La finestra sul corridoio

di Isabella Scaramuzzi, Dolo 22 luglio 2007

Corridoio V, Libsona-Kiev. Stanotte è sotto casa mia, sulla riviera del Brenta, ventata potente di internazionalizzazione proletaria. Chissà come sentono la Soranza, la Barbariga, la Malcontenta, la Widmann, la Pisani, - tutte le nostre ville famosissime alle quali abbiamo promesso colti visitatori cosmopoliti - questa invasione di rudi camionisti carpato-danubiani.
Chissà se hanno tremato di passione.
Perché la dimostrazione di potenza del nuovo proletariato nomade è stata al di là delle attese. Ci avevano avvertiti che, per migliorare il traffico lungo il corridoio, l'avrebbero momentaneamente peggiorato. Una regola aurea del nostro vivere quotidiano: verso il meglio attraverso il peggio.
E devo dire che pensando alle teorie sulla smaterializzazione dello sviluppo, questa più che solida dimostrazione dello sviluppo, che passa attraverso il nordest, mette qualche dubbio.
Hanno chiuso un tratto di A4, in una notte prefestiva, tra il 21 e il 22 luglio 2007. Motivo: i lavori del raccordo di Roncoduro, tra il Passante, pronto tra 286 giorni, e l'autostrada in attesa di terza corsia.
Quando il gioco si fa (ronco)duro i duri cominciano a giocare.
Alla guida dei loro draghi, i durissimi a bordo di folgoranti mezzi - tutti nuovissimi, ultime generazioni, con teloni perfetti, perfettamente legati e cabine scintillanti, scritte accuratissime quando ci sono - attraversano pazienti, quasi a passo d'uomo, la splendida riviera delle ville venete.
Notte bianca, insonne per chi dorme sulla SR 11, con effetto giorno meglio di qualunque iniziativa di Veltroni o di Zanonato. E davanti agli occhi ti passa l'Europa, quella che lavora e che produce, che trasporta, beni materialissimi su materialissime ruote giganti, con materialissimi umani al lavoro notturno, probabilmente usurante. La mia generazione non può non pensare al Convoy di Sam Peckimpach (1978), ma io non sono Ali Mc Grew e non vedo nessun Kris Kristofferson nell'abitacolo. Eppure è un film, questo che passa davanti ai miei occhi, ininterrotto: insegne che viaggiano ad altezza secondo piano, dentro la cornice delle mie finestre. Affascinante come un film: first life. E' vero che lo sviluppo viaggia su questo corridoio. E, comunque, è impossibile dormire, a meno che non dobbiamo imparare a contare i TIR invece delle pecore.
Decido che li conto. Conto i TIR in direzione Est-Ovest, verso Lisbona, passando per Dolo.
Sono circa 70 mezzi ogni dieci minuti: metà e metà tra vetture private (ne viaggia di gente la notte!) e TIR, mezzi pesanti, commerciali. A giudicare dalle targhe, vengono da Kiev, cioè: da Bulgaria, Bielorussia, Croazia, Slovenia, Polonia, Slovacchia, Turchia, Repubblica Ceca, Ucraina, Repubbliche Baltiche, Austria e Germania. Ma soprattutto dall'Ungheria.
Nell'altro senso, verso Est, il traffico è molto meno intenso (meno di metà, sranno 30 ogni 10 minuti) e sono per lo più autovetture, caravan (di vacanzieri) e bus turistici.
Anche se posso quasi toccarli, non riesco a dire se viaggiano a pieno carico oppure vanno nell'Europa dell'Ovest a caricarsi. Impossibile dire cosa trasportino, in un senso o nell'altro, perché tutti sono di compagnie logistiche: trasportano, non producono. Ecco perché lo sviluppo futuro è la logistica e non la manifattura. Eppure le fabbriche da qualche parte ci devono essere. Forse questo traffico è ciò che le statistiche dell'import chiamano "traffico di perfezionamento passivo": quasi-merci da assemblare in qualche quasi-manifattura.
A parte la ESSO di Savona, un bus turistico (che si chiama Sircana, ma è un caso) e un TIR di Casale, in senso Est-Ovest, questa domenica mattina, transitano esclusivamente mezzi di operatori logistici stranieri.
Scorpion Dadarov, Cargobull Schmitz, Transdanubia, Donivo MKD, Waberer's, Transmeja, Slov Trans Vranov STD, Fialtrans…..c'è persino del mistero in questi nomi esotici, echi lontani tra Agenti del KGB, conti di Transilvania e globalizzazione.


