Fondaco Commercio

5. La rete commerciale dell'estuario

L'offerta commerciale dell'Estuario risulta abbastanza in linea con il peso degli abitanti residenti in questo ambito sub comunale rispetto al totale veneziano. Gli esercizi commerciali attivi al 2001 rappresentano quasi l'11% di quelli comunali, ma si riscontrano differenze significative nella distribuzione tra i diversi centri abitati, litorali ed isole.

Esercizi commerciali al 2001 nei quartieri dell'estuario

Quartieri V.a% su com.
MedieVicinatoTotaleMedieVicinato Totale
Q3 Lido-Malamocco-Alberoni 5 295 300 2,3 4,9 4,8
Q4 Pellestrina-S.Pietro in Volta 1 47 48 0,5 0,8 0,8
Q5 Murano-S. Erasmo 28 213 241 12,6 3,5 3,8
Q6 Burano-Mazzorbo-Torcello 1 91 92 0,5 1,5 1,5
Estuario 35 646 681 15,8 10,6 10,8
Fonte: Engineering 2001; Elabora: COSES Rapporto 76/2002

I 681 esercizi commerciali attivi al 2001 sono distribuiti per il 5% circa del valore comunale nel quartiere 3 del Lido, a fronte del 7% della popolazione qui residente; Murano, invece, vede una concentrazione di attività ben più consistente della quota di popolazione ospitata: il 4% contro il 2%. Anche Burano presenta una quota di attività commerciali percentualmente più elevata degli abitanti residenti, mentre l'ultimo quartiere urbano, Pellestrina, detiene solo lo 0,8% dell'offerta comunale, la metà del peso che ricoprono gli abitanti che vivono stabilmente in questo lembo dell'estuario rispetto al totale comunale.

Esercizi commerciali in estuario per comparto merceologico - 2001

Quartieri Valori assolutiDistribuzione %
alim.non alim.Totalealim.non alim.Totale
Q3 Lido-Malamocco-Alberoni 84 216 300 28,0 72,0 100,0
Q4 Pellestrina-S.Pietro in Volta 28 20 48 58,3 41,7 100,0
Q5 Murano-S. Erasmo 30 211 241 12,4 87,6 100,0
Q6 Burano-Mazzorbo-Torcello 24 68 92 26,1 73,9 100,0
Estuario 166 515 681 24,4 75,6 100,0
Totale comune 1.425 4.867 6.292 22,6 77,4 100,0
Fonte: Engineering 2001; Elabora: COSES Rapporto 76/2002

La distinzione delle unità di vendita per comparto merceologico riportata nella tabella precedente mostra per l'estuario una quota di esercizi primari più elevata rispetto alla media comunale, ma i valori riferiti ai singoli quartieri risultano piuttosto differenziati.
Al di là dei quartieri 3 e 6, nei quali la percentuale dell'alimentare è appena più elevata del dato medio dell'estuario, Murano e Pellestrina presentano i valori estremi, minimo e massimo, rispetto alla media di tale ambito sub comunale.
Nel primo caso i 30 esercizi del comparto primario presenti nell'isola rappresentano solo il 12% del parco commerciale attivo al 2001, evidentemente molto più orientato verso altri segmenti merceologici; nel caso di Pellestrina, invece, l'alimentare rappresenta quasi il 60% della struttura commerciale dell'isola, la quale sconta un relativo isolamento rispetto al resto del territorio comunale, e presenta ancora oggi un sistema distributivo elettivamente orientato al soddisfacimento dei bisogni primari della popolazione che vi risiede.

