La città metropolitana di Venezia

Come cambiano i criteri per la sua definizione

Cosa indaghiamo

Molte realtà urbane hanno vissuto negli ultimi decenni una forte espansione territoriale ed una progressiva intensificazione e diversificazione dei rapporti con altre città, di grandi dimensioni e minori. Le città paiono legate in modi sempre diversi e complessi con lo spazio regionale circostante e formano così veri sistemi urbani, reti di città.
Nella "città reticolare" si instaurano nuovi sistemi di relazione e flussi diversi di interazione, comunicazione ed informazione. Le città si stanno progressivamente specializzando come luoghi di relazioni legate alle attività di servizio, alla produzione, alle attività culturali e ricreative.
Un sistema urbano va oggi definito ed interpretato in termini funzionali, come "città giornaliera", luogo dove si svolge la maggior parte della vita quotidiana della popolazione. Esso appare come un mercato locale entro cui avvengono gli scambi di beni, informazioni e servizi fra individui e fra gruppi umani e comprende le sedi in cui tali attività si svolgono giornalmente.
Anche il Sistema Urbano Veneziano, un tempo fortemente centralizzato sul capoluogo, presenta oggi una struttura economico-produttiva frammentata e localizzazioni "sparse" sul territorio. Anche le dinamiche abitative hanno manifestato, per varie motivazioni, un progressivo allontanamento dal comune centrale.
Simili cambiamenti nella impostazione di base delle organizzazioni urbane spingono a pensare che gli schemi concettuali con cui sono state tradizionalmente studiate non siano più capaci di interpretarne efficacemente le trasformazioni in atto. E la letteratura prevalente concorda in tal senso.
Come interpretare allora tale processo di mutamento delle aree urbane? Come gestire tali trasformazioni urbane, sempre più orientate verso una loro riqualificazione e rivitalizzazione? Intorno a tale questione si è sviluppato un ampio dibattito, ancora in corso.

Come indaghiamo

Comprendere quali criteri sia più opportuno utilizzare nel definire una città metropolitana è un'operazione complessa e di non immediata soluzione. In tale quadro, il presente lavoro vuole fornire alcuni spunti di riflessione sulle più recenti dinamiche metropolitane, evidenziandone gli elementi ritenuti più significativi e più utili ai fini di una pianificazione strategica.
Le tendenze riscontrate nel sistema urbano veneziano trovano conferma in altre realtà metropolitane, caratterizzate da una rete di connessioni sempre più intricata. La rete relazionale è più complessa perché è mutato ciò di cui essa è espressione. Le esigenze relazionali che influiscono in misura progressivamente maggiore sulle dinamiche urbane e sulla evoluzione delle città sono legate soprattutto alla sfera dei rapporti sociali. La vita sociale ha assunto cioè un peso crescente nella determinazione dei "flussi" intra e tra città; la qualità di vita è divenuta un parametro localizzativo fondamentale per gli individui; è aumentata l'attenzione verso bisogni sociali non essenziali.
L'appartenenza ad una medesima città metropolitana trova oggi ragion d'essere se riesce a proporsi come sintesi espressiva condivisa, in cui tutti i componenti si riconoscono e possono trovare qualcosa della propria identità, del proprio dinamismo economico e della propria caratteristica relazionale.

Contenuti

Introduzione

Il Sistema Urbano Veneziano
I cambiamenti intervenuti nel SUV dal 1971 ad oggi
Occorre un nuovo criterio di definizione del SUV?
Quale nuovo modello interpretativo?

Il confronto con realtà simili a Venezia

Le aree metropolitane
Dalla città all’area metropolitana
Aree urbane e competizione, nei Paesi dell’Unione Europea
La città come “luogo di relazione”
La “città reticolare”

Elementi di teoria di economia urbana

Aree metropolitane: la normativa italiana

Fonti bibliografiche e siti Web consultati

È disponibile il download integrale del Documento COSES n. 619/05 in formato PDF.

Consultazione del lavoro

Il Documento COSES n. 619/05 è a cura di L. Ciresola e disponibile per il downloadnella sua versione integrale in formato PDF.