NEWSLETTER COSES - Numero 20 - Luglio 2008

1. Quale funzione pubblica

Sono tutti utili i lavori della funzione pubblica? Chi e come verifica quali siano le funzioni pubbliche utili? Gli utilizzatori devono essere solo i cittadini, cosiddetti utenti finali, o anche i clienti intermedi, ovvero altre parti di sistema pubblico?
Cosa deve rimanere assolutamente funzione pubblica e quali lavoratori potrebbero essere privatizzati e quale impresa privata li pagherà, perché ne ha bisogno e perché servono ad un Paese civile, efficace e competitivo?
L'editoriale del Direttore del COSES offre alcuni spunti di riflessione e domande sul tema generale del lavoro e della funzione pubblica e, in particolare, sulla funzione pubblica di ricerca finalizzata alla amministrazione: il mestiere del COSES.
Foto di Isabella Scaramuzzi

2. Veneto City

Nelle riflessioni del COSES sul piano provinciale la provincia si presenta divisa in due sezioni: una a sud Laguna, Marghera, Venezia dove occorre una grande regia pubblica per avviare e mantenere attivo il volano economico, anche in ragione di enormi trasformazioni funzionali (la chimica, il disinquinamento, le bocche di porto); una seconda a nord tra Padova-Treviso e il corridoio europeo, in cui gli investimenti privati sono proposti e attivati secondo naturale forza di mercato. Se la parte lagunare ha caratteri esclusivi di competizione (porto, Venezia e Laguna), è anche un cul de sac, un terminale. L'altra parte, molto più normale, ha dalla sua tutte le connessioni passanti.
Inquadrando questo status nella teoria delle competizioni fra città, che è evidentemente a scala globale, riflettiamo che la sfida sarebbe tenere unite le due metà, arrivando ad una coesione e ad una soglia di capacità che, da sole, le nostre città e meno ancora i loro quartieri non riescono a mettere in campo europeo o mondiale. Quindi, considerare le sedicenti city o le zone economiche alternative tra loro è un gioco a somma zero: per seguire una giusta ripolarizzazione e far rendere un volano a regia pubblica, si rischia di mettere in stallo il ruolo privato diffuso e, con esso, anche le opportunità locali che la città di mezzo ha sul corridoi.
Foto di Isabella Scaramuzzi

3. Questa città è un albergo

Le leggi arrivano sempre in ritardo: cercano di mettere indirizzi e regole in materie complesse, fortemente interessate da cambiamenti. Una legge (quadro) sul sistema turistico, in una regione che ha nell'industria ospitale la propria principale economia e la ritiene strategica, non sfugge a questo ritardo. Perciò, le focose diatribe riportate sui media nella primavera 2008, in relazione alle tipologie ricettive che la Regione propone per la propria Capitale, in un DDL approvato dalla Giunta a fine maggio, riguardano una realtà concreta, mutazioni già avvenute, pressioni palesate da anni - almeno dal Giubileo del 2000 - e documentate da molti studi: sia nelle dimensioni (una per tutte: in 7 anni gli esercizi extralberghieri in città antica sono decuplicati), sia negli effetti.
Quindi, discutiamone con calma. E' già successo, anche, che la diffusione notevolissima di affittacamere e B&B (fenomeno globale, che non poteva lasciare immune il cuore del cuore del turismo mondiale), sia stata addebitata ad una legge regionale (la quarantanove), in combinato disposto con le modifiche degli strumenti urbanistici comunali (sui cambi di destinazione d'uso) avvenute in fin de siecle: è già successo che il rimpallo di accuse tra Regione e Comune sia stato una gran lavatura di mani a cose fatte, come se le regole (sempre in ritardo) fossero la causa e non l'effetto di prepotenti pressioni e convenienze economiche. In mancanza di capacità alternative, ricercate o meno.
Foto di Isabella Scaramuzzi

4. Metropoli Passante

La Fondazione Pellicani si è posta l'obiettivo di riflettere sulle tematiche della città contemporanea. La serie di convegni sarà realizzata tra ottobre 2008 e aprile 2009. Il programma si sta affinando a coordinamento e cura della Fondazione stessa.
L'obiettivo principale è quello di "guardare" il territorio veneziano e raccontare le trasformazioni in atto, promuovendo alcuni appuntamenti che analizzino tale territorio a scale differenti, mettendo in rete i soggetti più autorevoli del territorio, e costruire insieme a loro i contenuti dei seminari. Tra questi il COSES.
Foto di Veneto Strade

5. Bio è logico

Nel mese di giugno 2008, l'Assessorato all'Agricoltura della Provincia di Venezia ha presentato uno studio condotto dal COSES sullo stato attuale e sulle prospettive future del comparto biologico nel nostro territorio. Oltre ad una ricostruzione del quadro quantitativo provinciale (aggiornato al gennaio 2008), il lavoro contiene una sintesi delle interviste condotte presso gli operatori del settore (produttori, associazioni di categoria, distribuzione), che approfondivano in particolare il rapporto esistente tra produzione e mercato.
Foto di Roberto Marin

6. I sogni attraversano gli oceani...

Questa frase, depositata a Marghera, accompagna il viaggio di molti tra Mestre e Venezia. Le mega gru dei cantieri navali - sullo sfondo della frase - ci parlano di sogni che attraversano gli oceani, di navi bellissime e di crociere. Da sogno. Le navi che vengono realizzate a Marghera sono una delle eccellenze della nostra industria nazionale e sono la voce che "salva" il bilancio del nostro export, quantomeno provinciale. Una volta preso il largo, tali navi dividono la loro vita tra i Caraibi ed il Mediterraneo. Venezia è da alcuni anni home port del Mediterraneo, ovvero scalo principale di partenza ed arrivo di crocieristi, per lo più stranieri. La visione di Venezia dal ponte più alto della nave costituisce per i crocieristi un sogno realizzabile solo passando nel canale della Giudecca e nel Bacino di San Marco.
Foto di Pierpaolo Favaretto

7. COSES - Rassegna Stampa

E' attiva la nuova sezione del sito COSES dedicata alla rassegna stampa di suoi studi e ricerche.
Si tratta di un servizio proposto agli utenti per divulgare notizie su lavori non pubblicabili o in corso di completamento, sui quali i committenti si sono pubblicamente espressi, suscitando l'interesse dei media.
Immagine di Sandra Berati


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