Fondaco Acque

8. Park in acqua (rimessaggi e darsene)

Gran Laguna fa gran parcheggio?

Il rimessaggio di imbarcazioni è una tipica funzione di qualsiasi area nella quale siano presenti specchi acquei più o meno estesi dei quali si fruisce secondo modalità più o meno intensive.
Il servizio di rimessaggio, nel caso della laguna di Venezia, presenta quantità e caratteristiche peculiari data la presenza e la natura di insediamenti urbani consistenti all'interno degli specchi acquei stessi.
Lo stesso andar per acque, costituisce un insieme di funzioni complesse che determinano il mantenimento della vita urbana lagunare.
Per tali specifiche, la funzione di rimessaggio costituisce un carattere sia diffuso, sulla gronda e in laguna, sia capillare ovvero distribuito all'interno degli insediamenti urbani.
Sulle dimensioni di tali funzioni nell'ambito lagunare persiste una certa indeterminatezza quantitativa.
Uno studio a livello provinciale circa le previsioni e le necessità, al 2000, del numero di posti barca nelle darsene, rimessaggi e cantieri della provincia di Venezia stima uno stock di ventimila barche. Nel 1996 la situazione rilevata appariva quella della tabella che segue: un totale in provincia di 11.516 posti barca effettivamente disponibili. In tale commisurazione non sono ricompresi gli spazi e specchi acquei dati in concessione dal Comune di Venezia all'interno della rete di canali, rii, fondamenta del centro storico. Nemmeno quelli resi disponibili dal Magistrato alle Acque lungo i corsi d'acqua che dalla terraferma conducono nel cuore della laguna.
Stime degli uffici provinciali indicano che le barche circolanti nella laguna di Venezia sarebbero, potenzialmente, da 25.000 a 30.000.
Solamente la definitiva messa a regime nell'applicazione di targhe, che sta procedendo nel corso del 2002, potrà dare un esito certo e definitivo su tale numerosità.

 
Posti barca in provincia di Venezia

ComuneNumero
Strutture
Posti barca
in acqua
Posti barca
all'aperto
Posti barca
al coperto
Totale
S. Michele al T. 4 550 570 180 1.300
Caorle 2 810 75 130 1.015
Eraclea 1 190 - - 190
Jesolo 6 1.098 170 160 1.428
Quarto d'Altino 1 - 40 - 40
Venezia 33 2.126 1.565 2.070 5.761
Mira 1 - 80 - 80
Chioggia 11 1.262 350 90 1.702
TOTALE 596.036 2.850 2.63011.516
Fonte: indagine sul litorale provinciale, Gruppo Verdi Provincia di Venezia, 1998 su dati 1996
 
Facilmente si rileva come circa il 50% dei posti barca attuali sia localizzato nel comune di Venezia. Se già l'esistente esprime quantità che possono preoccupare circa gli impatti del traffico acqueo desumibile, i progetti di realizzazione di ulteriori strutture di rimessaggio di imbarcazioni, non tanto e non solo in laguna ed in comune di Venezia, confermano tali timori.
La pianificazione provinciale (PTP) prevede una decina di nuovi siti dedicati al rimessaggio, distribuiti sia all'interno della Laguna di Venezia che negli altri territori costieri della provincia.
Citiamo, solo per esempio, ai ventilati progetti di Mira alle foci della Brenta Vecchia (in prossimità alla Cassa di Colmata A), di Portegrandi (Comune di Quarto d'Altino) riservata a barche di grandi dimensioni.
La costruzione di quest'ultimo farebbe precipitare la già grave situazione del canale Silone (eterno collegamento acqueo tra laguna nord e marca trevigiana) percorso a tutte le ore e a velocità elevate da imbarcazioni provenienti dai cantieri di rimessaggio localizzati sulle rive del Sile ed a Portegrandi.
Destinazione ultima di dette imbarcazioni: la laguna, le sue isole minori, il litorale veneziano e più raramente i canali dei centri storici. Nei progetti di realizzazione censiti dallo studio sono indicati anche progetti localizzati in Comune di Venezia: a Fusina, a S. Giuliano, lungo il Dese in località Favaro ed in Sacca S. Biagio.

