L'istruzione al censimento 2001

Cosa indaghiamo


All'apertura del nuovo millennio il Censimento ha fotografato la popolazione italiana e, i dati resi finora disponibili dall'ISTAT, ci permettono di mettere in evidenza i titoli di studio dei residenti nel territorio veneziano e i livelli di partecipazione ai processi formativi.

In provincia di Venezia nel 2001 risiedono quasi 50mila persone che hanno portato a termine con successo un percorso di studi universitario; 155mila hanno ottenuto un diploma di scuola media superiore e altri 41mila un diploma di qualifica professionale.



Diamo i numeri


Quasi un residente su 3 (di 6 anni e più) possiede un titolo di studio oltre l'obbligo scolastico (32% della popolazione di 6 anni e più) a differenza del decennio precedente (1991) quando si parlava di un residente su 5 (21,4%).



Popolazione residente di 6 anni e più per grado di istruzione
(valori assoluti e percentuali). Provincia di Venezia, Censimenti 1991 e 2001

Fonte: elaborazione COSES 2005 su dati Istat, Censimenti generali
della Popolazione e delle Abitazioni, 1991-2001



L'aumento consistente dei tassi di scolarizzazione delle nuove generazioni sta lentamente trasformando la struttura della popolazione per titolo di studio.
Solo un decennio addietro (al Censimento della popolazione 1991) i laureati rappresentavano il 3,5% della popolazione residente in provincia con 6 anni e più; oggi sono il 6,5%. I diplomati (o con qualifica professionale) nel 2001 sono il 25,5%, mentre nel 1991 erano il 17,9%.

Le analisi comparative tra i due ultimi censimenti possono essere influenzate da eventuali modifiche della struttura per età della popolazione (l'uscita delle generazioni più anziane con minori livelli di scolarizzazione). Per eliminare l'influenza di questa variazione si possono confrontare gli indicatori con riferimento ad alcune classi di età. Come dice l'Istat "anche sulla base di tali indicatori è chiaro che nel 2001 siamo un popolo più istruito rispetto al 1991" ( Istat, Comunicato Stampa del 21 gennaio 2005): in provincia di Venezia i laureati nella classe di età 20-34 sono il 9,6% contro il 3,4% di dieci anni prima; oltre la metà della popolazione nella classe di età 19-34 anni possiede almeno un diploma di scuola media superiore (il 53,5%, quando l'analoga percentuale nel 1991 era del 37,1%.
È un dato senz'altro positivo anche se non entusiasmante se si legge dal punto di vista del "bicchiere mezzo vuoto": circa la metà dei giovani (dai 19 ai 34 anni) pensa non sia così importante studiare per il proprio futuro lavorativo, per essere un buon produttore, un buon consumatore e un buon cittadino. Molti hanno iniziato un percorso formativo dopo la licenza media, ma hanno poi abbandonato o hanno accumulato un ritardo di percorso tale che nel 2001 possono vantare la conclusione solo del ciclo dell'obbligo.

Come risulta anche dalle statistiche correnti sull'istruzione, l'investimento femminile in formazione è cresciuto negli ultimi decenni più di quello maschile: nel 2001 in provincia di Venezia il 49% dei laureati (o con diploma di laurea) è donna; il 57,5% delle donne in età 19-34 è diplomata contro il 49,7% degli uomini.
Le differenze quantitative di genere diminuiscono sempre più e lo squilibrio ancora oggi visibile nel dato riferito all'intera popolazione perdura a causa del peso delle generazioni anziane, più cospicuo per le donne: il 6,9% della popolazione maschile di 6 anni e più è laureata contro il 6,1% delle donne; il 21,9% di uomini è diplomato, mentre per le donne si arriva al 18,6%; il 30,9% degli uomini non ha alcun titolo di studio o al massimo la licenza elementare mentre tale valore per le donne si innalza al 41,7%.



Popolazione di 11 anni e più senza alcun titolo di studio.
Composizione percentuale per sesso. Provincia di Venezia, Censimento 2001

Fonte: elaborazione COSES 2005 su dati Istat, Censimento generale
della Popolazione e delle Abitazioni, 2001



Il confronto con la situazione veneta e italiana vede la provincia di Venezia pressochè in linea sia con la quota di laureati (6,5% sul totale popolazione di 6 anni e più contro il 6,6% veneto e il 7,5% nazionale) che rispetto a chi non va oltre la licenza media (68% della popolazione veneziana con più di 5 anni, dato pari al 67,5% a livello regionale e a 66,6% per tutta Italia).



Popolazione residente di 6 anni e più per titolo di studio
Provincia di Venezia, Veneto e Italia (distribuzione percentuale)

Note: i diplomi universitari e i diplomi di Conservatori e Accademia di Belle Arti sono inseriti nella voce Laurea. I diplomi di scuola secondaria superiore comprendono i diplomi di maturità (4-5 anni) e i diplomi di qualifica professionale (corso di 2-3 anni).

