme a Ravenna e Trieste. Si estende su una superficie complessiva di 2.045 ettari; ha 163 accosti operativi e circa 30 km di ormeggi. Il Porto è collegato alle regione del Nord Est Italia e a quelle centrali Europee. Dispone quindi di un sistema di infrastrutture di collegamento con il retroterra: autostradali, ferroviarie, aeroportuali. La sua specificità è poi quella di essere l'unico fra i principali porti su scala nazionale ad essere inserito nel sistema idroviario padano - veneto: si riesce a sfruttare il fiume per raggiungere i più importanti centri dell'interno quali Ferrara, Mantova e Cremona.

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3. Quali merci movimenta?torna al menu

Il Porto tratta tutti i tipi di traffico: contenitori, idrocarburi, cereali, rinfuse secche, rinfuse liquide, prodotti siderurgici, ecc. Grazie alle infrastrutture e ai servizi resi disponibili, lo scalo veneziano è riuscito a crescere anno dopo anno raggiungendo così il primato in Adriatico nel settore container. Nel 2005 il Porto ha movimentato complessivamente circa 29 milioni di tonnellate.
I tre settori principali sono:

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4. Quali sono stati gli interventi infrastrutturali realizzati? torna al menu

Il Porto di Venezia ha realizzato importanti e decisivi interventi per recuperare competitività e rafforzare la sua attività. Nel corso dell'ultimo decennio ha investito quasi trecento milioni di euro in opere e interventi di grande rilevanza, la realizzazione cioè di importanti infrastrutture che hanno contribuito allo sviluppo del porto:

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5. Quali sono i principali operatori del porto?torna al menu

Le imprese terminaliste che operano a Venezia sono:

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6. Cosa sono le "autostrade del mare"?torna al menu

Le "Autostrade del Mare" vengono definite come quelle azioni necessarie per sviluppare le linee marittime già esistenti o per realizzarne di nuove con l'obiettivo di usufruirne a fini commerciali e ridurre così il fenomeno del congestionamento stradale sempre più avanzato.
L'Autorità Portuale di Venezia è direttamente e concretamente impegnata a incentivare il traffico marittimo come alternativa al trasporto su strada nel contesto di un più ampio programma europeo definito dal Piano Generale dei Trasporti e della Logistica. Venezia è già presente in questo settore: sono attive numerose linee sia per collegamenti nazionali che internazionali e molte interessano il nostro porto. Dati 2005 confermano che Autostrade del Mare a Venezia è cresciuto del 34,5% rispetto al 2004. L'Autorità Portuale ha progettato interessanti linee di sviluppo per incentivare tale comparto: il nuovo terminal e piattaforma logistica a Fusina, sviluppo del retroporto e del porto.

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7. Porto: quale ruolo nel settore logistico?torna al menu

L'Autorità Portuale è direttamente impegnata nella promozione e nello sviluppo a Porto Marghera di attività logistiche, incentivando investimenti in questa vasta area dalla decennale vocazione industriale. La logistica può essere un settore fortemente strategico a Marghera poiché l'area ha una posizione favorevole, chilometri di banchine, molti ettari utilizzabili, professionalità nell'ambito portuale e trasportistico e in quello industriale e produttivo.
Oltre che investire e sviluppare l'attività portuale e retroportuale veneziana, è necessario anche cercare di fare sistema con la più complessa rete portuale e logistica dell'Alto Adriatico.
L'Alto Adriatico potrebbe rappresentare la naturale connessione del versante adriatico del Corridoio V e potrebbe garantire un incremento dei traffici provenienti dall'Europa Centrale ed Orientale attraverso il potenziamento dell'asse nord - sud dei Balcani che collega il centro Europa con Grecia e Turchia.
È necessario strutturarsi e prepararsi ad attrarre e gestire nuovi flussi competendo in tempi, attrezzature e prezzi con il Nord Europa, integrandosi quindi con la sua naturale predominanza. L'attività portuale inoltre è interrelata con quella di altre strutture logistiche che, seppur di dimensioni minori, possono contribuire allo sviluppo economico di Marghera.
Realtà importanti quali l'insieme dei terminalisti, l'Interporto di Venezia, le aziende del Consorzio Multimodale Darsena, la Transped e le imprese medio-piccole di trasporto e servizi alle merci oggi presenti a Porto Marghera devono essere valorizzate e incentivate perché in relazione e in collegamento con il Porto, risultano determinanti nell'obiettivo di realizzare una piattaforma logistica a Marghera ma rivolta anche a servire il Nord Est industriale.