Le conseguenze di quanto sopra sono facilmente individuabili in un crescente livello di cementificazione della gronda lagunare e delle rive dei fiumi scolanti in essa, in un aumento del traffico acqueo, in particolar modo nel periodo estivo e nelle giornate festive, come dimostrato dalle rilevazioni del traffico acqueo condotte, sin dal 1996 dallo stesso COSES per conto del Comune, della Provincia di Venezia, e più recentemente del magistrato alle Acque di Venezia (cfr. Capitolo 3. Traffico acqueo in Laguna, Capitolo 4. Traffico acqueo in Città Antica e Capitolo 5. Canal Grande, grande traffico).
È doveroso avvisare il visitatore di questo Fondaco che i dati presentati derivano da Fonti diverse, alcune originali COSES (Traffico e Cantieristica) altre derivate da Studi e monitoraggi altrui o da Fonti istituzionali (Save, Autorità Portuale, et al.). Questo assetto rende difficile l'identità dei dati, talvolta riferiti ad anni diversi, a stime condotte con varie metodologie, a difformità di rilevazione e così via. Nel caso di questo Capitolo, per esempio, le Fonti per i posti barca in Laguna e quelli nella Città Antica sono diverse e i dati non coincidenti: soprattutto per la Città Antica, la rilevazione 1996 estesa alla provincia, è largamente sottostimata rispetto ai posti barca censiti attraverso la concessione di spazi e specchi acquei nel 1997 (in occasione dei nuovi Regolamenti).

C'è una barca qua devi metterla là

navilio attraccato

Collegato strettamente al tema dei parcheggi in acqua è quello della costruzione di imbarcazioni, in quanto il trend produttivo richiede di poter consumare ed utilizzare il bene acquistato (la barca) e, dunque, di disporre di un luogo (in acqua o a secco) dove conservarlo. Le recenti proposte di Assonautica, ma anche di altri soggetti circa la necessità di dotare la laguna di nuove strutture e darsene per lo stazionamento di imbarcazioni ed i servizi collegati alla nautica da diporto confermano in pieno i legami che corrono sull'acqua.

 

E se la Città Antica fosse una Darsena?

SPAZI ACQUEI
Nell'agosto 1997 gli spazi acquei concessi nella Città Antica di Venezia ammontavano complessivamente a 5.533. Le concessioni per diporto sono 5.462: il 99% del totale. La differenza riscontrabile è attribuibile a concessioni per barche da lavoro.
Inoltre, è possibile analizzare la distribuzione delle concessioni, ponendo attenzione all'incrocio fra sestiere di residenza dell'assegnatario e sestiere di localizzazione della concessione.
Si rileva come 4.639 concessioni, pari all'85% del totale, siano rilasciate nello stesso sestiere di residenza del concessionario, nel caso del diporto.
I dati permettono anche di valutare in un 77% del totale le concessioni rilasciate nello stesso sestiere di residenza del concessionario, nel caso delle concessioni per barche da lavoro.
Sia che si tratti di lavoro o diporto, in definitiva, l'incontro fra domanda e offerta di spazi acquei si è strutturato intorno alla tendenza, più sensibile nel caso delle concessioni per diporto, a localizzare il posto barca vicino alla residenza del concessionario.
Anche il 74% degli specchi acquei é concesso nello stesso sestiere di residenza del concessionario.
Risulta, inoltre, che le concessioni nuove di spazi e specchi acquei ammontano, per il 1996, a 333, di cui 193 subentri a concessioni rinunciate e 140 nuove concessioni tout-court, pari al 2.35% del totale. Ciò conferma una tendenza che ha visto negli ultimi anni un incremento variabile fra il 2 ed il 3% degli spazi disponibili.
A parere di osservatori attenti ai problemi oggetto del nostro interesse, stiamo oggi assistendo alla domanda/concessione di spazi aggiuntivi che sono marginali, per qualità e dislocazione, rispetto a quelli già concessi. Viceversa si assiste con frequenza ad una occupazione irregolare di parte degli spazi disponibili, a causa di carenze della offerta.
L'ormai programmata ed avviata campagna di escavo dei rii cittadini e dei canali lagunari ha imposto frequenti interventi di revoca temporanea delle concessioni di spazi e specchi acquei, seguiti dai provvedimenti per l'assegnazione di nuovi posti barca.
Sino ad oggi la partita è stata giocata in modo da ricollocare in rive alternative a quelle precluse lo stock di imbarcazioni da spostare, ma la continuità degli interventi di escavo e la loro progressiva estensione hanno in qualche modo forzato le scelte del Piano del Traffico.
Si é reso necessario individuare un nuovo sistema di aree attrezzate di sosta e rimessaggio (Sacca della Misericordia 250 posti barca da lavoro e diporto, Canale di San Pietro 100 posti barca da lavoro e diporto, Canale dei Lavraneri 100 posti barca da lavoro e diporto, Tronchetto Isola Nuova 250 posti barca da lavoro).

SPECCHI ACQUEI
Gli specchi acquei, oggi, in Centro Storico sono distribuiti per la maggior parte lungo le rive del Canal Grande e soddisfano la domanda di Enti pubblici, proprietari di palazzi affacciati all'acqua, unità produttive (per la distinzione tra spazi e specchi si rimanda al Navilio C'è una barca qua devi metterla là, in questo stesso Fondaco).


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