Fonte: elaborazione COSES 2005 su dati Istat, Censimento generale
della Popolazione e delle Abitazioni, 2001
In alcuni dati relativi all'intera popolazione (soprattutto quelli sui laureati) è ancora lievemente visibile l'evoluzione avvenuta in Veneto: fino a poco più di trent'anni fa l'intera regione era in forte ritardo economico e sociale rispetto alle altre regioni del Nord, tanto da detenere il primato di emigrazione verso il resto d'Italia. Il boom economico del Veneto degli anni Ottanta è stato accompagnato da una modificazione dei livelli di scolarizzazione e istruzione delle nuove generazioni di entità sorprendente. Soprattutto per il livello post-obbligo l'espansione della frequenza è avvenuta con una rapidità e intensità non riscontrabile in nessun'altra regione ed ha portato, in questi ultimi trent'anni, ad un allineamento con il dato nazionale (Regione Veneto - Osservatorio sul Mercato del Lavoro, l sistema scolastico Veneto. Dinamiche passate e tendenze attuali, 1997).
La popolazione oggi anziana (oltre i 65 anni) ha raggiunto in media la licenza elementare (numero medio di anni di studio pari a 5,2 per la provincia di Venezia, inferiore al dato nazionale pari a 5,5; il dato è calcolato sui titoli di studio posseduti e non sugli effettivi anni passati sui banchi di scuola); le generazioni ora nelle età centrali (35-65 anni) sono invece arrivate alla licenza media (8,9 anni medi di studio, ancora lievemente inferiore al dato nazionale) e le giovani generazioni (20-34 anni) hanno raggiunto un livello medio di istruzione equiparabile ad un diploma di qualifica (11,3 anni medi di studio superiore al dato italiano di 11,1).



Indicatori relativi all'istruzione. Provincia di Venezia,
Veneto e Italia, Censimento 2001

Nota: il numero medio di anni di studio è stato ottenuto sommando il numero di persone in possesso di ogni titolo di studio, moltiplicato per il numero di anni necessari a conseguirlo, e rapportando il totale alla popolazione.

Fonte: elaborazione COSES 2005 su dati Istat, Censimento generale
della Popolazione e delle Abitazioni, 2001



Uno zoom entro la provincia di veneziana ci disegna una realtà alquanto differenziata: anche nel 2001 permane un significativo legame tra scolarità e residenza.
I dati del Censimento 1991 indicavano chiaramente una elevata differenza nei livelli di scolarizzazione tra i giovani che risiedevano nel comune capoluogo e nei comuni polo scolastico rispetto ai residenti negli altri comuni (Consiglio Regionale del Veneto, La dispersione scolastica nel Veneto, 1997).
Nel 2001 si conferma questo circolo virtuoso tra scolarità, offerta scolastica superiore e universitaria, concentrazione di attività e funzioni di eccellenza in termini occupazionali, sociali e culturali.I poli scolastici provinciali (Venezia, Mirano, Dolo, San Donà di Piave, Portogruaro) sono i comuni con la più alta quota di diplomati e laureati.
Chioggia è l'eccezione che conferma la regola: essere polo scolastico con una gamma articolata di percorsi di studi secondari superiori non è condizione sufficiente per avere una popolazione disposta a investire nella formazione. Il comune vanta un triste primato: il più basso livello di conseguimento almeno del diploma di scuola media superiore sia tra la popolazione nel suo complesso (21,5% in età superiore ai 5 anni) che tra le nuove generazioni (35,5% in età 19-34 anni); il più alto indice di non conseguimento della scuola dell'obbligo (14 residenti su 100 tra i 15 e i 52 anni non sono riusciti a concludere la scuola media); bassi livelli di miglioramento nell'ultimo decennio (la variazione del livello di diplomati in età 19-34 anni tra il 1991 e il 2001 è del 8,3% contro una media provinciale del 9,4%).



consulta la mappa Provincia di Venezia. Popolazione in età 19-34 anni in possesso almeno del diploma di scuola media superiore.
Valori percentuali al 2001 e variazione percentuale 1991-2001.
clicca per consultare la mappa



Essere polo scolastico certamente aiuta, ma non è sempre condizione necessaria perchè si sviluppi la permanenza sui banchi di scuola. È questo il caso di Spinea e Marcon che vantano livelli di istruzione di tutto riguardo.
Spinea, ben servita dal trasporto pubblico locale e vicina a due grossi poli scolastici (Mirano e Mestre) è il primo comune in classifica (dopo il capoluogo) per quota di diplomati, sia tra la popolazione complessivamente intesa, sia tra le nuove generazioni (rispettivamente il 36,4% sulla popolazione di 6 anni e più e il 62,3% tra i giovani di 19-34 anni).
Marcon è il comune fenomeno dell'ultimo decennio: confinante con la ricca offerta scolastica superiore presente a Mestre, è il sesto comune quanto a giovani diplomati (il 59,0% tra i giovani in età 19-34 contro una media provinciale del 53,5%), dato derivante da una evoluzione molto spiccata dal 1991 ad oggi (una variazione percentuale del +18,6%, tra le maggiori di tutta la provincia). Fortemente caratterizzato da una evoluzione nel settore economico del commercio, è il comune con la più bassa percentuale di anziani (11,8% contro la media provinciale del 19,1%), con una età media della popolazione molto contenuta (39,2 contro 42,7 per tutta la provincia) e con un considerevole aumento di abitanti dal 1991 al 2001 (un +15,6% a fronte di una media provinciale di -1,3%). È ipotizzabile che i saldi sociali positivi si siano concentrati nelle fasce di età attive con livelli di studio medio-alti.
Buoni i livelli di istruzione anche tra la popolazione residente nei comuni di: Martellago, Scorzè, Noale, Fossalta di Portogruaro. Per loro sia la quota complessiva di diplomati sia quella calcolata sulla sola componente giovanile risultano superiori alla media provinciale.