Denominazione e targhe dei mezzi pesanti
in transito est-ovest - notte prefestiva

1KAIBLINGERSattledtA  Austria
2 DISTRICT BY Bielorussia
3 NAVIGATOR BY Bielorussia
4 SCORPION DADAROV BG Bulgaria
5 NIKROM BG Bulgaria
6 GOPET TRANS BG Bulgaria
7 BIOMET BG Bulgaria
8 Zagreb HR Croazia
9 Zagreb HR Croazia
10 CMA CGM LOGISTIC Marseille F Francia
11 CARGOBULL SCHMITZ D Germania
12 TRANSDANUBIA Kalsdorf D Germania
13 SCHMITZ D Germania
14 BK LOGISTIK Monaco D Germania
15 LUDWIG LOGISTIK SERVICE D Germania
16 SIRCANA BUS Bagnolo RE I Italia
17 CASALE Casale I Italia
18 ESSO Savona I Italia
19 KZ Kazakistan
20 TRANSIMESKA LV Lettonia
21 TRANSMEJA Siaulai LT Lituania
22 KOS MK Macedonia
23 EDRO TRANS PL Polonia
24 TEMATRANS PL Polonia
25 TRANSPED PL Polonia
26 ADP ZLIN CZ Repubblica Ceca
27 SCHWARZMULLER CZ Repubblica Ceca
28 OLOMOUC TRAN CZ Repubblica Ceca
29 LAZAR PITESTI RO Romania
30 DANIVO SK Slovacchia
31 NDP PUNCHOV SK Slovacchia
32 DONIVO MKD SK Slovacchia
33 SLOV TRANS VRANOV STD SK Slovacchia
34 INTEREUROPA SLO Slovenia
35 UNITRAN SPEDICJIA Lubljana SLO Slovenia
36 KFS TRASPORTI TR Turchia
37 OMSAN LOJISTIK TR Turchia
38 HOROZ LOJISTIK TR Turchia
39 EMEK RAYLI TASIMACILIK TR Turchia
40 UA Ucraina
41 FIALATRANS H Ungheria
42 JAKATIS KFD TATA H Ungheria
43 WABERER'S OPTIMUM SOLUTION Budapest H Ungheria
44 TTC KRONE H Ungheria
45 KRAUSE H Ungheria
46 GELLBAUM TATABANYA H Ungheria
47 DELTA SPEED BUDAPEST H Ungheria
48 DAKRAI
49 CTS HAUSETRANS
50 XF
FONTE: rilevazione diretta tra le 4.00 e le 4.30 del 22 luglio 2007 - SR11 Dolo
NB su circa 210 pax in direzione Est-Ovest ogni 30 minuti, di cui oltre 100 mezzi pesanti
dei mezzi pesanti molti recano le stesse scritte più volte o non recano alcuna scritta
Alcuni dati sono incompleti o non pefettamente trascritti per difficoltà di lettura


La nuova Europa sotto casa mia, nel mio corridoio cinque. Forse se accendessi la luce e mi rendessi visibile potrei persino scambiare qualche parola, un cordiale gesto di saluto con i proletari nomadi, i Kris Kristofferson dell'Est.
Potrei chiedere, per esempio, spiegazione di alcune sigle non identificabili, o la destinazione, o quale merce trasportano o vanno a caricare, e se XF viene dalla Cina e ha fatto transhipment in qualche nostro porto o lo farà a Marseille, e se Zlin o Siaulai o Pitesti sono graziose cittadine o solo piattaforme logistiche in mezzo alla campagna. In quale lingua potrei farlo?
Certo che la vocazione del ricercatore è fortissima, anche alle 4.00 del mattino, bisogna avercelo dentro questo sacro fuoco della conoscenza e dello scambio di informazione. E' un ottimo antidoto contro l'insonnia, anche quella eterodiretta come il traffico deviato dalla A4 sulla SR11.
S.P.Q.R. Sono pazzi questi ricercatori: domenica mattina alle 4.30 hanno in mano una tabella excel sulla logistica europea, allegata di seguito. E una risposta alla domanda di Stefano Micelli, sulla Nuova Venezia di venerdì, dov'è il terzo Veneto? Passante.


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