Fondaco Turismo

16. Il turismo in provincia dagli Anni Novanta

Gigi Candiani, Tende sulla Spiaggia di Bibione, 1962

In questa località dal 1990 al 2001 il trend è stato costantemente positivo; in poco più di un decennio sia il numero dei turisti che i loro pernottamenti sono quasi raddoppiati, passando da quasi 3 milioni di presenze a 5,7 milioni nel 2001.
Nelle ultime due stagioni, 2002 e 2003, anche Cavallino ha risentito dell'andamento negativo che ha colpito gran parte delle destinazioni veneziane.
Il decennio è stato molto positivo anche per Bibione e Caorle dove le presenze sono aumentate del 50%. Bibione, con 5,2 milioni di turisti nel 2002, ha quasi raggiunto Jesolo, e a Caorle i turisti sono cresciuti da 2,5 milioni a 3,6 milioni. Come vedremo analizzando il 2003 alla chiusura della stagione estiva, Bibione ha superato Jesolo come numero di presenze.

Anche nelle Città d'arte si è registrato un andamento molto positivo fino al 2001. A Venezia Centro Storico il turismo è aumentato del 35% rispetto al 1990 e in Riviera è aumentato dell'80%, passando da 145 mila presenze all'inizio degli anni '90 a 263 mila nel 2001. In queste località il risultato dello scorso anno 2002 appare poco felice, mentre l'anno in corso 2003 indica un certo recupero, tuttavia con caratteristiche dei flussi molto diverse rispetto al passato e con esiti dal punto di vista della spesa, sicuramente più modesti rispetto a quanto avveniva due anni or sono.

2002 anno di stagnazione

A Cavallino è arrivato il 3% in meno di turisti, e anche in Riviera del Brenta gli arrivi sono scesi del 4% (presenze -7%). Solo la terraferma veneziana può considerarsi soddisfatta dato che è riuscita a mantenere il risultato abbastanza vicino al 2001 (-1,6% le presenze e +1,2% gli arrivi).

Per le altre aree della provincia il 2002 non è andato meglio. A Jesolo, prima spiaggia in termini di arrivi, il turismo è diminuito del 5%. Sono arrivati meno stranieri (-6%), ma anche gli italiani hanno diminuito le giornate di presenza del 7%. Bibione ha perso il 4% di stranieri, a Chioggia gli arrivi di stranieri sono scesi del 13% e le presenze del 9%. Le uniche località balneari in controtendenza sono state Caorle, dove sono arrivati più italiani (+13%), ed Eraclea, dove gli arrivi sono raddoppiati e le presenze sono aumentate del 19%.

Confronto tra 2003 e 2002. Primi otto mesi dell'anno

I risultati delle singole località e APT appaiono troppo discordanti per poter essere ricondotti ad una unica interpretazione sintetica.
In assenza di un approfondimento che consenta di andare oltre alle cause generiche già ricordate, che potrà effettuarsi solo alla conclusione del 2003, va constatato che la formidabile machine a loisir costituita dal complesso e articolato sistema turistico veneziano, che aveva raccolto una serie continua di successi nel decennio Novanta, comincia ad evidenziare diversi elementi di fragilità.

Il Piano turistico approvato ed avviato proprio in questi ultimi tempi dall'Amministrazione Provinciale, appare un opportuno punto di riferimento per una più approfondita analisi della situazione e per porre in atto prontamente i rimedi necessari contrastare le tendenze negative e utilizzare al meglio le potenzialità ancora presenti.