Servizio di igiene urbana e utenti a Venezia: relazioni dirette ed indirette

Contributo per il seminario "Turismo e rifiuti a Venezia"   download

di G. Di Monte, G. Santoro

Igiene ambientale e utenza a venezia: Un difficile connubio

Venezia è città di fama internazionale, sicuramente tra le più famose in tutto il mondo. Per dimensioni e demografiche, rientra però tra le città di taglia media a livello nazionale: il bilancio 2007 parla oramai di meno 270mila abitanti, meno della popolazione di altre città metropolitane italiane quali Bari, Bologna o Firenze, a grande distanza dai grandi centri quali Roma, Milano, Napoli o Torino. Se ci soffermiamo sulla sola città antica, il pesce per intenderci, ci troviamo di fronte ad una realtà urbana che potremmo considerare di medio-piccole dimensioni: poco più di 60mila gli abitanti del "pesce", circa 70mila se consideriamo anche le isole abitate.
Allo stesso tempo, Venezia, capoluogo di regione, rappresenta una realtà molto articolata, che ospita enti, istituzioni e funzioni di rango superiore. È al centro di un'ampia area metropolitana che intrattiene con il comune relazioni di tipo quotidiano, per motivi diversi: per studio, per affari, per turismo, per shopping o solo per visita. L'insieme di queste popolazioni ospiti, presenti in città a vario titolo e per periodi temporali variabili, contribuisce a generare un carico aggiuntivo di rifiuti, difficilmente stimabile, i cui effetti in termini di ricadute ambientali ed economiche, si riversano sulla comunità locale.
L'attenzione ai vari fattori di pressione ambientale, in un'ottica di sostenibilità dello sviluppo, è ritornata negli ultimi mesi prepotentemente alla ribalta, portando in primo piano i dati sui rifiuti, soprattutto nelle grandi città dove si raggiungono livelli di concentrazione più critici che nei centri di minori dimensioni. La raccolta di rifiuti urbani e la percentuale di raccolta differenziata costituiscono due indicatori di qualità ambientale oramai costantemente monitorati, al fine di ridurre gli effetti negativi e perseguire risultati concreti in termini di sostenibilità ambientale.
Tutti i maggiori osservatori italiani in materia, Istat, Legambiente, Apat o Mediobanca, concordano nel posizionare Venezia tra le città italiane che presentano i più elevati valori di produzione procapite. Secondo il Rapporto Legambiente "Ecosistema Urbano 2008" ad esempio, Venezia ha una produzione rifiuti di oltre 760 kg annui per abitante, come Firenze e Roma, altre città d'arte ad elevata pressione turistica.


Indicatori di produzione procapite di rifiuti in alcune grandi
città italiane secondo Ecosistema urbano. Dati 2006

Fonte: Legambiente, Ecosistema urbano 2008


A livello locale, il confronto tra Venezia comune e il resto del territorio provinciale evidenzia livelli di produzione rifiuti sensibilmente superiori rispetto alla media provinciale: con il 32% dei residenti totali al 2006, Venezia produce il 37% dei rifiuti della provincia (756 kg/anno per abitante, contro i 656 kg/anno in provincia), con un trend in crescita del 6,5% tra 2004 e 2006, a fronte di una popolazione in calo dello 0,6%.


Indicatori di produzione rifiuti: comune e provincia di Venezia, 2004-2006

Indicatori di produzioneVariazioni 04/06
2004 2005 2006 v.a. %
Abitanti comune 271.251 269.780 269.570 -1.681 -0,6
Rifiuti prodotti in comune (t) 191.564193.002 203.922 12.358 6,4
Produzione procapite comunale (kg/anno) 706 715 756 50 7,0
Raccolta Differenziata comunale (%) 17,0% 19,1% 24,0% 7,0 41,2
Abitanti provincia 824.743 832.326 836.158 11.415 1,4
Rifiuti prodotti in provincia (t) 526.603 525.182 548.198 21.595 4,1
Produzione procapite provinciale (kg/anno) 639 631 656 17 2,7
Raccolta Differenziata provinciale (%) 30,2% 32,8% 35,2% 5,0 16,6
Contributo del comune alla produzione (%) 36,4% 36,7% 37,2% 0,8
Fonte: Provincia di Venezia - Politiche Ambientali, Piano di gestione dei rifiuti per il 2005;
Le città e i rifiuti, per il 2004 e il 2006
Elabora: COSES 2008