Esercizi commerciali in estuario - per comparto 2001

Fonte: Engineering 2001; Elabora: COSES Rapporto 76/2002

Il confronto con l'analisi condotta nel 1994 in occasione del precedente Piano commerciale¹, consente di condurre una lettura diacronica anche per l'Estuario e di avanzare alcune considerazioni sulle trasformazioni registrate nel sistema distributivo fino al 2001.
Nel complesso, l'offerta commerciale dell'estuario rafforza il proprio peso sul totale comunale, passando dal 9 all'12%², a fronte di un incremento del 3% del totale comunale tra le due date. A livello di singoli quartieri, si riscontra invece una stabilità, relativa e assoluta, per le circoscrizioni di Lido e di Pellestrina (pesavano rispettivamente il 5% e lo 0,7%), in entrambi i comparti merceologici. Si registra invece un deciso incremento nel numero degli esercizi nelle due isole minori, Murano e Burano, passati dal 2 al 4% del valore comunale nel primo caso, e dallo 0,9 all'1,5% nel secondo: in termini assoluti Murano ha aumentato la propria struttura commerciale di circa 100 unità tra 1994 e 2001, mentre Burano ha praticamente raddoppiato il numero degli esercizi. Tale dinamica positiva ha interessato esclusivamente il comparto non primario, mentre le attività alimentari sono rimaste stabili (ma non diminuite) tra le due date.
Questa sintetica lettura dei dati rende evidente il ruolo commerciale dei diversi centri abitati, isole e litorali dell'Estuario veneziano. Fa emergere i due centri in cui la specializzazione produttiva artigianale evolve in forme di commercializzazione locale: merletto nell'isola di Burano e vetro artistico in quella di Murano, comparti produttivi in grado di attirare quote considerevoli di visitatori nei due centri insulari minori e di sostenere positivamente anche le attività commerciali ad essi collegate.
L'abitato del Lido, pur caratterizzato da una presenza turistica di rilievo e da utenti metropolitani delle spiagge nella stagione estiva, non presenta una caratterizzazione commerciale spiccata (anche se ospita il 45% circa delle attività dell'estuario), tanto che la percentuale degli esercizi attivi risulta inferiore al peso della popolazione stabile lidense e, a maggior ragione, all'entità della popolazione temporaneamente presente in alcuni periodi dell'anno³. Pellestrina, invece, è l'unico quartiere del comune di Venezia a presentare una ripartizione di esercizi commerciali (quasi tutti di vicinato) sbilanciata a favore del comparto primario, e questo può essere attribuibile alla sua posizione geografica che determina un relativo isolamento dal resto territorio comunale e da altri comuni limitrofi, con conseguenti difficoltà di approvvigionamento esterni.
Analizzando separatamente le MSV in Estuario, si rileva un peso percentuale inferiore di soli due punti rispetto a quello della città antica: il 16% del totale comunale contro il 18%. Delle 35 strutture di media dimensione attive al 2001, 28 sono concentrate a Murano la quale, in virtù di questa dotazione, risulta detenere il 13% della media distribuzione in comune di Venezia. Il Lido, con 5 strutture, si colloca in seconda posizione, mentre negli altri due centri è presente una sola MSV.
La distinzione per comparto merceologico alimentare - non alimentare offre ulteriori elementi di analisi: delle 35 MSV presenti al 2001 nell'estuario, 28 operano nel comparto non alimentare e 7 nell'alimentare. La ripartizione territoriale di queste ultime vede una maggior concentrazione nel quartiere 3 Lido, dove le 5 MSV presenti sono tutte nel comparto primario; questo è l'unico quartiere insulare in cui è si rileva anche una MSV maggiore, con tipologia mista alimentare e non alimentare. Le altre due MSV alimentari sono presenti a Burano e Murano. La forte disparità merceologica delle MSV di quest'ultimo centro abitato, supporta l'ipotesi interpretativa prima avanzata circa la specializzazione commerciale delle strutture di media distribuzione, collegata quasi esclusivamente alla vendita dei prodotti in vetro.


Note

1. Cfr. Pedenzini e Scaramuzzi, citato.
2. Tale valore è al netto degli esercizi del Cavallino, divenuto comune autonomo nella primavera del 1999.
3. Nel 2000 le presenze turistiche ufficiali sono state pari a 575 mila unità; a tale quota va aggiunta la popolazione "balneare" e quella presente in occasione di congressi ed eventi periodici, quali ad esempio la Mostra del Cinema, di difficile quantificazione.

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