+RESPECT
Combating anti-Roma discrimination.
Knowledge and policies



Il Report "Combating Anti-Roma Discrimination. Knowledge and Policies" contiene i risultati del lavoro di ricerca condotto dal COSES nell'ambito del progetto "+Respect. Increasing Roma Peoples' Participation and Citizenship rights: Campaign and Tools", co-finanziato dal Programma Diritti Fondamentali e Cittadinanza della Commissione Europea.
Il progetto +Respect si inserisce nel filone delle azioni volte ad accrescere i diritti di cittadinanza e la partecipazione dei rom nelle nostre società. L'allargamento della partecipazione e il rispetto dei diritti di cittadinanza (diritti innanzitutto di pari opportunità) passano per la promozione di politiche per l'inclusione sociale e la lotta ai comportamenti discriminanti.
L'iniziativa coinvolge, oltre al Lead partner (Cittalia, Italia), altri 10 partner. Con significato geografico possiamo parlare di regioni partner per la regione dell'Extremadura e la municipalità di Puerto Lumbreras in Spagna, la regione Veneto e Puglia in Italia. Il partenariato si completa con la presenza di organismi che si occupano delle popolazioni rom come attività caratteristica, è questo il caso di ERIO (European Roma Association Office, Belgio), RomSinti@politica (Italia) e Sucar Drom (Italia), altri partner che svolgono compiti più generali, ENTP (European New Towns Platform, rete di Paesi europei) o operano nel sociale, FDP (Foundation for people development, Romania) e, infine, istituti di ricerca che realizzano tra i loro studi analisi sulle popolazioni rom, è il caso del COSES (Italia).

Il Report curato dal COSES all'interno della fase WP2 "Roma peoples observatory. Quality knowledge-base for anti Roma discrimination policies and actions" si suddivide in due parti. La prima parte (Data Collection) è relativa all'analisi dei dati, qualitativi e quantitativi, raccolti nelle regioni partner e mira a suggerire alcune raccomandazioni per migliorare la metodologia di raccolta delle informazioni utili per i monitoraggi sulle popolazioni rom. La seconda parte (Good practices) riguarda, invece, la raccolta di Buone Pratiche realizzate nei Paesi europei concernenti interventi contro la discriminazione in particolare nell'educazione, nel mercato del lavoro e nella sanità.

Lo studio, che ha coinvolto anche i partner del progetto, ha preso avvio dalla predisposizione di un metodo di indagine:

Entrambi gli strumenti di rilevazione (accompagnati da manuali per la compilazione) sono riportati alla fine del volume e sono stati predisposti dal COSES con l'approvazione dello Scientific Board del progetto.
Sono anche stati definiti alcuni importanti aspetti metodologici. Un primo elemento ha interessato la questione terminologica. Il progetto si riferisce alle popolazioni rom intendendo includere i diversi gruppi etnici, rom, sinti, cam(m)inanti, ashkali etc. e, pertanto, in tutti i documenti prodotti si è usato il termine "popolazioni rom" nel senso indicato dal progetto. In secondo luogo si è deciso di non porre a priori restrizioni per l'individuazione di iniziative di raccolta dati, così come per la raccolta delle Buone Pratiche, perché si è ritenuto che se avessimo ristretto il campo di osservazione a dati/studi/Buone Pratiche aventi come oggetto esclusivo la discriminazione, come in realtà il titolo della fase WP2 suggerirebbe, non solo avremmo raccolto poco materiale, ma soprattutto avremmo definito a priori i confini di quali sono le fonti e i metodi che ci consentono di cogliere le misure della discriminazione e gli interventi antidiscriminatori. I confini, invece, non sempre sono chiaramente identificabili. In aggiunta, per quanto riguarda la seconda parte dello studio, le Buone Pratiche selezionate hanno rispettato principalmente due criteri:

Nella prima parte del Report si sviluppano gli esiti della ricerca relativi alla raccolta di informazione sui monitoraggi rivolti alle popolazioni rom. È contenuto, inoltre un breve riepilogo sulle difficoltà e limiti della raccolta dati su base etnica. Sono pure discettate definizioni sulla discriminazione e sui metodi per valutarne la relativa dimensione. Concludono questa prima parte del Report le 10 Raccomandazioni per esperti e policy makers che offrono alcuni suggerimenti per migliorare il monitoraggio della discriminazione su base etnica.
Nella seconda parte del Report si trovano gli esiti della ricerca relativamente alle Buone Pratiche selezionate aventi per oggetto politiche antidiscriminatorie. Oltre alla loro descrizione, redatta attraverso l'utilizzo di uno schema comune, si trovano alcuni spunti di riflessione che possono contribuire ad incentivare la promozione di interventi per l'inclusione sociale della minoranza etnica.


di S. Basso e S. Bragato, dicembre 2010

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