A settembre 2006 sui banchi delle 437 scuole pubbliche della provincia di Venezia si sono seduti quasi 93.500 studenti, 2.000 più dell'anno precedente, con un incremento pari al 2,2%. Sono aumentati soprattutto gli studenti delle scuole superiori (+1.100 iscritti, +4%) che arrivano a sfiorare le 30 mila unità. Quasi 20 mila alunni frequentano le medie inferiori, 34 mila le scuole primarie (+2,6%) e 9.700 la scuola dell'infanzia (+1,4%). A questi si aggiungono gli alunni delle scuole paritarie, circa 15.500 nel 2005/06; ben 13 mila frequentano le scuole dell'infanzia (asili comunali, gestiti da enti religiosi, altri enti pubblici…).
In costante aumento anche il numero degli studenti stranieri: nell'anno scolastico 2006/07 sono quasi 5.900 e rappresentano il 6,5% del totale, mentre l'anno precedente erano il 5,4%. Anche se in crescita, l'incidenza degli studenti stranieri è lontana dalla media regionale di 9 alunni su 100; a Vicenza e Treviso ce ne sono più di 10 su 100. La loro presenza non è uniforme nei diversi gradi di istruzione: si vede di più nelle scuole materne (7,9%) e nelle scuole medie (7,6%); fra i banchi delle scuole secondarie sono solo il 4% dei frequentanti.
Rispetto alla scelta della scuola superiore, 4 studenti su 10 frequentano gli istituti tecnici, soprattutto industriali e commerciali, seguiti a breve dai licei (indirizzi classico, scientifico e magistrale). Rispetto a 5 anni fa, è rimasta stabile la preferenza verso gli istituti tecnici, mentre è cresciuta quella verso gli indirizzi liceali che accolgono quasi 2.000 studenti in più (gli iscritti passano dal 32% del 2001/02 al 37%), a scapito soprattutto degli istituti professionali, che perdono 650 studenti (22% di iscritti nel 2001/02 rispetto al 19% nel 2006/07). La riforma non c'è ma i suoi effetti già si vedono…
Sempre più bambini frequentano un istituto scolastico prima dei 6 anni. Confrontando i dati dei censimenti 1991 e 2001, in provincia di Venezia i bambini fra i 3 e i 5 anni che vanno alla scuola materna sono passati dall'84% al 97%, quelli sotto i 3 anni che accedono ai nidi erano il 10%, mentre ora sono il 19%.