Lo Studio richiesto da Veritas SpA

Lo Studio, richiesto al COSES da Veritas SpA, Area Territoriale di Venezia - presentato in occasione del seminario "Turismo e rifiuti a Venezia", tenutosi il 17 luglio 2008 presso la sede dell'Amministrazione Comunale - parte proprio da tali evidenze: il carico dei rifiuti urbani a Venezia e il suo andamento nel tempo non sembrano spiegabili in ragione della sola popolazione anagrafica, cui gli indicatori sono riferiti, ma piuttosto in funzione delle variazioni connesse ai flussi di popolazione temporaneamente presente in città, a partire dalle presenze turistiche, che costituiscono una delle tipologie di visitatori numericamente più consistenti.
Il turismo, però, è solo una delle componenti, seppure tra le più rilevanti, degli utenti che, recandosi a Venezia per motivazioni diverse, contribuiscono alla produzione di rifiuti urbani. Tra i tre ambiti in cui si è soliti ripartire il territorio comunale, è la città antica e isole a mostrare i rapporti più "alterati" tra livelli di produzione rifiuti e popolazione anagrafica: con il 26% degli abitanti, contribuisce al 31% del carico annuo complessivo.


Abitanti e rifiuti (in tonnellate) per ambiti del comune, nel 2007

AbitantiRifiuti
v.a. % v.a.%
Città antica e isole 69.656 25,9 63.439,78 31,0
Estuario 21.688 8,1 15.858,60 7,7
Terraferma 177.649 66,0 125.506,87 61,3
Totale comune 268.993 100,0 204.805,25 100,0
Fonte: Veritas per i dati sui rifiuti; Servizio Statistica comune Venezia per i dati sugli abitanti
Elabora: COSES 2008


La città antica costituisce - di fatto - l'area urbana maggiormente soggetta ad una pressione sostenuta della domanda temporanea, decisamente più elevata rispetto a quella residente. Sulla base di una stima prodotta dal COSES nel 2006, i diversi segmenti di popolazione ospite contribuiscono a raddoppiare giornalmente il carico antropico della città. Guardando il solo contesto città antica e isole abitate, ai 68mila abitanti equivalenti iscritti all'Anagrafe si aggiungono quotidianamente altrettanti visitatori complessivi, per un totale di oltre 140mila abitanti equivalenti.
Tale domanda contribuisce ad una produzione aggiuntiva di rifiuti, partecipando solo in quota parte ai costi dello smaltimento, e non in via "diretta", come accade per i residenti, ma in via mediata da operatori che offrono servizi a tale domanda. Infatti, a differenza dell'utenza stabile, rappresentata dagli abitanti anagrafici, la domanda temporanea è più difficilmente intercettabile, se non, indirettamente, attraverso la filiera delle attività economiche legate all'ospitalità (ricettività, pubblici esercizi, ristorazione, rete commerciale ecc.).
Il carico che la città sostiene, in ragione del gran numero di visitatori, in termini di servizi aggiuntivi per l'igiene urbana, per quanto percepito, non è mai stato conosciuto nelle sue dimensioni effettive o probabili. La stima, secondo parametri ed indicatori il più attendibili possibili, del sovraccarico di servizio dovuto agli ospiti della città ha costituito l'obiettivo del lavoro affidato al COSES, i cui principali risultati sono qui restituiti, come esito delle diverse procedure e metodologie di analisi esplorate per pervenire alla entità delle grandezze riferibili alle varie componenti di utenti della città: valutare cioè quanto della produzione annuale sia ascrivibile alla sola popolazione anagrafica, e quanto sia invece attribuibile agli altri utenti della città, cioè alla popolazione ospite.