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8. Attività del porto: e la bonifica?torna al menu

L'obiettivo dell'Autorità Portuale è quello di sviluppare i traffici e le attività in sintonia con le linee di programmazione definite in ambito comunitario, nazionale e regionale e nel rispetto del tessuto socio-economico nel quale il Porto è inserito.
A tal fine, l'azione è stata rivolta alla riqualificazione di ampie zone di Porto Marghera attraverso il processo di bonifica del suolo e di siti industriali dismessi destinati poi ad attività logistiche e al settore terziario.
I principali interventi ambientali in atto, connessi alle necessità dell'attività portuale, riguardano il marginamento, il dragaggio dei canali industriali e portuali, lo stoccaggio provvisorio e permanente dei fanghi raccolti. Si tratta di misure attuative necessarie per impedire che gli inquinanti presenti nei suoli si diffondano. Per quanto riguarda lo scavo e il dragaggio dei canali, l'Autorità Portuale sta attuando una serie di interventi urgenti pena la compromissione dei fondali e della navigabilità. L'obiettivo è di proseguire nelle operazioni di escavo che hanno già permesso il risultato positivo di raggiungere nei primi mesi del 2006 i 12 metri di profondità.
Tra i progetti programmati, si ricorda anche la Rettifica del Molo Sali, che consiste nel banchinamento della sponda a sostituzione della scarpata degradata in pietrame cementato.
La bonifica dei suoli e l'escavo dei canali risultano vincolanti per poter poi incrementare l'attività commerciale portuale, e per facilitare l'ingresso delle grandi navi in bacino portuale.

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9. Quali sono i progetti futuri del porto?torna al menu

I dati di traffico relativi al 2006 dimostrano che il Porto è in crescita sia per i quantitativi di merci movimentati sia per il numero di navigli approdati. Il traffico commerciale aumenta nelle diverse sue componenti. Nei primi nove mesi i traffici tradizionali sono aumentati di oltre il 16% tra i quali svettano carbone e prodotti siderurgici.
Lo scalo veneziano è all'attenzione di molti operatori e porti dei paesi asiatici e mediterranei come ad esempio l'India. Si vengono a concretizzare così interessanti prospettive di sviluppo dei traffici dall'Oriente. Recentemente inoltre, sono stati siglati accordi commerciali per riuscire a dirottare su Venezia importanti traffici provenienti dalla Baviera e dalla Cina e India.
È stato sottoscritto uno storico accordo anche con il Porto di Trieste nell'obiettivo di favorire lo sviluppo della vocazione logistica del Nord Est e cercando contemporaneamente di sfruttare le specificità degli scali: Trieste dotato di profondi fondali e Venezia di banchine e ampi spazi per lo stoccaggio delle merci. L'intento è di favorire la complementarietà tra le due città che, insieme ad altre strutture logistiche del Nord Est, possono costituire un sistema integrato e altamente efficiente nella capacità ricettiva e di gestione dei flussi fisici di merci.
Accanto a queste politiche commerciali e di marketing per promuovere il Porto anche in Europa, continua lo sforzo dell'Autorità Portuale per migliorare da un lato l'accessibilità delle navi in bacino e dall'altra, le strutture logistiche e portuali esistenti. Si stanno intensificando inoltre le operazioni di bonifica e riqualificazione ambientale dei canali e dei suoli e le opere per migliorare e potenziare il sistema di collegamenti infrastrutturali sempre più congestionati e limitati rispetto al volume di traffico gestito.

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10. Quali sono le potenzialità del porto di Venezia?torna al menu

Lo scalo lagunare, oltre alla sua strategica collocazione geografica al centro dei traffici tra Oriente ed Occidente, ha numerose specificità che lo rendono unico. Tra queste ricordiamo:

L'Autorità Portuale si è impegnata ad accrescere le attività di retroporto: è consapevole infatti dell'accresciuta importanza dell'offerta di servizi materiali ed immateriali in connessione all'attività logistica e portuale. A tale scopo sostiene il Consorzio Venezia Logistics nella proposta di Master plan Piattaforma Logistica Venezia. Il Master plan Piattaforma Logistica Venezia si propone quindi come proposta preliminare alla definizione di uno scenario di supporto alle decisioni degli attori locali, siano essi Istituzioni ed Enti Locali che operatori della logistica.

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Consultazione del lavoro

La relazione è curata da Maria Tea Canino e Pierpaolo Favaretto.
I prossimi aggiornamenti sull'argomento verranno segnalati in questa pagina con l'icona: aggiornamento


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