La dislocazione dell'offerta formativa superiore, soprattutto nei grossi centri, se da un lato evita la frammentazione di risorse e strutture e il possibile impoverimento della qualità del sistema, dall'altro non facilita la permanenza nel sistema scolastico dei giovani che quotidianamente sono sottoposti a spostamenti, in certi casi anche di una certa entità. Questo, unito ad altri elementi derivanti dalla struttura demografica ed economica dei vari territori, fa emergere con forza una serie di comuni "a rischio", in cui cioè si registrano bassi livelli di scolarizzazione e, soprattutto, degli elevati indici di non conseguimento della scuola dell'obbligo.
I 15 comuni a "bollino rosso" (cioè con un livello di non conseguimento della scuola dell'obbligo tra la popolazione in età 15-52 anni superiore al 10%) sono, nell'ordine: Eraclea, Chioggia, Cona, Cavarzere, Cavallino, Campagna Lupia, Annone, Vigonovo, Fossò, Campolongo, Concordia, Fiesso d'Artico, Camponogara, S.Michele al Tagliamento, Musile di Piave.
Si tratta principalmente della parte sud della provincia e di alcuni comuni balneari. Per tutti l'indice di conseguimento del diploma tra la popolazione giovanile (19-34 anni) è al di sotto della media provinciale e, ad eccezione di Concordia e San Michele, è inferiore al 50%.



consulta la mappa Provincia di Venezia. Indice di non conseguimento della scuola dell'obbligo per la popolazione in età 15-52 anni. Censimento 2001.
clicca per consultare la mappa



Sempre più bambini frequentano l'asilo nido e la scuola materna. Nel 1991 in provincia di Venezia il 47,0% di bambini fino ai 5 anni frequentava un istituto scolastico; a dieci anni di distanza il fenomeno riguarda il 57,2% della popolazione della stessa fascia di età, con un incremento di 10,2 punti percentuali.
In particolare, nel decennio intercensuario la percentuale di frequenza relativa alla classe di età 0-2 anni è quasi raddoppiata passando dal 10,3% al 19,1% (dalle 1.919 alle 3.915 unità), mentre per i bambini dai 3 ai 5 anni la stessa è cresciuta di 13,3 punti percentuali raggiungendo la quota 96,8% (15.683 unità nel 1991, 19.138 nel 2001). Cresce la richiesta di servizi di questo tipo da parte delle famiglie e cresce la consapevolezza dei genitori che i bambini piccoli possono arricchire le loro esperienze in spazi educativi dove giocare e socializzare con altri coetanei.
Mentre la frequenza alle scuole materne, pur non essendo obbligatoria, ormai coinvolge la quasi totalità dei bambini, i servizi all'infanzia proposti dagli asili nido sono utilizzati da meno di un bambino su 5 (stando alle liste di attesa stilate annualmente si direbbe che ciò dipenda più dalla carenza di offerta che non dalla scelta dei potenziali utenti).
Nel 2001 su 40.289 residenti in provincia di Venezia tra 0 e 5 anni, 2.306 con meno di 3 anni frequentano gli asili nido, 19.712 dai 2 (nati entro il 30.06.1999) ai 5 anni le scuole materne, 1.035 nati tra il 21 ottobre e il 31 dicembre 1995 la prima elementare.



Popolazione con meno di 6 anni che frequenza l'asilo nido,
la scuola materna o la prima elementare. Provincia di Venezia,
Regione Veneto e Italia; Censimento 2001

Fonte: elaborazione COSES 2005 su dati Istat, Censimento generale
della Popolazione e delle Abitazioni, 2001



La provincia di Venezia, già nel 1991 si dimostrava attenta ad accompagnare i bambini nel loro processo di crescita offrendo servizi in materia di educazione e istruzione, in tal modo aiutando le famiglie nel compito di educare i propri figli e di coniugare tempo famiglia con tempo lavoro. Nel 1991 a livello complessivo italiano circa il 41% di bambini in età 0-5 anni frequentava un istituto scolastico, dato che saliva al 47% per Venezia. Nei successivi dieci anni lo sviluppo dell'offerta e della domanda ha coinvolto in modo più accentuato le altre province tanto che è diminuito il divario tra il dato medio nazionale e quello della provincia veneziana: al 2001 la frequenza in età 0-5 è rispettivamente del 56,1% e del 57,2%.



Consultazione del lavoro

I dati sopra riportati sono tratti dal Documento COSES n. 620/05, a cura di V. Colladel e C. Pedenzini.


Indice Studi in corso