Metodi e risultati

Per rispondere a tale quesito, lo Studio propone un innovativo approccio metodologico che, grazie alle informazioni di dettaglio fornite dal Gruppo Veritas e al bagaglio di conoscenze sui fenomeni urbani disponibile presso il COSES, perviene ad una valutazione del carico che l'economia legata all'ospitalità comporta rispetto alla erogazione dei servizi urbani, tra cui quello di igiene ambientale. Un ulteriore tassello informativo, che consente di proporre nuove valutazioni sulle ricadute dell'economia ospitale per la comunità locale.
Diversi i procedimenti di stima inizialmente seguiti, rispetto ai quali il COSES è pervenuto alla costruzione di un indicatore complesso di produzione unitaria, ottenuto attraverso l'incrocio di tre indicatori semplici, a partire da alcune dimensioni note o stimate:
  1. la numerosità degli utenti - comprensiva della popolazione anagrafica e di quella ospite - espressa in termini di popolazione equivalente, considerando cioè i singoli segmenti in relazione ai giorni di presenza in città;
  2. la stima della loro permanenza in città, valutata in termini di presenza oraria per ciascuna componente della domanda;
  3. la stima dei volumi di spesa attribuibili ai singoli raggruppamenti di utenti, considerando i rifiuti come carico ambientale generato dai consumi.
Sulla scorta dei dati forniti da Veritas, tale stima è stata proposta per i valori relativi al 2006, e per il valore medio di produzione rifiuti 2004-2007. In base a tali risultati, in città antica ed isole, alla popolazione anagrafica è imputabile una quota di rifiuti variabile tra il 45% e il 47% del totale annuo, intesa come carico afferente alla produzione domestica, alle attività economiche connesse alla popolazione anagrafica, allo spazzamento urbano.


Indicatore complesso di produzione unitaria:
ripartizione per utenti in città antica e isole

Indicatori città antica e isole
(popolazione anagrafica)
2006anno
medio
t/mese 2.396 2.462
t/giorno 79 81
kg/pro/gg 1,12 1,13
kg/pro/anno 407 413
t/residenti/anno 28.756 29.540
% rifiuti popolazione anagrafica 45,4% 46,7%
% rifiuti popolazione ospite 54,6% 53,3%
Fonte: stime COSES 2008 su dati Veritas


La produzione procapite oscillerebbe tra i 407 e i 413 kg/annui, secondo standard di produzione rilevabili in una città "normale". Diciamo che senza i visitatori, Venezia città antica confermerebbe le caratteristiche di una città di taglia medio-piccola, con negozi e pubblici esercizi dimensionati rispetto ad una realtà di medio-piccole dimensioni, e con un sistema di organizzazione del servizio di igiene ambientale tarato su una taglia demografica corrispondente ai propri residenti anagrafici.
In virtù dei risultati di questo procedimento di stima, alle varie componenti della popolazione ospite in città antica e isole è ascrivibile un carico variabile tra il 53 e il 55%, vale a dire più della metà della produzione annua di rifiuti in città antica e isole.
Lo stesso valore, riferito a tutto il comune di Venezia (comprensivo quindi del dato relativo alla città antica e isole), mostra una incidenza relativa alla popolazione anagrafica decisamente più rilevante, variabile intorno al 70% del valore annuo: è evidente che su base comunale la maggiore incidenza del carico aggiuntivo di rifiuti dovuto alla popolazione ospite che trova concentrazione nell'ambito insulare si "spalma" se misurato su una base anagrafica più ampia.


Rifiuti per raggruppamenti di produzione

L'indicatore di produzione unitaria, opportunamente rielaborato in funzione delle singole variabili che lo compongono, ha consentito inoltre di fare distinzione tra i diversi "raggruppamenti" di produzione rifiuti, domestici, non domestici, spazzamento, proposta separatamente per città antica e isole, e per l'intero comune di Venezia.


Esiti stima raggruppamenti di produzione


Anche in questo caso, il confronto rende evidente come nel primo ambito il peso della produzione di rifiuti non domestici, così come l'incidenza dello spazzamento urbano, siano decisamente più elevati in città antica ed isole che non nel comune considerato nella sua interezza, in virtù di una consistenza delle attività economiche caratteristiche nel cuore lagunare che non avrebbe ragione di essere in relazione alla sola popolazione anagrafica.


Disponibili per il download le slides della presentazione download del 17 luglio 2008


di G. Di Monte, G. Santoro, Doc. COSES 1014.0, luglio 2008
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